Pubblicità

Pubblicità

RedazioneRedazione
Bassanonet.it

Attualità

Cara Tv, sei in crisi

Il direttore Tich ospite della trasmissione di Nicola Argesi “O bianco o nero” dedicata al tema “Come è cambiata la Tv”. Una chiacchierata a ruota libera sulla televisione di ieri e di oggi e sull'attuale crisi dell'emittenza privata locale

Pubblicato il 02-08-2011
Visto 4.206 volte

Pubblicità

Una chiacchierata a ruota libera - e senza peli sul microfono - sul mondo della televisione: dal monopolio di “Mamma Rai” che fino a 40 anni fa mandava i bambini a letto dopo Carosello, alla nascita del “Duopolio” creatosi con l'avvento delle televisioni nazionali commerciali fino alla realtà, ormai più che trentennale, delle emittenti locali.
Il passato e il presente del teleschermo sono stati al centro, lo scorso lunedì 25 luglio, dell'ultima puntata - intitolata “Come è cambiata la Tv” - della stagione televisiva di “O bianco o nero”, il talk-show in diretta ideato e condotto da Nicola Argesi, in onda sulle frequenze di Life Veneto Tv e di Vicenza Channel (canali 188 e 603 del digitale terrestre) e su Eos Network (canale 919 della piattaforma satellitare Sky).
Ospite in studio della trasmissione, che si può rivedere anche online (www.scratch.tv.it/m4n/it/Notizia/97/27-puntata-diretta-25_07_2011.html)

L'ospite Alessandro Tich e il conduttore Nicola Argesi nel corso della puntata di "O bianco o nero" dedicata alla televisione

è stato il direttore di Bassanonet Alessandro Tich, la cui carriera professionale - come è noto - è profondamente legata alla storia delle Tv locali del nostro territorio: più di vent'anni trascorsi a produrre e a condurre le trasmissioni, i servizi speciali e i telegiornali di Telealto Veneto, di Bassano Tv (del cui telegiornale “Tg Bassano” è stato il fondatore e per sette anni il direttore responsabile) e della redazione bassanese di Tva Vicenza.
Stimolato e punzecchiato dalle argomentazioni di Argesi, il direttore Tich non si è tirato indietro e ha tracciato un quadro quanto mai disincantato della situazione economica e professionale all'interno del sistema delle Tv private locali, il vero e proprio “anello debole” della catena televisiva costretto oggi ad affrontare una crisi senza precedenti, frutto della recessione economica che perdura ormai da tre anni e dei costosi investimenti per il passaggio al digitale terrestre.
A confermarlo sono gli stessi dati ufficiali diffusi dalla FRT (Federazione Radio Televisioni), che l'ospite della puntata ha riportato in trasmissione.
Secondo l'ultimo "Studio economico del settore televisivo privato italiano" redatto dall'ufficio studi della FRT riclassificando i bilanci del 2009 delle società televisive, per il settore delle Tv locali è infatti emersa una situazione preoccupante.
Le 358 società televisive analizzate, nell'anno considerato dallo studio, hanno infatti realizzato circa 448 milioni di euro di ricavi, a fronte dei quali hanno sostenuto 655 milioni di costi di produzione con un saldo negativo di gestione pari a - 217 milioni di euro.
Tale disavanzo, tuttavia, è stato ridotto a - 71 milioni di euro per effetto dei contributi pubblici riservati all'emittenza televisiva e dei proventi finanziari.
“Negli anni passati - informa un comunicato della FRT - tali partite servivano al settore per chiudere in pareggio e garantire la sopravvivenza delle aziende televisive, salvaguardando la libertà di informazione e l'occupazione.”
Ma è proprio su questi aspetti che il conduttore Argesi le concentrato le sue domande più pressanti.
E' giusto che delle società private, quali sono le emittenti televisive, beneficino di “provvidenze” e cioè di contributi dal governo e dallo Stato? E in quanto beneficiarie di contributi statali, è giusto chiamarle ancora “emittenti private”? “E perché - ha ancora chiesto Argesi - se io ho ad esempio una tipografia, e ho il bilancio in rosso, non solo non ricevo contributi dallo Stato ma sono costretto a chiudere?”. Non sarebbe più giusto sottoporre le Tv alle leggi del mercato puro, in grado di premiare la qualità?
A tutte queste sollecitazioni, l'ospite della puntata ha fornito una risposta.
Ma le questioni affrontate sono state anche altre: dalle potenzialità delle web tv, alla crisi dei contenuti dei programmi sul digitale, agli esempi di “buona televisione” a livello privato regionale, allo “stato dell'arte” del lavoro del giornalista televisivo locale.

Pubblicità

Più visti

1

Elezioni Regionali 2025

19-11-2025

La profezia dell’asteroide

Visto 18.698 volte

2

Elezioni Regionali 2025

19-11-2025

Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”

Visto 17.355 volte

3

Elezioni Regionali 2025

20-11-2025

Elezioni, per il Momento

Visto 14.627 volte

4

Elezioni Regionali 2025

22-11-2025

Una poltrona per cinque

Visto 13.207 volte

5

Attualità

20-11-2025

Poesia concreta, anima visionaria

Visto 9.251 volte

6

Attualità

19-11-2025

Balla di sapone

Visto 8.920 volte

7

Teatro

21-11-2025

Il Politeama rinasce dopo trent’anni

Visto 3.868 volte

8

Imprese

24-11-2025

Bassano Impresa: un’analisi che guarda al futuro

Visto 3.774 volte

9

Elezioni Regionali 2025

24-11-2025

Il principe Alberto

Visto 3.753 volte

10

Teatro

21-11-2025

Cantanti, a Marostica per Teatris

Visto 3.526 volte

1

Elezioni Regionali 2025

16-11-2025

Renzo Masolo: “Il mio impegno è quello di fare comunità”

Visto 24.340 volte

2

Attualità

12-11-2025

Un assaggio di futuro

Visto 21.217 volte

3

Elezioni Regionali 2025

10-11-2025

Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”

Visto 20.323 volte

4

Elezioni Regionali 2025

17-11-2025

Sim Scalabrin

Visto 20.177 volte

5

Elezioni Regionali 2025

30-10-2025

Quei bravi Tosi

Visto 20.175 volte

6
7

Elezioni Regionali 2025

09-11-2025

A tu per tu con Francesco Rucco

Visto 19.838 volte

8

Elezioni Regionali 2025

02-11-2025

Là nella valle

Visto 19.757 volte

9

Elezioni Regionali 2025

18-11-2025

PD effe

Visto 19.540 volte

10

Elezioni Regionali 2025

19-11-2025

La profezia dell’asteroide

Visto 18.698 volte