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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Degli schiaffi e delle sberle
Dalla Vecchia sul voto Baxi/Pengo: “Uno schiaffo ai lavoratori”. Veemente replica di Gianni Castellan, del coordinamento Azione Italia Viva Bassano e sindacalista di lungo corso, alla dichiarazione della presidente di Confindustria Vicenza
Pubblicato il 02-08-2023
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C’è lo schiaffo di Anagni, c’è lo schiaffo di Will Smith alla notte degli Oscar e c’è lo schiaffo della Dalla Vecchia.
Ha fatto rumore nei giorni scorsi la dichiarazione a mezzo stampa della presidente di Confindustria Vicenza Laura Dalla Vecchia che ha definito l’esito del voto in consiglio comunale sulla questione Baxi/Pengo “uno schiaffo alle imprese e alla gente che lavora”.
Allo “schiaffo” della presidente degli industriali berici replica il coordinatore cittadino di Italia Viva Gianni Castellan, componente del coordinamento Azione Italia Viva Bassano, ma senza porgere l’altra guancia e anzi rendendo pan per focaccia. Praticamente una sberla.

Gianni Castellan (foto Alessandro Tich - archivio Bassanonet)
Prima di essere un esponente della politica locale, infatti, Castellan è stato un sindacalista di lungo corso, con quarant’anni di attività di sindacato alle spalle e con varie mansioni di peso tra cui gli incarichi di dirigente della Fim Cisl, il sindacato del comparto metalmeccanico, e di coordinatore sindacale nazionale del gruppo Electrolux assieme al futuro segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
Nella sua veste di rappresentante delle tute blu, fra le tante altre cose, Castellan ha vissuto in prima persona gli anni bui della chiusura delle Smalterie e della successiva crisi e chiusura della Iar Siltal, nella parte del complesso “ex Smalterie” di via Trozzetti dove oggi è ubicato lo stabilimento di Pengo Spa.
Oltre il muro di Pengo, come ben sappiamo, c’è la Baxi: l’alfa e l’omega di questa vicenda che sta soffocando l’aria dell’estate bassanese.
Tornando allo schiaffo della Dalla Vecchia, Castellan replica alla presidente di categoria con una lettera aperta nella quale rievoca gli “schiaffi già ricevuti” da Bassano e dai bassanesi e rivela un precedente di oltre una decina di anni fa, quando in piena crisi per il fallimento Iar Siltal le organizzazioni sindacali avevano richiesto inutilmente alla proprietà estera di Baxi di acquisire lo stabilimento della Iar, poi rilevato invece da Pengo, come dal testo che segue.
LETTERA APERTA ALLA PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA VICENZA
Gli schiaffi al lavoro, Bassano e i Bassanesi non li danno; se mai li ricevono.
Gli abbiamo ricevuti alla vigilia di Natale del 75, quando ricevemmo 1200 lettere di licenziamento che decretarono la chiusura delle Smalterie, oggi Baxi.
Bassano e i bassanesi con le oo.ss .e le associazioni del territorio si mobilitarono per il lavoro, per l’occupazione.
Bassano è terra di lavoro, terra di metal-mezzadri, terra a vocazione industriale e più recentemente a terziario.
Ma senza il settore primario, senza agricoltura non si mangia e l’utilizzo del territorio la difesa dello stesso è sempre di più un problema centrale da considerare.
Da quella lunga vertenza io ho imparato che senza la politica con la P maiuscola, senza un sindaco come il compianto P. Fabris noi non avremmo avuto la Baxi e neppure la Iar siltal.
Faccia lei il confronto con la qualità politica di questa sindaca, di questa maggioranza e non dia giudizi sommari su Bassano e i bassanesi.
Anche perché nel tempo noi si ricevemmo molti nuovi schiaffi; quando per esempio una gestione poco attenta portò alla chiusura e al fallimento della Iar Siltal.
E se anche in tono minore, quante delusioni e porte in faccia ricevemmo quando nei sette anni di vertenza Iar siamo andati dalla proprietà estera finanziaria di Baxi per dire “comperate lo stabilimento Iar dal fallimento e recuperate un po’ di occupazione”.
Alla fine ci fu l’intervento di Pengo ma noi non esultammo perché sapevamo che l’impatto occupazionale era molto ridotto.
Ora, folgorati sulla via di Damasco, senza presentare alle oo.ss. un piano industriale, ci si dichiara pronti con 10 anni di ritardo di acquisire il capannone Iar.
Non voglio qui addentrarmi sulla polemica velenosa di una tempistica un po’ sospetta, conosco la serietà del gruppo dirigente Baxi e fino a prova contraria credo siano in buona fede.
Mi limito quindi a suggerire, in tempi di economia circolare, di inserire tra i fattori da analizzare per fare un investimento anche e soprattutto la situazione del territorio e la protezione dello stesso e quanto questo è stato utilizzato in passato.
Alla presidente di Confindustria Vicenza infine chiedo, anziché dare giudizi sommari su Bassano e i Bassanesi, di farsi promotori di un tavolo di concertazione che metta assieme tutti gli interlocutori sociali e politici, perché solo così potremo fare sintesi in difesa del lavoro e del territorio; solo così potremmo essere alti alla pari dei nostri padri fondatori, …….forse!
Gianni Castellan
Coordinamento Azione Italia Viva Bassano
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