Ultimora
11 Nov 2025 20:31
La Rsu del teatro La Fenice chiede un incontro a Zaia
11 Nov 2025 20:01
Incidente nel Padovano, morto un uomo di 65 anni
11 Nov 2025 19:13
Arrestato 25enne per spaccio e detenzione d'arma clandestina/RPT
11 Nov 2025 19:14
Ricovero prolungato Branduardi, slitta anche concerto a Venezia
11 Nov 2025 18:58
Arrestato 25enne per spaccio e detenzione d'arma clandesti
11 Nov 2025 18:32
In 200 a Padova nel ricordo Giulia Cecchettin
11 Nov 2025 22:53
Scontro sull'ex Ilva. Sindacati, vogliono chiuderla
11 Nov 2025 22:41
Ex Ilva, salta il confronto a Palazzo Chigi
11 Nov 2025 21:39
Achille Polonara torna a casa dopo il trapianto
11 Nov 2025 21:05
Parigi si prepara ai 10 anni dagli attentati del 13 novembre
Abbiamo impiegato cinque mesi ad aspettare Miguel Nicolas, roba che neanche Godot, salvo poi venire a sapere che neppure in Coppa Italia El Doctor sarebbe riaffiorato, alla stregua di un'apparizione celeste, una Madonna attesa, invocata, a tratti persino implorata. Invece niente, neanche stavolta avremo Miguel, orfani di lui addirittura in Coppa Italia, rientra a giorni, a marzo, ma per ora nisba. A Giovinazzo da venerdì senza El Merendero nel dentro o fuori col Valdagno che tutte le volte che ci incrocia gli regaliamo dei pezzi, di solito un paio per volta, forse domani uno soltanto se Ambrosio starà bene. Il successo di misura sabato al palazzo col Noia ha fermato l'emorragia inarrestabile di febbraio (3 ko su 4 uscite), aprendo uno spiraglio per garadue quando, si suppone, Nicolas e Ambrosio presenzieranno alla contesa. Il 2-2 è un'aspirina, ma sino a metà marzo capiremo se il febbrone è passato o è tramutato in polmonite. Il popolo della curva reclama una fiammata d'orgoglio e un sussulto di dignità nel braccio di ferro coi mai amati cuginastri della vallata, perchè la gagliarda notte europea non ha mondato i peccati del mese e servirebbe l'impennata di onore e passione per cancellare settimane di cocenti labbrate sui denti. Una seratona da sballo e via, chissenefrega di cosa accadrà dopo, intanto il derby da papparsi, e la coppa sarebbe vinta senza sollevarla, perchè certe gioie per la gente della curva non hanno prezzo ed esulano dal risultato sportivo, domani il quarto di finale è già una finalissima senza appello e senza ritorno, la squadra, per quanto monca e ammaccata lo sappia.
TOUR DE FORCE: Dopo il lungo - è il fervido auspicio - week-end tricolore in Puglia - poi Bassano vivrà un estenuante tour de force col Forte dei Marmi al palazzo l'8 marzo, il viaggio in Spagna per garadue d'Europa il 15, quindi il Viareggio il 18 marzo ancora sulle tavole di Cà Dolfin e l'esterna a Follonica del 22 marzo. Un mese per giocarsi futuro e credibilità, auspicando un quintetto sempre più di coristi e non di solisti. Perchè al completo il Sind può pure chiudere sesto la regular season eppoi inventarsi un playoff fibrillante e seccare tutti quanti. Ma il confine tra far rotolare la stagione sotto una pietra tombale e invece incendiarla in un fuoco di energia e suggestione è molto labile. E transita sul filo di un derby. Il derby. Ora, quando vale di più.
Il Sind Bassano si gioca una fetta d'annata in una sera (FOTO ROBERTO BOSCA)
Più visti
Elezioni Regionali 2025
10-11-2025
Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”
Visto 4.489 volte
Sociale
06-11-2025
La bicicletta diventa strumento di inclusione: nasce la Fondazione Stravarda
Visto 2.625 volte
Attualità
21-10-2025
Syncro System celebra 65 anni di attività con una giornata di festa
Visto 11.771 volte





