Ultimora
14 Oct 2025 20:52
Esplosione nel veronese, Milo Manara omaggia i Carabinieri
14 Oct 2025 17:36
Cdm decide funerali di Stato e lutto nazionale per i carabinieri
14 Oct 2025 16:45
Giuli sceglie Canziani per il Padiglione Italia di Biennale 2026
14 Oct 2025 14:46
Il Premio Cassiodoro al vescovo di Verona
14 Oct 2025 13:48
Filippo Turetta rinuncia ai motivi d'appello contro l'ergastolo
14 Oct 2025 12:10
Sclerosi multipla, nuove strategie di cura da Università Padova
14 Oct 2025 23:15
Manifestanti pro Pal a Udine con le transenne contro blindati. Feriti due giornalisti
14 Oct 2025 22:53
Qualificazioni mondiali, Italia-Israele 3-0, gli Azzurri si assicurano un posto ai play off
14 Oct 2025 20:54
Qualificazioni mondiali, in campo Italia-Israele
14 Oct 2025 20:33
Medio Oriente, Israele vuole tutti i corpi dei rapiti e chiude Rafah
14 Oct 2025 20:13
Francia: la mossa di Lecornu, sospesa la riforma delle pensioni
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Più Uva, meno Iva
“Tagliamo l’IVA, non la cultura”. Il ristoratore Roberto Astuni lancia un manifesto e una proposta al Governo per azzerare o ridurre significativamente l’IVA sul vino servito nei ristoranti “per rilanciare il vino italiano nella ristorazione”
Pubblicato il 14-07-2025
Visto 7.342 volte
“Tagliamo l’IVA, non la cultura”.
Si intitola così una nuova iniziativa che viene lanciata dal noto ristoratore e albergatore bassanese Roberto Astuni.
“Si tratta di una proposta concreta al Governo promossa per il rilancio del consumo responsabile di vino nei ristoranti italiani, attraverso la richiesta di una forte riduzione o azzeramento dell’IVA applicata al cliente finale”, spiega il promotore in merito a quello che lui stesso definisce “un manifesto per rilanciare il vino italiano nella ristorazione”.

Roberto Astuni (archivio Bassanonet)
“Il settore vinicolo italiano si trova oggi stretto tra due fuochi: da un lato le tensioni internazionali e i dazi, in particolare quelli imposti dagli Stati Uniti, che mettono a rischio l’export; dall’altro, un mercato interno sempre più fragile, dove il consumo di vino nei ristoranti continua a diminuire - continua Astuni -. A pesare su questa tendenza non sono solo i cambiamenti nei consumi, ma anche il carico fiscale che grava direttamente sul cliente: oggi, il vino (all’acquisto) è soggetto a un’IVA del 22%, come se fosse un bene di lusso.”
Da qui il lancio di “un appello chiaro e concreto”:
“Azzerare o ridurre significativamente l’IVA sul vino servito nei ristoranti, oggi al 10%, almeno durante un periodo di transizione, per favorire un consumo più accessibile, consapevole e sostenibile.”
L’iniziativa è accompagnata da un manifesto che invita istituzioni, produttori, ristoratori e cittadini ad un’azione condivisa e responsabile.
“Il vino italiano non è un bene superfluo. È parte integrante della nostra cultura gastronomica, produttiva e sociale - aggiunge il promotore -. Eppure oggi viene trattato fiscalmente come un lusso. Questo non è più sostenibile, né per i produttori né per chi lavora per valorizzarlo ogni giorno nei ristoranti italiani.”
Una riduzione o azzeramento dell’IVA finale sul vino produrrebbe “prezzi più accessibili per i clienti al tavolo, con un conseguente incentivo al consumo responsabile”. Ma garantirebbe anche “sostegno ai produttori vinicoli italiani, colpiti dalle flessioni dell’export” e “un rilancio per il comparto della ristorazione, uno dei più penalizzati negli ultimi anni”.
Astuni ha gettato quindi il sasso nella botte e, afferma, “i ristoratori che aderiscono all’iniziativa si dichiarano pronti a fare la propria parte”.
Nel senso che “se il Governo interverrà sull’IVA applicata al vino servito nei locali, loro si impegneranno a ridurre proporzionalmente i prezzi al, rinunciando anche a parte della marginalità” nel segno di “un gesto concreto e simbolico, per riportare il vino al centro della tavola, non solo come bevanda, ma come cultura”.
“Tagliamo l’IVA, non la cultura” non è quindi uno slogan ma, come evidenzia il ristoratore bassanese, “una proposta concreta per difendere l’intera filiera che è identità, lavoro e futuro”.
L’appello è anche un invito all’unità: “produttori, ristoratori, enoteche, sommelier, consorzi e cittadini possono e devono fare rete”. In molti Paesi europei l’IVA sul consumo nei locali è già ridotta rispetto all’Italia.
IL MANIFESTO
Di seguito il testo del manifesto “Tagliamo l’IVA, non la cultura”:
IL VINO È CULTURA, NON UN LUSSO: UN MANIFESTO PER AZZERARE L’IVA SUL VINO NEI RISTORANTI ITALIANI
Siamo ristoratori. Da Nord a Sud, ogni giorno valorizziamo la cucina italiana portandola in tavola con passione, rispetto e cura. E ogni giorno, insieme ai piatti, proponiamo il vino italiano, che è parte integrante della nostra identità culturale e produttiva.
Ma oggi, in un contesto economico difficile, segnato da dazi internazionali, calo dei consumi e nuove abitudini, anche il vino rischia di diventare un lusso. E questo, per l’Italia, è un paradosso.
Per questo chiediamo al Governo di azzerare o almeno ridurre fortemente l’IVA applicata al vino servito nei ristoranti, perché oggi, con l’attuale aliquota del 22%, il vino viene trattato come un bene superfluo.
Noi ristoratori, da parte nostra, ci impegniamo a ridurre il prezzo del vino al tavolo in proporzione alla riduzione dell’imposta, rinunciando anche a parte del nostro margine.
Questa è un'azione concreta, che può:
• aiutare i produttori italiani a compensare le perdite sui mercati esteri;
• sostenere la ristorazione, uno dei settori più penalizzati degli ultimi anni;
• valorizzare la cultura del vino e della convivialità, pilastri della nostra identità.
Chiediamo serietà, visione e coraggio. Perché il vino italiano non è un lusso: è un patrimonio.
Il 15 ottobre
- 15-10-2024La Banda Tassotti
- 15-10-2024Il Gabinetto occupato
- 15-10-2024Conti separati
- 15-10-2023Cirino acceso
- 15-10-2023L’altra metà del palco
- 15-10-2022Alice in Canovaland
- 15-10-2022Canova in Buona Parte
- 15-10-2020Quando la misura è colma
- 15-10-2020La collina dei topi
- 15-10-2019Generazione SPRAY
- 15-10-2016Partenza a razzo
- 15-10-2015A loro insaputa
- 15-10-2015Missili Patriot
- 15-10-2014Bassano, tavola rotonda “+cibo -spreco”
- 15-10-2014Ponte Vagabondo
- 15-10-2014Ebola: “Pronto Soccorso e 118 preallertati”
- 15-10-2013The Final Countdown
- 15-10-2013Ladri ancora in azione: rubati monili e 200 litri di gasolio
- 15-10-2011Donazzan: "Draghi si vergogni"
- 15-10-2011Gli indignati di Bassano
- 15-10-2011Gran parata per il centro socio-sanitario
- 15-10-2010La Pedemontana? Sarà “verde”
- 15-10-2010“Cercasi Robin Hood disperatamente!!!”