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Riparte all’attacco

Iter autorizzativo per la realizzazione di un maxi impianto agrivoltaico nell’area del previsto Parco Rurale di Travettore: la lista civica Riparte Rosà controreplica alla sindaca Mezzalira. “Informare non è allarmare. È responsabilità istituzionale”

Pubblicato il 01-08-2025
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Agosto, tranquillità non ti conosco.
A Rosà, come ho già scritto in un precedente articolo corredato di metafore “elettriche”, permane l’alta tensione sul caso dell’iter autorizzativo avviato dalla Regione Veneto per la realizzazione di un maxi impianto agrivoltaico, d'iniziativa della società privata Tonello Energie Srl, che sarebbe previsto nell’area destinata a diventare il Parco Rurale Comprensoriale della frazione di Travettore.
79.710 moduli fotovoltaici su strutture con inseguitori solari su una superficie di circa 73 ettari di terreni agricoli nella zona di via Capitello, in grado di generare una potenza complessiva di 51,81 MWp (megawatt di picco), con opere di connessione alla rete di distribuzione elettrica che oltre a Rosà si estendono anche nei Comuni limitrofi di Cartigliano e di Tezze sul Brenta.

L’area interessata dal progetto

Come è ormai noto, il caso è stato sollevato dalla lista civica di minoranza Riparte Rosà che tramite un comunicato stampa trasmesso alle redazioni ha posto il problema della compatibilità dell’intervento con il territorio e con gli strumenti urbanistici vigenti e si è chiesta se non si tratti di un “primo passo verso lo smantellamento del Parco Rurale”.
È nota anche la replica dell’amministrazione comunale di Rosà che ha rispedito al mittente le preoccupazioni espresse dal gruppo di opposizione, tacciato di diffondere “provocazioni o polemiche sterili” e ha assicurato, in merito al terreno di Travettore, di voler mantenere i vincoli nell’area “che le amministrazioni che si sono succedute e l’attuale hanno sempre mantenuto e difeso”.
Il sindaco Elena Mezzalira, a tale riguardo, ha voluto evidenziare “la diversa posizione e approccio tra chi è chiamato ad amministrare ed a gestire le istanze che quotidianamente si presentano nella vita di un Comune e chi, invece, ancora una volta ha come priorità creare allarmismi nei confronti della cittadinanza a suon di scoop, senza alcun approfondimento della materia”.
Ma il gruppo consiliare Riparte Rosà non ci sta ad essere accusato di creare volutamente allarmismi tra la popolazione e Riparte all’attacco.
Lo fa con un comunicato stampa di controreplica al sindaco, al vicesindaco e all’amministrazione comunale, che pubblichiamo di seguito.

COMUNICATO

Informare non è allarmare. È responsabilità istituzionale.

Negli ultimi giorni la sindaca Elena Mezzalira e il vicesindaco Paolo Bordignon hanno accusato il nostro gruppo consiliare Riparte Rosà di creare “allarmismi” per aver informato la cittadinanza dell’avvio di un procedimento presso la Regione Veneto relativo a un impianto agrivoltaico avanzato che interessa il territorio comunale.
Facciamo chiarezza.
Non stiamo parlando di voci o di ipotesi. Si tratta di un procedimento reale, avviato ufficialmente presso la Regione Veneto, e reso pubblico attraverso la pubblicazione della documentazione nel portale regionale dedicato alle Valutazioni Ambientali.
In data 23 luglio, il Comune di Rosà ha ricevuto una comunicazione ufficiale da parte della Regione, con cui veniva notificata l’avvenuta pubblicazione della documentazione e si richiedeva agli enti coinvolti di prenderne visione.
La normativa prevede 30 giorni per segnalare eventuali carenze nella documentazione e per formulare richieste di integrazione.
Questo è il momento per approfondire, valutare le ricadute sul territorio, raccogliere osservazioni e promuovere un confronto pubblico.
Parlare di atti pubblici che coinvolgono il nostro Comune non è allarmismo, ma un dovere di trasparenza. È compito di chi rappresenta i cittadini garantire che siano informati in tempo utile, affinché possano farsi un’opinione e partecipare attivamente alla vita amministrativa.
Per questo motivo, riteniamo che informare i cittadini su quanto sta accadendo sia non solo legittimo, ma necessario.
Il nostro ruolo di minoranza è anche questo: vigilare, informare e stimolare un dibattito aperto su scelte che possono avere un impatto concreto sul futuro della nostra comunità.
Perché la partecipazione nasce dalla conoscenza e la trasparenza non è mai un fastidio: è un diritto.
Grazie per l'attenzione.

Per la Lista Civica Riparte Rosà i consiglieri: Giulia Vanin, Paolo Baggio, Angelo Zen, Emanuele Guidolin e Matteo Bizzotto

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