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Redazione
Bassanonet.it
B.Motion Teatro, gran finale
Sabato 29 agosto a Bassano giornata conclusiva della rassegna sui nuovi linguaggi con due star del contemporaneo. In scena Marta Cuscunà e Silvia Calderoni di Motus che indagano i temi del maschile e femminile
Pubblicato il 29-08-2015
Visto 2.083 volte
Sabato 29 agosto a Bassano gran finale di B.Motion Teatro.
La sezione di Operaestate dedicata ai nuovi linguaggi ospita due autentiche star della scena contemporanea italiana come Marta Cuscunà e Silvia Calderoni. Entrambe affrontano il tema del maschile e del femminile da un punto di osservazione completamente diverso, che bene definisce la personalità di ognuna. Marta Cuscunà con “Sorry, boys” completa la sua trilogia sulle “Resistanze Femminili” coprodotta dal festival, che ha già ospitato sempre in anteprima nazionale i precedenti capitoli (Teatro Remondini ore 21.00). Al debutto invece nel cartellone di B.motion arriva uno dei gruppi più apprezzati e longevi della ricerca italiana come Motus che presentano “MDLSX”, un solo sull'identità di genere che vede protagonista la loro interprete simbolo Silvia Calderoni (CSC Garage Nardini ore 22.00). In programma anche la seconda giornata dell'installazione sonora “B.” curata dagli svizzeri Trickster-p e ispirata alla fiaba di Biancaneve (dalle ore 17.00 alla Palestra Comunale del Liceo Brocchi solo su prenotazione).
"MDLSX" di Motus (foto Ilenia Caleo)
Torna dunque ospite di B.Motion Marta Cuscunà con “Sorry, boys”. Il lavoro trae ispirazione da un fatto realmente accaduto: nel 2008, 18 ragazze di una scuola superiore americana, tutte under 16, rimangono incinte contemporaneamente, dando seguito ad un patto segreto di maternità per allevare insieme i bambini in una specie di comune femminile. Dove può mettere radici l’idea di un patto così sconvolgente? Qual’è il contesto sociale adulto in cui questo progetto virale di maternità ha potuto attecchire? E mentre le ragazze si uniscono e progettano una comunità nuova, i ragazzi dove sono, cosa fanno, cosa pensano? Sulla scena, due schiere di teste mozze. Da una parte gli adulti, i genitori, il preside, l’infermiera della scuola. Dall’altra i giovani maschi, i padri adolescenti. Sono tutti appesi come trofei di caccia, tutti inchiodati con le spalle al muro da una vicenda che li ha trovati impreparati. Utilizzando una raffinata tecnica di teatro di figura, che vede in scena solo una serie di automi meccanici, lo spettacolo è il tentativo di ribaltare questo racconto e trovare nuove forme per comunicare il tema del cambiamento maschile. Un cambiamento che non sia più difensivo e frustrante ma volto alla conquista di una nuova felicità.
Chiudono il festival i Motus con MDLSX, un piccolo ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria. Di “appartenenza aperta alle Molteplicità” scriveva Rosi Braidotti in “On Becoming Europeans”, avanzando la proposta di una identità post-nazionalista. Ed è verso la fuoriuscita dalle categorie - tutte, anche artistiche - che MDLSX tende. È uno scandaloso coming-out teatrale di Silvia Calderoni che dopo 10 anni con Motus si avventura in questo esperimento dall’apparente formato del Dj/Vj Set. MDLSX è, soprattutto, una confessione, dove la realtà si mescola alla finzione in un gioco che implica una necessaria offerta di sé. Una specie di folle racconto dove il clima familiare, la quotidianità infantile si mescola con la ribellione totale e anarchica di chi rifiuta la realtà da cui si sente soffocato. MDLSX è questo rifiuto, è la voglia di andare oltre, ma non per essere un ribelle senza causa, ma un ribelle con una causa grandissima che passa per la realizzazione della propria felicità, dell’affermazione del proprio essere al mondo.
Info prevendita e prenotazioni presso Biglietteria Operaestate in via Vendramini 35 a Bassano tel. 0424 524214 - 0424 519811 e sul sito www.operaestate.it
Lo spettacolo “B.” è per uno spettatore per volta con prenotazione obbligatoria.
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