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Aiutare le famiglie di alcolisti a recuperarsi dagli effetti procurati dal problema dell'alcolismo di un familiare o di un amico. E’ questo l’obiettivo dei Gruppi Familiari Al-Anon, nati ufficialmente nel 1951 in Usa e presenti anche nel territorio bassanese con due gruppi. Un tema non facile da affrontare, fatto di emozioni come il disagio, l’ansia, ma anche la vergogna e, a volte, la paura. Ma troppo importante per non parlarne con B.F., referente delle relazioni esterne dei gruppi locali Al-Anon.
Quali sono gli scopi della vostra associazione? I Gruppi familiari Al-Anon sono un'associazione di familiari ed amici di alcolisti, che si riuniscono per condividere esperienza, forza e speranza allo scopo di risolvere il problema comune. Noi crediamo che l'alcolismo sia una malattia che coinvolge tutta la famiglia e che un cambiamento di atteggiamento possa favorire il processo di recupero.
Non tutti sono d’accordo nel considerare l’alcolismo una malattia e non un vizio, però… E’ vero, questa è la nostra posizione. La letteratura alla quale ci rifacciamo lo sostiene e la nostra esperienza lo conferma. Noi diciamo che “Non c'è bisogno di bere per soffrire a causa dell'alcolismo". In Al-Anon questa affermazione viene ripetutamente dimostrata. Le persone più vicine all'alcolista sono profondamente condizionate dalla malattia sul piano emotivo, spirituale e fisico. Quindi, seppure in modo diversi, chi vive a contatto con un alcolista ha bisogno egli stesso di un recupero. Questo è lo scopo dei nostri gruppi di mutuo aiuto.
Chi partecipa ai vostri incontri? La nostra associazione è composta di mogli, mariti, figli, genitori, sorelle, fratelli, amici e anche colleghi di lavoro di alcolisti. Solo chi ha un amico o parente per cui l’alcol è diventato un problema ne può far parte.
In che cosa consiste il vostro programma di recupero? Il nostro programma di recupero è adattato da Alcolisti Anonimi e si basa sui "Dodici Passi", le "Dodici Tradizioni" e i "Dodici Concetti di Servizio. In pratica il programma parte da un approccio nuovo: smettere di concentrarsi sull'alcolista per concentrarci su noi stessi. Un distacco emotivo necessario che offre la possibilità di focalizzarci sulla persona e non sulla malattia.
Oggi, in questa intervista, stiamo mantenendo il suo anonimato.. Ed è così per tutti. Le persone che partecipano agli incontri si conoscono per nome e tutto quello che viene detto durante una riunione, o a tu per tu, è ritenuto strettamente confidenziale. I nostri incontri sono chiusi, riservati esclusivamente ai membri Al-Anon.
E se un nostro lettore volesse avvicinarvi? Ovviamente c’è sempre l’opportunità. Facciamo frequentemente incontri pubblici, quest’anno siamo andati nelle scuole, invitati dai presidi, veniamo chiamati a dare la nostra testimonianza, lavoriamo fianco a fianco con i Club degli Alcolisti Anonimi che sono l’altra faccia del mondo alcool. Grazie.
Nel territorio bassanese sono presenti 8 Gruppi familiari Al-Anon, due dei quali a Bassano uno con sede in Via Mons. Negrin, presso il Centro Socio Sanitario con riunioni il mercoledì e venerdì alle ore 20.30, il secondo, nei locali dell’Ospedale Civile con riunioni il martedì alle ore 20.30 ( ore 20 in inverno).
Per info: www.al-anon,it; usg@al-anon.it
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