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Alessandro Tich
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“Profughi libici a Bassano”. E la Lega insorge
La giunta Cimatti conferma la disponibilità all'accoglienza in città di 15 rifugiati dal Nord Africa. Il segretario leghista Luciano Todaro: “E' la riprova dell'incapacità dell'Amministrazione bassanese di stare con i piedi per terra”
Pubblicato il 09-03-2011
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Bassano del Grappa è uno dei primi due Comuni del Veneto - l'altro è Bibione, la località balneare in provincia di Venezia - disponibili ad accogliere, su richiesta del Ministero dell'Interno tramite le prefetture, i primi profughi in fuga dalla Libia e dalla Tunisia.
Secondo il Viminale, in Veneto potrebbe trovare ospitalità un contingente di circa un centinaio di fuggiaschi. Che, per la maggior parte, saranno sistemati a Bibione: pur confermando la disponibilità al prefetto, il Comune di Bassano ha infatti dichiarato di disporre di spazi di accoglienza per non più di una quindicina di profughi.
Ingestibile - e al momento improponibile - l'ampia struttura dell'ex Caserma Montegrappa, per l'accoglienza dei primi disperati dal Nord Africa l'Amministrazione Cimatti ha messo in campo delle possibili soluzioni in accordo con due enti di accoglienza cittadini: gli Istituti Scalabrini, gestiti dai padri scalabriniani, in destra Brenta e Casa San Francesco, affidata alla cooperativa “Avvenire” con il Ceis di Schio, in Margnan.

Il segretario cittadino della Lega Nord/Liga Veneta Luciano Todaro
Nei due istituti - il primo alle prese con dei lavori di restauro, il secondo con un'attività di accoglienza e ricovero di persone disagiate già a regime - potrà essere garantita la sistemazione di una decina di profughi soltanto. Per gli altri cinque rifugiati in preventivo, il Comune è alla ricerca di una terza soluzione.
Sulla notizia, diffusa ieri da un quotidiano e ripresa oggi da altri giornali, si registra oggi l'immediata reazione della Lega Nord/Liga Veneta di Bassano del Grappa, con un comunicato a firma del segretario di sezione Luciano Todaro.
“Apprendiamo da notizie di stampa - afferma Todaro - che l'Amministrazione comunale avrebbe dato disponibilità per l'accoglimento di profughi provenienti dalle zone nord africane in questo momento interessate dalla rivolta popolare contro i loro governanti. A quanto pare, in Veneto, pochissimi Comuni si sono dichiarati disposti all'accoglienza tra i quali Bassano e Bibione”.
“Salta evidente agli occhi - prosegue il segretario bassanese della Lega - la differenza di possibilità di aderire alla richiesta di accoglienza, tra le due località: Bibione, pur con problemi di natura turistico/economica che potrebbero evidenziarsi, dispone di parecchie colonie giovanili, non più utilizzate, che potrebbero essere adibite allo scopo”.
“Bassano invece, tramite il suo sindaco - continua Todaro - ha aderito entusiasticamente alla richiesta salvo poi rendersi conto di non avere le strutture adeguate (è nel libro dei sogni utilizzare la vecchia Caserma Montegrappa) ed è ora costretta a rivolgersi a istituzioni, quali l'Istituto Scalabrini o la Casa S.Francesco, i quali hanno già dichiarato di non avere disponibilità di posti se non per qualche unità e facendo i “salti mortali”. E' un'ulteriore riprova dell'incapacità dell'Amministrazione bassanese di “stare con i piedi per terra”, aggiungendo ulteriori pagine al Libro dei Sogni sopracitato.”
“La Lega Nord/Liga Veneta di Bassano - conclude il segretario -, pur non contraria pregiudizialmente all'accoglimento di persone che siano davvero in stato di bisogno (chi controllerà la vera qualifica di chi andremo ad accogliere?) chiede con forza che qualsiasi iniziativa in merito venga adottata coinvolgendo il consiglio comunale e che siano da subito chiari i tempi (per quanto tempo soggiorneranno da noi?), i modi (dove soggiorneranno? A quali regole dovranno attenersi?) e i costi (chi paga, quanto si paga e a chi?)”.
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