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La tassa del sindaco

Approvata dal consiglio comunale di Bassano la nuova IUC (Imposta Unica Comunale). Poletto: “Obbligati dallo Stato a recuperare circa 8 milioni di euro.” E il Comune ne introiterà 15 milioni e mezzo

Pubblicato il 02-08-2014
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Habemus IUC. La nuova Imposta Unica Comunale che comprende le voci TASI, IMU e TARI è stata approvata dal consiglio comunale di Bassano nella seduta di giovedì scorso 31 luglio. Sull'argomento l'Amministrazione comunale bassanese ha trasmesso in redazione un comunicato stampa, che pubblichiamo di seguito:

COMUNICATO

Il sindaco Poletto: "Introdurremo un fondo di solidarietà per le famiglie che non saranno in grado di fare fronte alla tassazione" (foto: archivio Bassanonet)


Approvata la nuova IUC - Imposta Unica Comunale

Il Consiglio comunale ha approvato nella serata di giovedì la nuova IUC, l’Imposta Unica Comunale istituita dal Governo Letta con la Legge Finanziaria 2014, che ricomprende TASI (la nuova Tassa sui Servizi Indivisibili), IMU (Imposta Municipale propria), e la TARI (Tassa sui Rifiuti).
La delibera votata è la sintesi di attente riflessioni compiute dall’Amministrazione comunale fin dal suo insediamento per riuscire a tutelare, nel momento in cui il Governo centrale impone un nuovo sistema di tassazione, almeno due soggetti ritenuti fondamentali per la crescita futura: i giovani, e quindi le famiglie con figli, e le attività produttive.
“E’ chiaro che insediati da poco più di un mese, dobbiamo registrare alcuni vincoli, tra i quali il fatto di operare con un bilancio di previsione approvato nel dicembre del 2013 da chi ci ha preceduto e il patto di stabilità - evidenzia il sindaco Riccardo Poletto -. Vi sono quindi dei limiti dettati dal momento contingente sia dal punto di vista storico-economico che amministrativo. Non è nostra intenzione gravare sui cittadini senza dare il buon esempio: la riduzione delle spese correnti è un impegno che ci assumiamo per il futuro, ma che non si può pensare di realizzare in poche settimane.”
Per quanto riguarda la TASI, la norma prevede che possa essere fissata dall’1 x 1000 al 3,3 x 1000; se fissata entro il 2,5 x 1000 può essere senza detrazioni, se fissata dal 2,6 al 3,3 x 1000 deve prevedere detrazioni.
L’Amministrazione comunale ha stabilito di fissarla al 2,5 e di applicare ugualmente importanti detrazioni: 50 euro per ogni figlio convivente sotto i 26 anni e nessuna TASI per alcune categorie: case di riposo e ospedali senza fini di lucro, terreni agricoli, negozi (C1), laboratori per arti e mestieri (C3), opifici (D1), alberghi e pensioni (D2), fabbricati per attività industrali (D7). Dato che le categorie alle quali la nuova tassa non viene applicata devono comunque pagare l’IMU, l’Amministrazione ha stabilito che: per le case di cura e per gli ospedali l’aliquota IMU sarà pari a 0; per tutti gli edifici nelle altre categorie (C1, C3, D1 e D7), se i proprietari esercitano la loro attività all’interno degli stessi l’aliquota IMU sarà inalterata rispetto all’anno scorso, cioè pari a 9,6.
Un segnale importante per le negozi ed imprese dato che l’imprenditore che esercita attività nella sua proprietà non ha nessun aumento e chi è in affitto non deve pagare la TASI.
Da questa operazione il Comune introiterà circa 15 milioni 450.000 euro.
“Qualcuno obietterà che si poteva anche decidere di non applicare la TASI - sottolinea il sindaco - ma ci sono dei dati incontrovertibili che si devono conoscere prima di pronunciare questo tipo di affermazioni. Nel 2013 lo Stato, a titolo di compensazione IMU, ha trasferito al Comune di Bassano 4 milioni e 300.000 euro. Nel 2014 l’Amministrazione centrale sostanzialmente ci dice: se i soldi che ti ho dato l’anno scorso ti servono anche quest’anno per mantenere i tuoi servizi li devi recuperare con la TASI. In più, verranno prelevati dal nostro bilancio circa 5 milioni di euro dei quali ci sarà restituito solo 1 milione. In estrema sintesi nel 2014 lo Stato ci obbliga a recuperare circa 8 milioni di euro. Ci auguriamo che questo gettito ci permetta di mantenere il bilancio in equilibrio, mantenendo gli attuali servizi. Per introdurne altri di nuovi avremmo dovuto aumentare la TASI; introdurremo invece un fondo di solidarietà di 100.000 euro per le famiglie che non saranno in grado di fare fronte alla tassazione e che verrà adeguatamente pubblicizzato.”
Per quanto riguarda la TARI l’Amministrazione non può stabilire autonomamente le tariffe, ma le percentuali da applicare per le varie categorie. Per le utenze non domestiche sono stati calmierati i picchi di aumenti dello scorso anno, con riduzioni importanti ed anche le utenze domestiche saranno in diminuzione.
Oltre ad avere la possibilità di calcolare on line verrà attivato uno sportello informativo per la cittadinanza.

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