Ultimora
15 Jun 2025 12:43
Aymane morto a 16 anni, 'esempio di coraggio e umanità'
14 Jun 2025 18:31
Grande frana sulla Croda Marcora, tra San Vito e Cortina
14 Jun 2025 17:38
Il padre di Chantal, 'sono stati anni durissimi'
14 Jun 2025 17:33
Il padre di Chantal: "Sono stati anni durissimi"
14 Jun 2025 17:14
Ragazzo rischia di annegare a Jesolo, salvato dai bagnini
14 Jun 2025 16:11
A Caracalla la prima di Allevi di MM22
15 Jun 2025 13:37
Mediobanca, rinvio dell'assemblea al 25 settembre
15 Jun 2025 13:32
Lunedì scade la prima rata Imu, pagamenti per 11 miliardi
15 Jun 2025 13:27
Ita, sospesi i voli Roma-Tel Aviv fino al 31 luglio
15 Jun 2025 13:13
Domenica con forti temporali al Nord e caldo al Sud
15 Jun 2025 13:03
++ Idf, colpito il quartier generale nucleare dell'Iran ++
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Vaya con Zaia
All’inaugurazione della nuova “sala ibrida” al San Bassiano, Zaia parla di Covid: “Paura dei vaccini comprensibile, ma non passi l’idea che l’81% dei veneti sono idioti perché si sono vaccinati”
Pubblicato il 27-09-2021
Visto 8.107 volte
Vaya con Dios? Di più: Vaya con Zaia. Il governatore più amato d’Italia dedica un intero pomeriggio al territorio bassanese per interpretare il ruolo di guest star in due distinti momenti istituzionali, entrambi affollati da uno stuolo in mascherina di politici, sindaci e autorità di ogni tipo.
Il primo si tiene all’Ospedale San Bassiano, ed è l’argomento di questo articolo.
Il secondo si svolge invece a Rossano Veneto, per la posa della prima pietra della nuova Piazza Duomo e per la conseguente beatificazione politica del sindaco Morena Martini.

Zaia con altre autorità nella sala operatoria ibrida appena inaugurata
Ma, come dice il saggio, andiamo con ordine. All’Ospedale di Bassano del Grappa va in scena l’inaugurazione della nuova sala ibrida con elettroangiografo robotizzato: un concentrato di alta tecnologia ospedaliera reso possibile grazie a un investimento di oltre 1 milione e mezzo di euro, metà dei quali attinti da una generosa donazione dell’associazione E.L.I.O.S. onlus, presieduta dall’imprenditore Livio Serradura, e l’altra metà finanziata direttamente dalla Regione Veneto.
Si tratta di una sala “ibrida” perché combina le caratteristiche tipiche di una sala operatoria con quelle di una sala angiografica, dedicata cioè all’esame radiologico dei vasi sanguigni, nella quale diventa così possibile unire le due metodiche secondo gli standard più avanzati di intervento. Come poi spiegheranno in collegamento video dalla sala stessa i tre referenti medici della struttura (il dott. Calogero Cicero, primario di Radiologia; il dott. Diego Cognolato, primario di Chirurgia Vascolare e il dott. Marco Baiocchi, primario di Anestesia e Rianimazione), nella nuova sala potranno essere svolte procedure che prima avvenivano in parte in sala operatoria e in parte in Radiologia, ampliando ulteriormente l’utilizzo delle metodiche mininvasive sia a livello di intervento che di anestesia.
Il fiore all’occhiello della nuova dotazione del San Bassiano è l’elettroangiografo digitale robotizzato: un’apparecchiatura all’avanguardia, donata da E.L.I.O.S.onlus per un valore di quasi 800mila euro. L’angiografo è uno strumento che consente di visualizzare i vasi sanguigni del corpo, a scopo sia diagnostico che interventistico.
La sala è dotata di un lettino inclinabile e rotabile che si muove in maniera sinergica col robot. “Siamo entrati in un nuovo millennio di attività in ambito vascolare ed oncologico - afferma il dott. Cicero -. La sala ci permette di introdurre tecniche in maniera molto precisa e molto sicura in ambito operatorio.” Per il dott. Cognolato la nuova struttura presenta “opportunità enormi per la chirurgia vascolare, in un campo estremamente innovativo”, mentre il dott. Baiocchi sottolinea “la mininvasività chirurgica che si riflette anche sull’anestesia, con una dimissione più rapida del paziente dalla sala e dal reparto che viene incontro all’abbattimento delle liste di attesa”.
La cerimonia di inaugurazione si svolge all’aperto, nell’area coperta circostante il bar dell’Ospedale. Per accedervi, viene comunque richiesta l’esibizione del Green Pass.
