Connessioni contemporanee
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 08-07-2025
Visto 9.693 volte
Quando un concerto si trasforma in sconcerto.
Si può sintetizzare così quello che è accaduto domenica sera 6 luglio, la data del “non concerto” di Sting a Bassano del Grappa, annullato a seguito di una forte ondata preserale di maltempo e quindi definitivamente cancellato per l’impossibilità di concordare una data di recupero.
Va però detta subito una cosa, in questo che è l’editoriale definitivo di Bassanonet sul “caso dell’estate” nella nostra città , che rimarrà (negativamente) negli annali e ha presto fatto il giro mediatico dell’Italia e non solo vista la presenza di numerosi spettatori anche dall’estero rimasti con un pugno di Sting in mano.
La notizia nel sito ufficiale di Sting, sting.com
E cioè che è normale ed anzi ovvio, per quanto sgradevole per chi ha comprato il biglietto sciroppandosi anche un lungo viaggio, che un grande evento di spettacolo all’aperto venga annullato a causa di avverse condizioni meteorologiche, anche se precedenti all’evento medesimo come in questo caso.
È meno normale invece che venga annullato a ridosso dell’orario d’inizio, peraltro anche anticipato viste le previsioni meteo, dopo che il concerto era stato confermato nel tardo pomeriggio, evitando per un’ora abbondante di comunicare l’annullamento nei canali ufficiali sia dell’organizzazione che del Comune ospitante.
È così che è stato provocato lo sconcerto di cui sopra nelle frotte di persone “spaesate” che fino alle 21 di domenica sera hanno continuato ad affluire all’ingresso (chiuso) del Bassano Music Park di Parco Ragazzi del ’99 per essere solo invitate a defluire, e cioè ad andarsene, dalla Polizia e dagli addetti alla security.
“Ho visto cose…”, lo scrivo spesso.
E ho visto anche queste.
Un gran bel ricordo, per tutti, della città di Bassano del Grappa, Città Veneta della Cultura e Capitale Italiana dell’Accoglienza alla Rovescia.
Lo ammetto: giudicare è la cosa più facile di questo mondo e questa imbarazzante vicenda è una manna per i tanti cultori del senno di poi, senza tener conto di quanto sia difficile la gestione in tempo reale di una situazione del genere.
Ma ci sono dei dati di fatto che non possono essere trascurati.
Domenica 6 luglio 2025 era in pieno vigore l’allerta meteo arancione, con stato di preallarme per rischio idrogeologico, diramata sabato 5 luglio dalla Regione Veneto “per temporali forti e violente grandinate” con “precipitazioni diffuse a carattere di rovescio e temporale e con fase più intensa tra domenica pomeriggio/sera e le prime ore di lunedì”.
Praticamente è stato come scrivere “il concerto di Sting a Bassano del Grappa si svolgerà nella fase più intensa dell’allerta meteo”.
Eppure, poco prima delle 18.30 di domenica, il concerto è stato confermato, ma con inizio anticipato di mezz’ora e cioè alle 21.
Il tutto mentre a Vicenza, a seguito del preallarme maltempo, veniva annullata la Notte Bianca programmata nella stessa serata.
Fonti della Polizia di Stato in servizio sul posto mi hanno rivelato di aver inutilmente consigliato (il verbo non era proprio questo, ma ci siamo capiti) all’organizzazione di annullare il concerto di Sting molto prima, già nel pomeriggio, a seguito dell’allerta meteo arancione diramata il giorno prima dalla Regione Veneto.
Voci di corridoio o per meglio dire di Parco Ragazzi - che, in quanto tali, non saranno mai confermate - riferiscono invece che il management di Sting era intenzionato fino all’ultimo a fare il concerto, ma la grandinata abbattutasi un’ora e un quarto prima dell’inizio avrebbe danneggiato alcune attrezzature sul palco, decretando lo stop dell’evento.
Chissà: non ci resta, a questo punto, che riferirci alla versione ufficiale dell’accaduto.
Che è quella dell’organizzazione DuePunti Eventi, già nota perché riferita in un mio precedente articolo: ha “cercato fino all’ultimo di realizzare il concerto, nonostante le previsioni meteo sfavorevoli, anzi anticipandone l’inizio” ma “le ragioni di sicurezza hanno avuto la priorità” e “il sindaco, d’intesa con la Prefettura, ha firmato un provvedimento che disponeva la sospensione di tutte le attività all’aperto”.
L’annullamento è stato quindi deciso su disposizione della Prefettura.
Rimane però aperta la questione dell’infelice tempistica della comunicazione della decisione presa, che per un’ora abbondante, sul sito web del Bassano Music Park e sui canali social del Comune di Bassano del Grappa, continuava a dare la notizia del “concerto confermato anticipato alle ore 21” mentre il concerto era stato già annullato.
Tra le versioni ufficiali dell’accaduto c’è anche quella del sito altrettanto ufficiale di Sting, sting.com.
Nella sezione News, la notizia intitolata “Cancellation of Basano Music Park show…” (proprio così, “Basano” scritto con una “s”) afferma testualmente:
“Purtroppo, abbiamo aspettato fino all’ultimo minuto nella speranza di poter organizzare regolarmente l’evento di questa sera. Tuttavia, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, siamo stati costretti ad annullare l’evento di questa sera, 6 luglio. Ci scusiamo per il disagio e ringraziamo tutti per la comprensione. Vi comunicheremo ulteriori informazioni a breve.”
Segue una dichiarazione di Sting:
“Il sindaco di Bassano del Grappa ha saggiamente affermato che sarebbe stato troppo pericoloso per l’esibizione, con possibilità di fulmini e venti estremamente forti ieri sera. La sicurezza del mio pubblico, della band e della troupe è fondamentale.”
Conclude la popstar britannica:
“Prometto che torneremo il prima possibile.”
Ancora una volta: chissà.
Intanto ieri sera, lunedì 7 luglio, mister Sting si è regolarmente esibito nella seconda delle tre tappe italiane del suo tour mondiale Sting 3.0 alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, davanti a poco più di 3000 spettatori (tanti ne contiene la struttura romana e cioè molto meno della metà dell’abortito “sold out” di Bassano del Grappa) e con biglietti a caro prezzo esauriti da mesi.
“Cavea in delirio e lunga ovazione”, scrive oggi Il Messaggero.
Così intitola il quotidiano della capitale:
“Sting all’Auditorium per il Roma Summer Fest: a 74 anni incanta il pubblico con i brani storici (anche dei Police)”.
Parole che producono un’ulteriore overdose di dispiacere, pensando a quello che avrebbe potuto essere il concerto di Bassano, azzerato dal maltempo.
Che sfiga.
Anzi: che Sfing.
19-08-2025
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