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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il siluro del sottoMarin
L’ex vicesindaco Roberto Marin lancia l’affondo contro l’amministrazione Pavan sulla gestione della questione Baxi/Pengo. “Totale assenza di metodo, ancora una volta l’ansia da prestazione ha accecato questa amministrazione”
Pubblicato il 02-08-2023
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A tutti i radar e a tutti i sonar: attenzione, attenzione.
Nel mare agitato delle polemiche post-voto consiliare Baxi/Pengo, compare all’improvviso un minaccioso sottoMarin.
E fa partire un siluro direttamente sulla carena dell’amministrazione Pavan.
Con un lungo e circostanziato comunicato stampa trasmesso oggi in redazione, il leader di Impegno per Bassano ed ex vicesindaco Roberto Marin lancia un durissimo affondo sulla gestione della questione Baxi/Pengo da parte del governo cittadino, in quello che si evidenzia come il più pesante attacco al sindaco Pavan e alla sua amministrazione dopo le dimissioni di Marin da vicesindaco del 5 settembre dell’anno scorso.
Di seguito il testo integrale del comunicato. Ricordando a latere che Impegno per Bassano, se non altro in linea teorica, fa ancora parte della maggioranza.
COMUNICATO
La città ha bisogno di metodo (di sviluppo) non di spaccature!
Ennesima puntata di aspra polemica politica cittadina: il voto in consiglio comunale e la vicenda Baxi-Pengo, che vede contrapposte parti sociali (lavoratori, sindacati, imprenditoria) ed i sostenitori delle ragioni di conservazione del territorio e delle politiche di sostenibilità.
Le esigenze BAXI sono note da qualche anno.
C’era tutto il tempo per un percorso con il management locale ed il coinvolgimento della proprietà aziendale oltre confine che potevano essere sollecitati (quale azienda leader nei prodotti rivolti a ridurre l’impatto ambientale, il risparmio energetico ed il rispetto dell’ambiente) in un piano di coprogrammazione di sviluppo e salvaguardia, verso un progetto bello, pulito, di ampio respiro, che diventasse modello territoriale.
Il Comune si sarebbe messo in gioco anziché con il mero incasso di oneri compensativi, con l’applicazione di politiche urbanistiche di rigenerazione per il miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente, viste anche le indicazioni della Regione sul contenimento del suolo.
Le aree pubbliche e private che necessitano di rigenerazione in città non mancano. Certo: la destinazione delle risorse verso nuove priorità rispetto ai modelli storici è una sfida senza precedenti, d’accordo, ma Bassano ha bisogno di questo: di scelte che guardino oltre il mandato amministrativo.
Baxi e Pengo sono, come molte altre meno note alle cronache ma di egual consistenza, realtà bassanesi che in questi decenni hanno garantito sviluppo economico ma al tempo stesso chiesto molto alla città in termini di utilizzo del territorio e delle infrastrutture cittadine.
L’evidente problema della “città diffusa”, espansione rapida e disordinata di una città che non ha permesso una pianificazione urbanistica adeguata e sostenibile, si evidenzia anche nella nostra Bassano e in tutto il territorio, come esempio negativo: capannoni e campanili attaccati, scuole e quartieri attraversati dal traffico pensante, ecc. ecc.
Ancora una volta l’ansia da prestazione ha accecato questa amministrazione e di fatto ha impedito di attivare con metodo un percorso di consultazione, condivisione e coinvolgimento dell’intera città. Si è arrivati ad uno scontro ed una spaccatura tra cittadini senza precedenti su un tema in cui la città, come avvenuto in passato, poteva e doveva esprimersi al meglio.
Non dimentichiamo il tema “Area Urbana Pedemontana” che con entusiasmo e passione ho seguito fin da subito, con Bassano comune capofila: progetto europeo che ha come focus anche la rigenerazione urbana con importanti risorse dedicate. Tenuto conto della valenza territoriale del progetto BAXI-PENGO (comuni confinanti, lavoratori dipendenti ed indotto coinvolto) poteva davvero diventare un modello progettuale che in molti ci avrebbero copiato.
E come non ricordare che la città di Bassano aderisce alla Riserva della Biosfera Mab Unesco Monte Grappa, bacino dove si mira a conciliare la convivenza dell'uomo e delle sue attività nell'ambiente circostante con attenzione alla conservazione e valorizzazione proprio del territorio e di tutte le sue peculiarità.
Quanto accaduto in consiglio comunale è l’ennesima riprova, se ne serviva la conferma, che questa amministrazione non ha saputo usare il dovuto discernimento tra eventi/tempi/problemi/temi importanti, urgenti e strategici. Ha fatto tutto in una totale assenza di modo, metodo, modalità e definizione delle priorità nel governo della città! Ricordo che questo è uno dei motivi delle mie dimissioni.
Invece, di ora in ora, stiamo assistendo a cose che non fanno certo onore all’ottava città del Veneto, medaglia d’oro al Valor Militare.
Goffi tentativi di mascherare l’incapacità di governare di questa amministrazione con considerazioni e commenti denigratori e irrispettosi della libertà di coscienza e di pensiero di quei consiglieri comunali che hanno espresso una loro indicazione, portando valide tesi a supporto della loro scelta, o con liste di proscrizione dei favorevoli e dei contrari e casacche degli Hoolingans politici!
Bassano ha bisogno di ben altro! Bassano ha bisogno di evolvere, di andare avanti, con PROGETTUALITA’, LUNGIMIRANZA e PRONTEZZA nell'analizzare ogni questione cittadina, a favore di tutti. Non come questa, diventata improvvisamente emergenza, ma di cui ci resta solo una dolorosa ferita.
Bassano del Grappa, 1 agosto 2023
Roberto Marin
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