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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Tutti Frutti
Consumo del suolo, questione San Lazzaro, Parco San Bassiano, scuole, sanità. La lista civica Bassano per Tutti a 360 gradi su alcuni temi pregnanti per la città
Pubblicato il 27-12-2022
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Bassano per Tutti in versione Tutti Frutti.
Sono infatti tante e diverse, come le caramelle assortite, le questioni poste alla pubblica attenzione dalla civica di minoranza.
Passate per tutti le libagioni natalizie, la civica di opposizione si presenta con cinque componenti del coordinamento direttivo - la consigliera comunale Erica Fontana e ancora Paola Facchinello, Samuele Vidale, Egidio Zilio e Mattia Bertin - in un incontro stampa convocato per oggi nella sala Gobbi del municipio. Anzi, pardon: della casa comunale di via Matteotti, come da denominazione ufficiale nell’invito.
Da sinistra: Paola Facchinello, Samuele Vidale, Erica Fontana e Egidio Zilio (foto Alessandro Tich)
Un incontro che si svolge per rendere noto, come spiega Erica Fontana, “quello che pensiamo nella prospettiva del prossimo anno” in merito ad alcuni argomenti pregnanti dell’attualità e della cronaca politica cittadina.
In primis “il problema del consumo di suolo” che, tradotto in bassanese, significa “questione San Lazzaro”.
“Siamo a fianco dei cittadini che stanno lottando per la salvaguardia di quell’area - afferma la consigliera comunale -. Dobbiamo avere la consapevolezza di cosa vuol dire costruire dei capannoni lì. Ciò può costituire un precedente molto pericoloso per la costruzione di nuove aree produttive lungo tutto l’asse della Superstrada Pedemontana.”
“Noi non siamo quelli del “no” a prescindere e riconosciamo l’importanza dello sviluppo produttivo - precisa -. Ma lo sviluppo produttivo deve tener conto delle situazioni ambientali del nostro territorio, puntando alla rigenerazione urbana dei capannoni già esistenti e non distruggendo quello che ci rimane a San Lazzaro.”
“Conosciamo tutti le conseguenze del cambiamento climatico e aumentano tutte le manifestazioni estreme: grande caldo, grande freddo, grandi piogge - interviene Mattia Bertin -. Costruire lungo un “asse strategico, come è stata definita la SPV, realizzato in trincea non consente di avere gli strumenti ecologici per il drenaggio delle acque.” “Lo spazio attorno ad una strada in trincea deve rimanere il più possibile in campagna - prosegue -. Ci sono già stati allagamenti sulla SPV ancora a cantiere in corso, è una questione di sicurezza per le cittadine e i cittadini.”
Riguardo al nuovo progetto modificato presentato al Suap dalle aziende proponenti MEB e AGB i componenti della civica commentano: “Purtroppo ce lo aspettavamo dalla scorsa primavera”. “Continuiamo a presidiare per cercare di capire le intenzioni dell’amministrazione comunale - chiosa Erica Fontana -. Il problema San Lazzaro è diviso in due distinte aree e sull’area MEB-AGB l’amministrazione aveva fatto capire che non era d’accordo. Adesso le cose si stanno “sfaldando” e non è più così certo che almeno quella parte sia tutelata dalla nostra amministrazione.”
Ma non di solo San Lazzaro vive l’agenda “green” di Bassano per Tutti.
La civica informa che “insisterà” per arrivare finalmente all’adozione di un Piano del Verde “che è ancora inesistente”, per promuovere un censimento degli alberi “annunciato dall’assessore ancora nel 2019, in collaborazione con l’Università di Padova, ma in realtà mai partito” e “per far nascere una Consulta del Verde che possa interagire con l’amministrazione”.
Il 2023, come pure anticipato dal sindaco Pavan, sarà anche “l’anno del Bosco Urbano” ovvero del nuovo parco che sarà realizzato a sud dell’Ospedale San Bassiano. “Il Bosco Urbano è una piccola parte di una nostra idea lanciata nel 2019 e fatta propria dal Comitato Parco San Bassiano che però non è mai stato coinvolto dall’amministrazione - spiega e lamenta ancora Fontana -. Riteniamo che questa cosa sia un po’ grave.” “Possiamo capire la difficoltà di far partire un processo partecipativo e il nostro è un atteggiamento costruttivo e collaborativo. Ma per costruire e collaborare bisogna dire come stanno le cose. Cercare di sviare il confronto coi cittadini complica di più il percorso dell’amministrazione.”
Ne sa qualcosa Egidio Zilio, che del Comitato Parco San Bassiano fa parte.
“Con le amministrazioni - riferisce - siamo stati ricevuti soltanto dall’assessore regionale Lanzarin, poi però non c’è stato un seguito. Con l’assessore comunale Viero già tre appuntamenti sono andati a vuoto e siamo ancora in attesa.”
“Del Comitato - osserva la civica - fanno parte l’Istituto Agrario Parolini e diverse associazioni. L’amministrazione può avere un grande aiuto anche nella manutenzione del Parco e dovrebbe accogliere questa opportunità.”
Parli di Bassano per Tutti e - inevitabilmente - parli però anche di scuola, uno dei temi prioritari per la lista di opposizione.
“È un problema che necessita del confronto tra dirigenze scolastiche, cittadini, comitati dei genitori e assessore, senza focalizzarsi solo sul problema della denatalità, che nessuno vuole negare, ma portando a scelte che siano frutto di un’analisi a tutto tondo dei problemi e delle esigenze.”
“Ad esempio - continua la civica - chiudere la scuola di Rondò Brenta, che è l’unico luogo di aggregazione del quartiere oltre alla sede del quartiere stesso, creerebbe problemi seri. L’assessore Scotton ha annunciato l’avvio di un tavolo sulle scuole, noi insistiamo che venga avviato il prima possibile.”
Problema Vittorelli-Mazzini: “La situazione non può continuare così, c’è un problema di spazi per l’offerta formativa e i laboratori della Mazzini non sono stati trasferiti alla Vittorelli per mancanza di spazi.”
“Dobbiamo riuscire a fare in modo di far tornare le elementari alla Mazzini - incalza Erica Fontana -. Lo spazio che rimane potrà essere destinato a un utilizzo diverso, ma sempre nel campo formativo.” “Per noi gli edifici scolastici devono rimanere delle scuole - sintetizza Samuele Vidale -, presidio di cultura e di formazione.”
Last but not least, tra le questioni di primaria importanza per Bassano per Tutti c’è anche “l’attenzione alla sanità”.
“È importante che ogni cittadino e cittadina abbia il proprio medico di base e ogni bambino e bambina il proprio pediatra di libera scelta. Dai quartieri emerge inoltre la richiesta di poter avere un infermiere o infermiera di quartiere.”
È vero che sono tutte questioni di diretta competenza dell’Ulss 7 ma è altrettanto vero che si tratta di istanze, come sottolinea Paola Facchinello, che il sindaco e l’amministrazione comunale possono portare avanti con un’azione di “pressione costruttiva” nei confronti dell’Azienda Socio Sanitaria.
Fin qui le osservazioni, le critiche e le proposte della lista civica Bassano per Tutti in versione Tutti Frutti.
Ma non è ancora finita, perché nella parte conclusiva della conferenza stampa la consigliera Erica Fontana ritira fuori a sorpresa, “per una considerazione politica”, la questione delle dimissioni del vicesindaco Roberto Marin.
Qui tuttavia, egregi lettori, ancora non ne scrivo perché questa cosa rappresenta un formidabile assist per il mio prossimo articolo.
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