“Bassano ha una grande tradizione in tecnologia - afferma nel suo discorso il direttore generale dell’Ulss 7 Carlo Bramezza -. Oggi portiamo a termine un’operazione iniziata dalla precedente direzione, grazie al lavoro di tutti. Un milione e mezzo di investimento, per metà donato dall’associazione E.L.I.O.S. e per metà della Regione Veneto, che dimostra l’ottimo rapporto tra sanità pubblica e imprenditoria privata.”
Il sindaco di Bassano Elena Pavan, nella sua veste di presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Ulss n.7, parla di “fiducia”. “In questa giornata speciale - afferma -rimane la fiducia nel mondo della scienza e della medicina, dopo tante voci e tante “letture diverse” che mettono in dubbio la fiducia nel futuro e nel progresso e la fiducia nel sistema sanitario regionale.”
Prima di salire al secondo piano del San Bassiano per tagliare il nastro della nuova struttura e per concedersi alla solita selva di microfoni per le interviste di rito, Zaia prende la parola sul palco per quello che è - ovviamente - l’intervento più atteso.
“Oggi - esordisce - inauguriamo una sala operatoria ibrida che ci permette di curare meglio i cittadini. Questa è la sintesi.” “Questo Ospedale - continua il governatore- in passato poteva essere rappresentato come un “cadavere eccellente”. La prima sfida nel 2010 è stata quella di non chiudere gli ospedali, la seconda è stata quella di far capire che un ospedale come lo pensiamo noi non ha futuro. Non servono più letti, ma tecnologia, professionisti, casistica, deospedalizzazione. Meno si trattiene il paziente in ospedale, più efficienti siamo.”
Poi il discorso del presidente vira sul tema di sempre: “Il bilancio della sanità veneta è di 9 miliardi e 640 milioni all’anno, ma siamo finiti sotto un rullo compressore che si chiama Covid. Abbiamo 500mila prestazioni in arretrato da fare per pazienti non-Covid: pazienti oncologici, anziani candidati a protesi per deambulare, screening.”
“Nelle ultime 24 ore - prosegue Zaia - i positivi Covid nel Veneto sono 131. Ne abbiamo avuti in passato anche fino a 7000 al giorno. Abbiamo attualmente 303 persone in Terapia Intensiva e l’80% non è vaccinato.” “Io non colpevolizzo le motivazioni di chi non vuole vaccinarsi - continua -. La paura è un sentimento comprensibile, ma non trasformiamola per far passare l’idea che l’81% dei veneti sono idioti perché si sono vaccinati.” “Gli effetti della campagna vaccinale si vedono - incalza il governatore -. C’è la ripresa dell’economia ed è iniziata la “vera” fase 2, quella della convivenza con il virus, che diventa endemico e noi lo liquideremo come la nostra “nuova influenza”.”
E non può mancare, nel discorso di Zaia, il momento demagogico. E cioè quando ricorda il mese di marzo 2020, quando i medici, gli infermieri e il personale di assistenza prestavano cura ai primi pazienti di Covid “senza sapere ancora cosa rischiavano” mentre la gente “stava sui terrazzini”. “Oggi invece - conclude - i terrazzini xe vodi.” Forse il governatore dimentica che in quel momento noi stavamo sui terrazzini non perché lo volevamo, ma perché ne eravamo costretti.
Il 15 giugno
- 15-06-2024Demagonia
- 15-06-2023Campi di battaglia
- 15-06-2022Manu in alto
- 15-06-2022Un Astra fa
- 15-06-2022Notte di fuoco
- 15-06-2021Territori nell’ombra
- 15-06-2021Teatro Astra, cede il tetto
- 15-06-2020Cambio di direzione
- 15-06-2019Rapulzel
- 15-06-2019Minority Report
- 15-06-2018SOAp Opera
- 15-06-2018La questione in ballo
- 15-06-2018L'Imprevisto
- 15-06-2018E luce fu
- 15-06-2018Il messaggio dell'ex
- 15-06-2017Il Caffè shakerato
- 15-06-2017Patto Cinico
- 15-06-2017Pericolo di estinzione
- 15-06-2017Maria che risposta
- 15-06-2015Piazza degli Eroi
- 15-06-2013“Ma sio fora la sacralità non si trafora”
- 15-06-2013Non ci siamo proprio
- 15-06-2013No Slot
- 15-06-2012In giro per Bassano…un trattore senza targa
- 15-06-2011Bye-bye, gelso bianco
- 15-06-2011La piccola Ester uccisa da un meningococco
- 15-06-2010Giunta: “Generazione Italia per riavvicinare la gente alla politica”