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Attualità

"Io non pago!"

Come fare ricorso, e perché, contro le ingiuste contravvenzioni al Codice della Strada. Lo ha spiegato l'avvocato Emilio Ponticiello agli “Incontri senza censura”

Pubblicato il 06-04-2010
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Facciamo finta che voi abbiate ricevuto una multa per aver superato l'orario di scadenza del ticket parcheggiando - poniamo il caso - nelle strisce blu di Viale de Gasperi a Bassano.
Ebbene: potete fare benissimo ricorso, con buone probabilità di vincerlo: perché quel parcheggio a strisce blu è irregolare.
Dice infatti il nuovo Codice della Strada che dovunque - tranne che all'interno dei centri storici - nelle “immediate vicinanze” delle zone a strisce blu devono esistere anche zone a strisce bianche a parcheggio libero: cosa che ad esempio, in Viale de Gasperi, non c'è.

L'avvocato Emilio Ponticiello con Marco Bernardi alla serata inaugurale degli "Incontri senza censura"

E' solo una delle mille sorprese che si scoprono ascoltando Emilio Ponticiello, avvocato in Roma, tra i massimi esperti in contravvenzioni al Codice della Strada.
Ponticiello, molisano di origine, affabile e garbato, è in realtà lo spauracchio di polizie locali, provinciali e stradali di tutta Italia: vanta infatti il 99% di successi nell'ambito della difesa di automobilisti e motociclisti ingiustamente sanzionati.
E ha ben pensato di trasferire la sua esperienza sul campo scrivendo un libro diventato in poco tempo un best-seller con varie ristampe: “Io non pago! Come fare ricorso contro le multe da soli e in pochi minuti”, con tanto di moduli già predisposti per fare ricorso sui casi di sanzione più frequenti.
L'avvocato Ponticiello è stato il relatore della serata inaugurale degli “Incontri senza censura” 2010 alla libreria “La Bassanese”.
Incalzato dalle domande di Marco Bernardi, promotore della rassegna, l'ospite non si è tirato indietro e ha fornito interessati “dritte” - tutte riconducibili a precisi articoli di legge e di normative vigenti - sui più diversi argomenti: a cominciare dagli ausiliari del traffico “che non possono fare multe diverse dalle strisce blu” e che “devono avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato, altrimenti la sanzione non è valida.”
E attenzione ai preavvisi di multa lasciati dai vigili o dagli ausiliari sul parabrezza della nostra auto: pagare subito una multa, sulla base del foglietto lasciato dagli agenti sotto il tergicristallo, prima di ricevere a casa il verbale di contestazione “è un pagamento non regolare”.
“Il preavviso non equivale all'accertamento - ha affermato l'avvocato -. Il contribuente non dovrebbe mai pagare questo foglietto prima della notifica del verbale, perché non è un atto previsto dal codice della strada e rischia di pagare anche la successiva notifica. E' uno stratagemma dei Comuni per realizzare subito cassa.”
A chi presentare ricorso dopo aver ricevuto un verbale: al giudice di pace o al prefetto?
“Ricorrendo al giudice di pace - ha spiegato il relatore - bisogna pagare un contributo unificato di 30 euro più una marca da bollo da 8 euro. E' meglio il ricorso al prefetto, che non ha alcun onere aggiunto. Se il prefetto respinge il ricorso, si può successivamente ricorrere al giudice di pace. Se la risposta del prefetto non arriva entro 210 giorni, il ricorso va considerato accolto.”
E poi i T-red: le discusse macchine inventate per le “multe elettroniche” ai semafori.
“La Cassazione - ha specificato l'ospite - ha stabilito che dentro i centri abitati è necessaria la presenza di un vigile, altrimenti la contravvenzione elettronica non si può fare. Fuori dai centri abitati, invece, il T-red è illegittimo se non è posizionato ad un incrocio.”
La casistica delle multe è vasta, e i problemi infiniti. Da parte del pubblico è partita una selva di domande sulle questioni e sugli episodi sanzionatori più disparati, continuate anche nell' “after hour” in libreria a conferenza conclusa: per tutti, l'avvocato Ponticiello ha avuto una risposta - dati, leggi e normative alla mano.
La serata era stata introdotta dalla proiezione di un video di “Zelig” con una gag di Gioele Dix nei panni dell'“automobilista sempre costantemente incazzato”.
E noi, uscendo dal primo “Incontro senza censura” - dopo aver scoperto come combattere tanti piccoli soprusi dovuti a multe e sanzioni non giustificate - siamo tornati a casa molto più consapevoli, e un po' meno incazzati.

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