Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 05-06-2011
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Nome: Massimiliano. Cognome: Serraiotto. Soprannome: Igno. Età: 22 anni. Segni particolari: ala del Rugby Bassano.
E, soprattutto, protagonista di un sogno: la convocazione nella nazionale A di Rugby a 7, dove ieri ha rappresentato i colori dell'Italia al torneo internazionale “Rugby Seven - La Colonna” a Mirano, in provincia di Venezia.
Per partecipare al quale il giovane rugbista ha dovuto interrompere per una settimana uno stage di lavoro a Dublino, ma con il benestare dell'azienda dove sta prestando servizio che lo ha anzi incoraggiato a rientrare in Italia per la prova agonistica, dandogli la possibilità di recuperare i giorni dedicati, per una giustissima causa, alla palla ovale.
Massimiliano "Igno" Serraiotto in azione
Del resto, per il quasi 23enne giocatore bassanese, era un'opportunità da non perdere: la chiamata in azzurro era infatti arrivata già lo scorso anno, ma in quella occasione un infortunio al ginocchio lo aveva costretto a dare forfait.
“Sapevo che questa convocazione sarebbe prima o poi potuta arrivare - ci dice Massimiliano -. Devo dire grazie al direttore tecnico del Bassano Matteo Mazzantini che mi ha chiesto più volte se potevo essere interessato a questa esperienza, se volevo provare. Poi finalmente è arrivata la chiamata.”
Serraiotto è stato convocato da Luca Martin, selezionatore e allenatore della nazionale A di Rubgy a 7, o “Rugby Seven”, disciplina che dal 2016 entrerà nel programma dei Giochi Olimpici.
“E' esattamente come il rugby classico - ci spiega l'ala bassanese -, solo che invece che in 15 si gioca in 7. Gli spazi sono più allargati, si corre di più, il gioco è più veloce, le mischie sono a 3 invece che a 8 giocatori, si trovano più buchi per andare in meta. Ma proprio perché si corre di più, il tempo di gioco è ridotto, diviso in due tempi da 7 minuti. Ma sono due tempi molto “tosti”, l'impegno è notevole.”
Il neo-azzurro di Rugby a 7 si dice contento della sua prova in nazionale.
“E' un traguardo importante - commenta -, mi ha dato una grande soddisfazione. Domani torno a Dublino per terminare lo stage, ma anche lì continuo ad allenarmi.”
Il Rugby Bassano e la nazionale “Seven”, del resto, hanno bisogno del suo scatto bruciante e della sua visione di gioco in vista anche e soprattutto della prossima stagione. Ma un ragazzo di 22 anni deve anche, necessariamente, concentrarsi su altre mete, oltre a quelle del Rugby.
“Lo sport è la mia passione - ci confida “Igno” -, ma devo dare priorità allo studio. Dopo la laurea triennale in Economia, l'anno prossimo dovrò fare la specialistica. Devo ancora programmare bene l'attività agonistica. Dipende da che cosa dovrò fare, da dove andrò a studiare.”
Ma intanto, per lo sportivo-studente bassanese, resta il marchio indelebile della prima maglia in azzurro. Una convocazione che vale un 110 e lode.