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Alessandro Tich
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Te lo do io il bypass
A Romano d'Ezzelino un nuovo percorso per ciclisti e pedoni tra via Carlessi e piazzale Cadorna. Presto il bando di gara del Comune per un'opera che consentirà di evitare il traffico e recuperare, riqualificandola, un'area di pregio
Pubblicato il 06-12-2016
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Garantire il transito in sicurezza a pedoni e ciclisti; riqualificare una contrada di Romano d'Ezzelino rispettandone il contesto ambientale; aprire nuovi scenari di recupero urbanistico e di collegamento fra i diversi rioni del capoluogo ezzelino; favorire il movimento cicloturistico. Sono i molteplici obiettivi di un unico, importante progetto di prossima realizzazione.
È quello del tracciato ciclopedonale che unirà via Carlessi a piazzale Cadorna, bypassando uno dei nodi della viabilità del capoluogo costituito dalla strettoia sulla medesima strada provinciale, a ridosso del centro.
Un’opera pubblica del valore di 280mila euro (già finanziata) voluta dall’Amministrazione comunale per risolvere un problema viario e per lanciare nuove opportunità di sviluppo urbanistico e turistico.
Il progetto del ponticello del percorso ciclo-pedonale
“Sarà realizzata su terreno demaniale, con l’aggiunta di qualche area privata ceduta dai rispettivi proprietari - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Ronchi -. A breve pubblicheremo il bando di gara e contiamo di aprire il cantiere all’inizio della primavera. Serviranno quattro-cinque mesi per portare a termine l’intervento, comprensivo della sostituzione integrale della condotta della roggia sottostante.”
Il nuovo tracciato permetterà a pedoni e ciclisti di spostarsi da e per il centro di Romano evitando il traffico che insiste sulla strettoia all’incrocio di via Carlessi, quindi in totale sicurezza e in un contesto piacevole. Il percorso avrà una lunghezza di 150 metri e 3 di larghezza. Nel punto in cui l’acqua della roggia emerge in superficie sarà posato un ponticello, una struttura semplice ma funzionale.
“Il progetto è stato studiato in armonia con l’ambiente - osserva il progettista Serge Bontorin -, non prevede colate di cemento o di asfalto. Il fondo del percorso sarà in ghiaia compattata e tutti i materiali usati, compreso quello della passerella, sono compatibili con il contesto. Saranno inoltre messe a dimora piante autoctone, installato un impianto di illuminazione pubblica a led e curato l’arredo urbano.”
Oltre a riqualificare una zona centrale del capoluogo, oggi non fruibile, la soluzione adottata ha un valore aggiunto: rappresenta il punto di partenza di una nuova concezione urbanistica dai risvolti sociali e di attrazione. Una sorta di progetto pilota da implementare nelle diverse zone di Romano.
“L’idea di fondo è quella di valorizzare le contrade nelle rispettive potenzialità, rendendole godibili a residenti e turisti - chiarisce l’assessore -. Una visione innovativa, attuabile attraverso il recupero di tracciati esistenti, o l’attivazione di nuovi, da collegare fra loro. Si creerebbe così una rete inserita in un significativo contesto ambientale, capace di attrarre anche i numerosi appassionati di cicloturismo che frequentano queste zone.”
“Per le modalità e gli obiettivi con i quali è stato concepito, l’intervento rappresenta un esempio di come, assieme alla cittadinanza, sia possibile migliorare e rendere più godibile il territorio - conclude Ronchi -. Troppo spesso in passato è stato sacrificato in nome di un’urbanizzazione disordinata, compromettendone gli spazi che ora intendiamo recuperare: ne guadagneranno l’ambiente e la qualità della vita.”
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