Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 15-07-2023
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L’ho già scritto più volte e lo ripeto anche oggi: il bello di questo mio mestieraccio è che ogni giorno si impara qualcosa.
E anche questa volta ho imparato una cosa che, nonostante le mie pluriennali frequentazioni bassanesi, non conoscevo.
E cioè che tra i capolavori conservati dal Museo Civico di Bassano del Grappa c’è anche un dipinto nientemeno che del Perugino.
Bassano, Museo Civico, Perugino e bottega: 'Deposizione di Cristo dalla Croce', 1511 ca. (particolare)
Sì, proprio lui: messer Pietro Vannucci da Città della Pieve, detto il Perugino o il divin pittore, uno dei tanti big della storia dell’arte italiana, il più grande rappresentante della pittura umbra del XV secolo, nonché maestro di un certo Raffaello.
Il dipinto in questione è la Deposizione di Cristo dalla Croce, attribuito per l’appunto al Perugino e alla sua bottega.
Nella foto pubblicata sopra ne potete godere una visione parziale, dovuta al formato orizzontale delle immagini principali del nostro portale.
Nella foto pubblicata in calce a questo articolo, nello spazio della photogallery, potete invece ammirarlo nella sua interezza.
Quest’anno ricorre il cinquecentenario dalla morte del Perugino, avvenuta a Fontignano, oggi frazione del Comune di Perugia, nel febbraio del 1523, causa peste, a 75 anni di età.
E la sua città natale celebra il suo figlio più illustre, protagonista assoluto del Rinascimento italiano, con la mostra “…al battesimo fu chiamato Pietro. Il Perugino a Città della Pieve”, inaugurata lo scorso 2 luglio e aperta al pubblico fino al 30 settembre nelle tre sedi di Palazzo della Corgna, del Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi e dell’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi a Città della Pieve.
Un percorso espositivo nel quale le opere “in situ” del Vannucci sono esposte in dialogo con altri capolavori del maestro e di altri illustri pittori rinascimentali come Pinturicchio, Ghirlandaio, Cosimo Rosselli e i loro collaboratori, fiorentini e umbri.
La mostra, a cura di Vittoria Garibaldi, Francesco Federico Mancini, Nicoletta Baldini e con l’intervento del già direttore delle Gallerie degli Uffizi Antonio Natali, include dunque anche la Deposizione del Perugino e bottega che dal 1876 è uno dei protagonisti - per quanto meno noto al cosiddetto grande pubblico, soprattutto in rapporto alla grandezza del suo autore - della sorprendente collezione dei Musei Civici di Bassano del Grappa.
Dal punto di vista compositivo, il soggetto della tela deriva da una “Deposizione” iniziata dall’artista Filippino Lippi per l’altare maggiore della chiesa della Santissima Annunziata di Firenze e terminata da Perugino tra il 1505 e il 1507.
Il soggetto fu in seguito trattato da Perugino in un prototipo ora perduto, di cui esistono varie versioni pittoriche realizzate da artisti diversi e da lui replicato nel 1517 con un affresco all’interno della chiesa di Santa Maria dei Servi, una delle sedi della mostra, danneggiato nel corso del diciassettesimo secolo.
La tela dei Musei Civici bassanesi, datata al 1511 circa, è quindi l’unico documento pittorico noto, raffigurante tale “Deposizione”, e si pone dunque come testimonianza fondamentale del rapporto tra l’affresco e il prototipo perduto.
La mostra rappresenta pertanto l’occasione di vedere per la prima volta l’opera del Museo di Bassano a confronto con l’affresco dal medesimo soggetto, nell’ex chiesa di Santa Maria dei Servi ed ora sede del Museo Civico Diocesano.
“La collezione dei Musei civici di Bassano del Grappa - dichiara il sindaco Elena Pavan - comprende opere di altissimo valore e avere la possibilità di condividerle in occasione di mostre di elevato spessore culturale, in Italia o nel mondo, è pienamente in linea con la volontà dell’amministrazione di diffondere la conoscenza dell’arte e, in questo caso, del nostro patrimonio.”
“Quando Città della Pieve, che celebra con una importante esposizione i 500 anni dalla morte del Perugino, ha richiesto in prestito la Deposizione di Cristo dalla Croce - aggiunge il primo cittadino -, abbiamo concesso l'opera e siamo orgogliosi che un pubblico appassionato abbia la possibilità di ammirarla nell’ambito di un progetto che la città natale dedica al grande artista.”
È così, la città di Bassano contribuisce alle celebrazioni per i 500 anni dalla morte del maestro del Rinascimento.
Lo fa con orgoglio, come sottolineato dal sindaco, e con sincero affetto.
Baci, Perugino.