Ultimora
7 Nov 2025 11:10
Lo shutdown si abbatte su Italia, stato di agitazione sindacati
7 Nov 2025 10:07
Rubano gioielli a un'anziana, arrestati a Padova
6 Nov 2025 18:27
Investita da un camion, morta 55enne a Verona
6 Nov 2025 18:23
A Verona 'Beauty in Action', le Olimpiadi salutano con Bolle
6 Nov 2025 17:54
Camion investe pedone, morto un 55enne a Verona
6 Nov 2025 17:36
Uno stadio due sfide,al Bentegodi in campo anche Verona Women
7 Nov 2025 11:29
Preparati all’inverno: consigli pratici per una gestione dell’energia più efficiente
7 Nov 2025 11:24
Messico, giovane fan di Sheinbaum bacia e palpeggia la presidente
7 Nov 2025 11:27
Gino Cecchettin: 'La verità è stata accertata, ora guardo avanti'
7 Nov 2025 11:05
Sala: 'L'inchiesta su San Siro il giorno del rogito fa pensare'
7 Nov 2025 11:09
Mattarella e Meloni alla Conferenza nazionale sulle dipendenze
7 Nov 2025 10:55
++ Cgil, sciopero generale il 12 dicembre ++
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Cena...a due ruote
“Storie di ciclismo a cena”. Al Mozart Bistrò di Bassano serata conviviale dedicata alla memoria di Alfredo Dinale, ciclista di Vallonara vincitore della medaglia d'oro nell'inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Parigi del 1924
Pubblicato il 28-01-2016
Visto 5.244 volte
Mangiare un boccone parlando di ciclismo. E' stato questo l’obiettivo della cena organizzata ieri da Mozart Bistrò a Bassano, in collaborazione con i Ciclisti Storici Bassanesi e Gran Corsa Retrò Cycling Events.
Una serata conviviale nella quale è stata raccontata la vita di Alfredo Dinale, “ciclista d'altri tempi” fino a qualche tempo fa dimenticato, ma che grazie un intreccio di ricerche condotto da Loris Giuriatti e da Luca Maria Chenet è risorto all'attenzione della memoria contemporanea.
Nato a Vallonara l'11 marzo 1900, Dinale ebbe la “fissa” del ciclismo sin da piccolo. A soli 8 anni, costretto ad abbandonare la scuola per andare a fare il panettiere a Lusiana, si recava al lavoro salendo e scendendo le strade dell'Altipiano con una vecchia bicicletta. Una dimestichezza coi pedali, unita alla passione e dedizione per le due ruote, che lo portarono ad essere notato nell’ambiente, prima come dilettante e dal 1924 come professionista dopo aver vinto medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi, sempre del 1924, nell’inseguimento a squadre assieme ad Angelo De Martino e Aurelio Menegazzi e Francesco Zucchetti. Fu compagno di squadra di Alfredo Binda, per il quale tirava il “treno” per le volate, in particolare nel giro del 1929. La sua grande specialità era la pista, dove ebbe modo di vincere molte “6 giorni” in tutta Europa.
Alfredo Dinale morì nel 1976, dimenticato. Ne hanno raccontato la vita l’avv. Bortolo Brogliato di Vicenza e Loris Giuriatti, con due diversi libri: “Alfredo Dinale campione degli anni ‘30” e “La Perla del Brenta”.
La memoria di questo uomo, definito “eccezionale” dall’avv. Brogliato, non poteva andare dimenticata, tanto che l’Amministrazione comunale di Marostica per il prossimo 10 marzo ha deciso di dedicargli la pista ciclabile che collega proprio Marostica a Vallonara.
La serata - dal titolo “Storie di ciclismo a cena” - è stata un mix di storia, biciclette, territorio e chiacchiere tutti ben dosati, che hanno creato una sorta di passeggiata nella storia, non solo parlando di ciclismo ma anche gustando piatti tipici dei primi del ‘900.
Più visti
Imprese
01-11-2025
Crisi d'impresa in Veneto: Il 36% delle aziende pronte a chiudere (o cedere)
Visto 6.005 volte




