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Maggioranza spaccata e un pareggio che sancisce una bocciatura.
Il consiglio comunale di Bassano del Grappa respinge l’atto di indirizzo per il protocollo d’intesa Baxi/Pengo, al termine di una seduta che si protrae fino all’una e mezza di notte.
12 voti favorevoli e 12 voti contrari: è l’esito della votazione sull’atto di indirizzo che fissava i paletti e le condizioni dell’amministrazione comunale per il recepimento dell’accordo sull’operazione di ampliamento di Baxi Spa nel confinante stabilimento di Pengo Spa in via Trozzetti e di contestuale trasferimento di Pengo Spa nell’area attualmente ad uso agricolo di sua proprietà in zona Rambolina a San Lazzaro, con la costruzione di un polo logistico di 73.000 metri quadri di superficie coperta.

Foto Alessandro Tich

Dopo una riunione dei capigruppo, la votazione viene ripetuta una seconda e ultima volta come consentito dal regolamento del consiglio comunale, ma con lo stesso e identico risultato: 12 a 12.
Sempre a norma di regolamento, in caso di parità il documento messo al voto non viene approvato. Salta pertanto la prospettiva del protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e le due aziende.
Vale a dire, in altre e più concrete parole, che salta l’ipotesi di allargamento di Baxi nella sede di Pengo e del trasferimento di Pengo nel terreno di San Lazzaro, come indicato nello schema di protocollo d'intesa presentato dalle due aziende al Comune.
Hanno votato a favore dodici consiglieri di maggioranza.
Hanno votato contro i nove consiglieri di minoranza e tre consiglieri di maggioranza: Marina Bizzotto di Impegno per Bassano, Lucia Fincato di Forza Italia-Cittadini di Bassano e Stefano Facchin del Gruppo Misto.
Che Stefano Facchin, dopo le sue dimissioni da presidente del consiglio comunale e la sua contestuale uscita dal gruppo consiliare della Lega, sia ancora da considerare un consigliere di maggioranza è tuttavia un dato politico da accertare.
Ai fini dell’esito conclusivo risulta decisiva la scelta di Chiara Tessarollo, capogruppo di Forza Italia-Cittadini di Bassano, che in sede di dichiarazione di voto dichiara, motivandola, la sua decisione di non partecipare alla votazione e che al momento del voto, in entrambe le occasioni, esce dall’aula consiliare riducendo così il numero dei consiglieri votanti da 25 a 24.
Nel prossimo articolo, che pubblicherò tra qualche ora, provvederò a scrivere il resoconto della seduta consiliare.
Ci sarà poi il tempo per le opportune analisi e per gli approfondimenti del caso, ma già a caldo emerge l’inconfutabile evidenza che il risultato del voto costituisce un clamoroso smacco per l’amministrazione Pavan.