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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Pota pota

Potature d'albero a go go in questi giorni a Bassano. Lavori in scaletta fino a fine marzo. E intanto, in tema di alberi da abbattere, Italia Nostra lancia un appello al Comune: “Fermatevi!”

Pubblicato il 20-01-2011
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Non si sono fermati neanche per la festa di San Bassiano.
Per due giorni, via Ognissanti a Bassano è rimasta off-limits per le auto, con transenna e deviazione obbligatoria, per permettere i lavori di potatura degli alberi della strada.
Lavori che da oggi sono ripresi, in altre zone della città, per un ciclo di interventi di potatura che fino al prossimo 30 marzo interesserà, a turno, le alberature stradali di via Trozzetti, viale Vicenza, via Remondini, via Motton, viale delle Fosse, via Brigata Basilicata e via Chilesotti.

Il nuovo "look" degli alberi di via Ognissanti dopo la potatura di questi giorni

Per garantire la corretta esecuzione dei lavori e la sicurezza di tutti - informa una nota del Comune - nelle vie interessate sarà istituito un senso unico alternato che sarà regolato da semafori mobili, da apposita segnaletica e da alcuni addetti della ditta incaricata dei lavori muniti di paletta di segnalazione con funzioni di disciplina del traffico.
Forti disagi in vista, dunque, per la circolazione in città soprattutto in alcuni punti nevralgici - come via Remondini e viale delle Fosse - della mobilità cittadina.
Ma se la potatura delle piante è per certi versi un disagio necessario, a scopo cura e preservazione delle alberature urbane, di ben altro tenore è il problema - emerso dopo il caso di Viale Montegrappa - del loro abbattimento.
Lo segnala la sezione di Bassano dell'associazione Italia Nostra, che con un comunicato passa nuovamente all'attacco sui due casi di viale Mons. Onisto, ovvero del “Viale dei Cipressi” alla Ss. Trinità e del belvedere di Piazzale Giardino davanti alla Porta delle Grazie, coinvolto nel progetto del doppio senso della salita di Prato Santa Caterina, con la realizzazione di quella che la stessa Italia Nostra ha definito “la rotonda delle dis-grazie”.
In entrambi i casi, nei piani dell'Amministrazione comunale, è stato ipotizzato l'abbattimento parziale delle alberature esistenti per permettere le previste modifiche alla viabilità.
“Rivolgiamo al Sindaco, alla Giunta e a tutto il Consiglio Comunale un
appello accorato - afferma Italia Nostra nel documento indirizzato al sindaco Cimatti, alla giunta comunale e a tutti i componenti del consiglio comunale -.
Si stanno per prendere drastiche decisioni su due siti di valore storico e
artistico e ambientale che sono icone identificative della comunità bassanese.
Fermatevi !”
“L’incontro avuto nei giorni scorsi - prosegue la nota - tra una delegazione del Consiglio della Sezione e l’Amministrazione, avente come momento di discussione l’urbanistica e il verde, e le inaccettabili scelte viabilistiche con conseguente stravolgimento dell’immagine consolidata del viale di cipressi alla SS Trinità e dell’affaccio davanti alla Porta delle Grazie, ha confermato una distanza delle posizioni - basata su asserzioni personali e arbitrarie - che purtroppo non è supportata né da valide ragioni di necessità né tanto meno da un accorato studio storico dei luoghi e che - delusione massima - non ha visto alcuna vera condivisione partecipata con la città.
Una spesa di oltre un milione e settecentomila euro male indirizzata! Sapere che non esistano interessi privati in gioco non è consolatorio .
Siamo purtroppo convinti che un vero confronto culturale non è stato
ancora aperto in città.”
“Chiediamo quindi da parte vostra - conclude l'appello della sezione bassanese di Italia Nostra - una opportuna riflessione affinché si evitino guasti irreparabili alla conservazione dello stato dei luoghi che possiamo definire patrimoni storici della città, e non solo di quelli segnalati nell'ultimo incontro, ma anche di altri pubblici e privati, oggetto in questi tempi di attenzioni stravolgenti o lasciati in pericoloso stato di abbandono.”
Altro che potature dei rami: qui si tratta di problemi che vanno affrontati, e risolti, alla radice.

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