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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Le Nove leve

La ceramica che resiste e guarda al futuro: cambio della guardia ai vertici dell’Associazione Nove Terra di Ceramica. Chiara Luisetto passa le consegne al nuovo presidente Daniele Sartori e al nuovo direttivo

Pubblicato il 27-03-2025
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C’è un paese dove la ceramica è immanente. È cioè dentro tutte le cose, anche quando non si vede.
Quel paese si chiama Nove e c’è anche chi continua a stare sul pezzo affinché il prezioso libro di storia della manifattura ceramica non solo non venga perduto ma venga anche tramandato alle nuove generazioni.
Si tratta dell’Associazione Nove Terra di Ceramica che da 40 anni esatti è attiva sul territorio per preservare, diffondere e valorizzare l’antica tradizione della ceramica novese.

Foto Alessandro Tich

Lo scorso 28 febbraio l’assemblea dei soci dell’Associazione ha eletto il suo nuovo direttivo che a sua volta ha poi eletto il nuovo presidente.
Si tratta di Daniele Sartori, 66 anni, pensionato, con un passato di specialista in gestione e sviluppo delle risorse umane.
Già consigliere comunale con delega alle attività produttive, durante il suo mandato amministrativo Sartori ha progettato e realizzato, in collaborazione col Liceo Artistico G. De Fabris, con le aziende ceramiche di Nove e con alcuni specialisti del settore, il progetto “Novecentro”, che ha visto l’allestimento di mostre ceramiche nelle vetrine sfitte del centro storico del paese.
Daniele Sartori raccoglie il testimone dalla presidente uscente dell’Associazione, che è stata a capo del precedente direttivo ed è un volto notissimo alle nostre cronache.
Si tratta infatti di Chiara Luisetto, già sindaco di Nove dal 2014 al 2019 ed attuale consigliere regionale del Partito Democratico.
La conferenza stampa di presentazione del cambio della guardia ai vertici del sodalizio viene convocata nella sede stessa dell’Associazione Nove Terra di Ceramica, in piazza De Fabris di fianco al “Cafetin”, nei locali che in passato ospitavano una banca e che quindi, una volta sfitti, sono stati assegnati all’Associazione grazie a un bando della Regione Veneto.
La validità del bando scadrà tra due anni ma è ferma intenzione dei soci proseguire l’attività nella stessa sede, tramite forme di autosostentamento economico.
Qui non posso mettere l’emoji col braccino che fa il muscolo, ma il senso è praticamente questo.

“L’Associazione compie 40 anni di vita quest’anno - esordisce Chiara Luisetto -. È nata in paese per rilanciare il progetto della ceramica e per trasmettere alle nuove generazioni la nostra arte e il nostro artigianato artistico. Sono stati anni particolarmente impegnativi, quattro anni fa abbiamo raccolto la sfida di un’Associazione che dopo il Covid aveva solo 15 iscritti. Ci abbiamo creduto e oggi i soci e le socie sono circa 120.”
Negli ultimi tempi il gruppo di Nove Terra di Ceramica ha iniziato ad aprirsi a realtà giovani, a sperimentazioni e collaborazioni con giovani artisti e ad esperienze provenienti anche da altri territori.
Vengono promossi laboratori e corsi di formazione e di avviamento all’arte ceramica e sono sorti nuovi progetti come “Nove +”, guidato dalla giovane Silvia Baggio, grazie al quale dai 2 anni in su si può cominciare a sperimentare e a mettere le mani sull’argilla.
Chiara Luisetto ringrazia il direttivo uscente (che oltre a lei era composto dal vicepresidente Michele Barbiero e ancora da Elena Agosti, Fabio Poli, Marco Maria Polloniato, Lucio Pannia, Claudio Bonotto e dal tesoriere Franco Bordignon) per il lavoro svolto. E ovviamente augura anche tutto il bene possibile al direttivo entrante, in parte composto da componenti della vecchia squadra, ma con alcuni nuovi e interessanti innesti.
Prendendo in prestito i cari e vecchi slogan delle liste elettorali, si potrebbe quindi dire “innovazione nella continuità”.

“Raccolgo un’eredità importante e impegnativa - sono le prime parole alla stampa del neo presidente Daniele Sartori -. Assicuro sin d’ora che farò tutto il possibile per ricambiare la fiducia nei miei confronti con il mio impegno e la mia disponibilità, con l’obiettivo di far crescere ulteriormente la nostra Associazione, sviluppando nuove iniziative, progettualità e collaborazioni, secondo lo spirito statutario volto principalmente allo sviluppo, alla promozione e alla conservazione della ceramica artistica di Nove.”
“Cercherò di dare spazio, visibilità e sviluppo ai gruppi che operano all’interno dell’Associazione”, aggiunge Sartori nel suo primo discorso pubblico da Inauguration Day.
Una sfida che dovrà essere raccolta anche dal nuovo direttivo che lo affiancherà nella missione, di cui Elena Agosti ricopre la carica di vicepresidente.
Completano le fila del nuovo “board” al vertice dell’Associazione Fabio Poli che ha l’incarico di tesoriere; Marco Maria Polloniato che mantiene la carica di segretario; David Riganelli, che sarà anche il referente del Collettivo Ceramicoscopio; Giuseppe De Lazzer, referente per i Cucari Veneti; Elena Rausse che curerà tra l’altro il rinnovo e l’aggiornamento dei canali social; Diego Poloniato, cui spetterà il compito della promozione di gite culturali e iniziative sociali e la referente di sede Silvia Baggio che si occuperà del tesseramento.
Sono queste, dunque, le Nove leve dell’Associazione.
Nove leve dal punto di vista della freschezza dell’incarico, non certo però per l’esperienza che ciascuno può vantare nel settore della ceramica, chi per l’aspetto della promozione e della diffusione culturale e chi per l’aspetto artistico e produttivo.
Nove leve anche perché - neanche a farlo apposta - assieme al presidente i componenti del direttivo sono esattamente nove.

L’agenda dei buoni propositi del sodalizio, che di certo non mancherà di tradursi in iniziative ed azioni concrete, è pertanto già segnata.
Ma com’è, in generale, la situazione della ceramica a Nove Terra di Ceramica, inteso come Comune?
“C’è crisi in questo momento, anche se i dati sono molto contrastanti - risponde Fabio Poli -. C’è un numero sempre minore di aziende e anche di lavoratori.”
“L’aumento dei costi per l’energia e la mancanza di ricambio generazionale non hanno aiutato - interviene Chiara Luisetto -. Quando io ho finito di fare il sindaco, nel 2019, a Nove le aziende ceramiche erano una sessantina. Oggi saranno circa una quarantina.”
“Per contro, nascono diverse ditte individuali - aggiunge Elena Agosti -. Sono le aziende più numerose per personale che non trovano ricambio di lavoratori.”
“Ma è in calo tutto il distretto della ceramica”, informa Poli.
Non sono buone Nove, ma forza e coraggio.

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