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Alessandro Tich
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Tiramisù
Approvato dalla Soprintendenza il progetto definitivo dell’impianto di trasporto meccanico per i pedoni tra Prato Santa Caterina e viale dei Martiri. L’assessore Zonta: “Si passa alla progettazione esecutiva, a primavera l’inizio dei lavori”
Pubblicato il 16-08-2022
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Lo confesso: il titolo è simpatico, ma non è originale.
Esiste infatti già un impianto di risalita per i pedoni tramite funicolare - con due ascensori inclinati e due scale mobili e con funzione “va e vieni” - che si chiama “Tiramisù”.
Si trova ad Osimo, in provincia di Ancona, e collega il maxi parcheggio ubicato a sud della città marchigiana con il centro storico.
Il vecchio foto-inserimento dell’idea progettuale dell’impianto di trasporto meccanico. La stazione coperta ‘a monte’ di viale dei Martiri non ci sarà più, sostituita da una balconata (archivio Bassanonet)
Ma è un nome troppo bello per non essere applicato almeno una volta anche al progetto dell’ascensore inclinato de noialtri: il sistema di trasporto meccanico tra Prato Santa Caterina, all’imbocco della scalinata Gerhard Ott, e viale dei Martiri, in corrispondenza del Teatro Astra.
La notizia di oggi è che il progetto definitivo dell’impianto, redatto dall’arch. Felics Zanata dello studio associato Zanata Group di Bassano per conto dell’amministrazione comunale, ha ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza.
Il semaforo verde arrivato da Verona è stato protocollato in Comune venerdì scorso ed è giunto senza prescrizioni: l’idea progettuale, cioè, va bene così com’è.
A dire il vero il progettista ha “anticipato” la Soprintendenza in quella che poteva essere una prevedibile osservazione. Mi riferisco alla stazione di partenza e di arrivo delle cabine “a monte” e cioè nel monumentale viale dei Martiri, che nel progetto originario era dotata di pareti di vetro e di una copertura “ad elle” in acciaio corten o materiale simile.
L’idea progettuale è stata abbandonata e sostituita con una meno visibile balconata ovvero con un prolungamento sopra la scarpata del marciapiede, dotato delle opportune protezioni per le persone che salgono e che scendono dalle cabine di vetro.
“La copertura della stazione a monte non c’è più - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Zonta - perché la Soprintendenza non vuole elementi stabili sulla parte alta dell’impianto e cioè su viale dei Martiri.” “Le stesse cabine - prosegue l’assessore - una volta arrivate in alto possono ritornare subito giù in Prato negli orari in cui l’impianto è meno utilizzato, così da non rimanere ferme sul viale, secondo una programmazione effettuabile da remoto.”
Ora che la Soprintendenza ha dato il suo assenso, per il saliscendi comunale di Bassano la strada è in discesa. 600mila euro di quadro economico e prossimi passaggi già definiti.
Come anticipa sempre l’assessore ai Lavori Pubblici, si passa adesso alla progettazione esecutiva che si rifarà all’ultima versione della proposta progettuale e la cui conclusione è prevista entro la fine di ottobre. Dopodiché si andrà in gara per l’affidamento dei lavori che, secondo il Zonta-cronometro, inizieranno nella prossima primavera.
E così, Bassano del Grappa avrà il suo bell’impianto per compiere le discese ardite e le risalite nel punto più panoramico della città: due cabine di vetro, autonome l’una dall’altra e ciascuna della portata fino ad 8 persone, che salgono e scendono su una doppia monorotaia, con possibilità fino ad 81 cicli all’ora e tempo di percorrenza tra Prato e viale o viceversa di circa un minuto e mezzo.
È il Tiramisù alla bassanese: la nuova specialità della premiata trattoria Pavan.
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