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Marco Polo
Giornalista
Bassanonet.it
Il Bassano fa il pieno per affrontare il viaggio di ritorno
I fanti giallorossi preparano il 2010 sudando allo Sporting. Faedo fa il punto della situazione: “Pausa ideale per Anaclerio e Vecchio”.
Pubblicato il 30-12-2009
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C’è una seconda parte di stagione da affrontare con il coltello tra i denti e il vento in poppa. Il traguardo da raggiungere non può ancora essere fissato con precisione, ci sono mille variabili. Ma anche una certezza: il Bassano al completo ha potenzialmente tutte le carte in regola per afferrare qualcosa di importante. Per questo nulla viene lasciato al caso. Il primo passo consiste nel tirare a lucido i preziosi muscoli dei giocatori a disposizione di Massimo Beghetto: per questo, ma anche per affinare le intese dentro e fuori dal campo e per portarsi avanti con il lavoro tecnico tattico, la sosta natalizia è stata ridotta al minimo sindacale e già dal 27 la truppa è tornata a faticare agli ordini di Francesco Faedo, preparatore atletico giallorosso, e del suo vice il povese Alessandro Dal Monte. “Innanzitutto è bene precisare come le soste troppo lunghe producano più danni che benefici perché fisiologicamente dopo tre/quattro giorni di inoperosità si perda in tono muscolare, correndo così il rischio di ripartire ad handicap – spiega Faedo –. Questo periodo di lavoro era stato messo in preventivo a tempo debito, una pausa di campionato come questa è l’ideale per mettere a punto un programma di allenamenti più intensi. Però attenzione: non proponendo carichi troppo pesanti bensì ravvicinando le sedute. Per capirci abbiamo sottoposto i ragazzi a sette allenamenti in quattro giorni”. Tradotto in parole povere nessun particolare richiamo di preparazione: “Stiamo continuando a lavorare con le stesse metodologie impiegate durante il campionato ma avvantaggiati dal fatto di non avere l’assillo di dover preparare la gara domenicale e quindi con la possibilità di poter curare con maggior attenzione i dettagli. I cosiddetti richiami di preparazione non fanno al caso nostro perché di qui a dieci giorni si torna in pista. Dal 2 gennaio perciò torneremo al consueto programma che prevede un allenamento pomeridiano tutti i giorni con l’esclusione del mercoledì quando è prevista una doppia seduta”. L’idea di fondo è cercare una ripartenza brillante, senza correre il rischio di ritrovarsi con le gambe imballate o scariche: “Esatto – continua il preparatore atletico – il lavoro è stato finalizzato a portare tutti ad una buona condizione per il ritorno in campo fissato per il 10 gennaio contro il Poggibonsi. Teniamo inoltre presente che per mettere ulteriore benzina nelle gambe avremmo a disposizione anche le prossime due soste previste la prima fra quattro turni e la seconda verso la metà di marzo”.
Tra i tanti componenti della rosa giallorossa due in particolare avevano maggiore necessità di un periodo di “allenamenti forzati”. Stiamo parlando di Anaclerio e Vecchio: “In effetti la sosta è giunta in un momento propizio per entrambi. Per Giuseppe l’importante è aver risolto i vari acciacchi fisici che l’hanno condizionato e di conseguenza ritrovare continuità negli allenamenti. Per quanto riguarda Andrea il discorso è più complesso perché questo dovrebbe essere l’ultimo step di un lungo percorso iniziato con la riabilitazione in seguito all’infortunio patito, quasi due anni fa, ai tempi della Pro Patria. Basti pensare che la sua preparazione estiva è stata incentrata nel recuperare al 100 % la funzionalità dell’arto piuttosto che per preparare la stagione ventura. In queste situazioni è abbastanza tipico tornare in campo su buoni livelli per un mesetto per poi calare alla distanza. La ripresa nel suo caso dovrebbe essere abbastanza positiva visto che per il suo fisico ora, dopo oltre due mesi di allenamenti e partite, è più facile metabolizzare le sedute, anche più intense e ravvicinate, e recuperare quindi in tonicità e rapidità”.
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