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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
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In discussione in consiglio regionale il Bilancio di previsione della Regione. Il consigliere regionale Andrea Zanoni (PD): “Pedemontana Veneta, approvato buco milionario. Da Zaia annuncio di perdite iniziali in realtà mai previste”
Pubblicato il 13-12-2023
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La maratona delle Olimpiadi?
Non è niente rispetto alla maratona di fine anno che sta impegnando in questi giorni il consiglio regionale del Veneto, riunito a Palazzo Ferro Fini a Venezia per la discussione e approvazione del bilancio di previsione 2024-2026 della Regione, dopo avere approvato a maggioranza la Legge di stabilità regionale 2024.
E, nell’occasione, riemerge la mai sopita questione dei costi della Superstrada Pedemontana Veneta, collegati al Terzo Atto Convenzionale sottoscritto dalla Regione con il concessionario privato, di cui ci siamo occupati in più articoli nel passato.

Un tratto della SPV (foto Alessandro Tich - archivio Bassanonet)
Con un comunicato trasmesso in redazione, il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni punta infatti il dito sulla dichiarazione resa ieri in aula consiliare dal governatore Luca Zaia, secondo la quale “nei primi 9 anni di esercizio dell’opera ci sarà una perdita economica da sempre prevista”.
Affermazione che Zanoni invece contesta, come dal testo che segue.
COMUNICATO
Zanoni (Pd): “Bilancio, Pedemontana Veneta, approvato buco milionario. Lo affermo a nome del gruppo Pd: da Zaia annuncio di perdite iniziali in realtà mai previste”
“Sembra un paradosso, ma è proprio così: con questo bilancio viene approvato un buco gigantesco di 60 milioni di euro tra il 2024 e il 2026. Tutto questo per onorare un accordo capestro per la Regione e per tutti i cittadini, stipulato sull'altare della Pedemontana Veneta”.
A dirlo, a nome del gruppo del Partito Democratico, il consigliere regionale Andrea Zanoni, commentando l’intervento in aula di ieri tenuto dal presidente della Regione.
“Zaia ci ha raccontato che questa grande opera prevede una fase di 'ramp up' - sottolinea il consigliere - termine sconosciuto nella relazione del bilancio e utilizzato per spiegare che nei primi 9 anni di esercizio dell’opera ci sarà una perdita economica da sempre prevista. Ma in realtà non è mai stata prevista la perdita tra pedaggi e canone. La relazione del 2017 della dottoressa Veronica Vecchi, incaricata dalla Regione del Veneto, prevedeva che le entrate previste da pedaggio fossero di oltre 13 miliardi di euro, utili a pagare i 12 miliardi totali del canone annuale medio (325 milioni di euro per 39 anni). Inoltre, non ci sono riferimenti a queste perdite nei controlli effettuati dalla Corte dei conti e dall'Anac”.
Zanoni contesta anche il fatto che “Zaia ha parlato di 45.000 veicoli al giorno registrati lungo la Pedemontana. Ma il suo calcolo è basato sui singoli ingressi, come può essere quello di un’auto che entra a Riese Pio X ed esce poco dopo a Mussolente. Ciò che invece va calcolato sono i veicoli teorici medi, ovvero i veicoli mediamente presenti sull'intera lunghezza di 94 km della Pedemontana. Insomma, dal presidente sono emerse inesattezze e persino dati che la sua stessa giunta ha mai fatto propri. Un modo per mascherare un buco economico da far tremare i polsi: è infatti verosimile che, a fronte di un’uscita media di canone annuo di più di 300 milioni, le entrate da pedaggio difficilmente arriveranno ai 100 milioni l’anno”.
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