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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il Teatro della politica
La civica Bassano per Tutti interviene sul caso-Astra ma allarga anche il tiro sulle politiche culturali dell'amministrazione: “Sarebbe ora, dopo due anni, almeno di decidere se scegliere di optare per qualcosa”
Pubblicato il 17-06-2021
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Il crollo parziale del tetto del Teatro Astra è stata una dolorosa fitta al cuore della città di Bassano. Ma ha avuto anche un controeffetto positivo: il risveglio generale dell'interesse per i destini dello storico edificio che il prolungarsi della trattativa - in realtà mai seriamente avviata - tra proprietà privata e amministrazione Pavan per la sua acquisizione da parte del Comune aveva mestamente relegato al dimenticatoio, obnubilati come siamo anche dalla retorica celebrativa, vero leitmotiv del 2021 bassanese, per la restituzione del Ponte alla città. Adesso, improvvisamente, ci siamo nuovamente accorti dell'esistenza dell'ex Teatro Sociale, chiuso dal 2009 e prigioniero di sé stesso: quasi un ostaggio per la cui liberazione le trattative - fino all'altro ieri - erano a un punto morto.
Inevitabilmente, in mancanza anche di altri argomenti degni di nota proposti o ispirati dall'amministrazione Pavan, il caso-Astra è diventato d’emblée la questione centrale della politica cittadina. Ieri abbiamo dato notizia dell'interrogazione urgente sull'argomento protocollata dalle minoranze per il prossimo consiglio comunale.
Oggi invece è il turno di un comunicato stampa trasmesso alle redazioni dalla civica di opposizione Bassano per Tutti, che tuttavia prende spunto dal futuro ancora incerto del Teatro per allargare il tiro sulle politiche comunali in materia di cultura, come dal testo che segue:
Foto Alessandro Tich
COMUNICATO
Anche noi siamo amareggiati - insieme a gran parte di Bassano - dal crollo del tetto del Teatro Astra, che agli occhi di tante e tanti è un simbolo ancora vivo nella memoria cittadina, come si è ben visto nella scorsa campagna elettorale.
Nell'attesa che chi di dovere determini le eventuali responsabilità pubbliche o private dell'accaduto, non possiamo ignorare che in due anni questa Amministrazione non ha fatto nulla per la faccenda del teatro comunale, cosa che molto probabilmente - non fosse stato per questo cedimento - avrebbe continuato a fare.
Partendo da ciò vogliamo chiedere alla Signora Sindaca e all'Assessora Cabion quale sia - dopo due anni - il progetto per la cultura bassanese:
- per il teatro comunale: che idee ci sono ammesso che ci siano, qual è lo stato delle trattative in corso? Volete renderne partecipe la città o annuncerete tutto a cose fatte?
- per il Museo: volete continuare a fare soltanto mostre di piccolo respiro per gli anniversari? Nel 2022 e nel 2023 cosa ci sarà? Ricordiamo che - se non fosse stato per alcune lodevoli iniziative private - i risultati delle celebrazioni di Marinali, di Dante e di Canova sarebbero stati molto deludenti.
- per la cultura in generale: cosa volete fare? Non potete più limitarvi a prendere quello che fanno privati e associazioni e mescolarlo male per far numero e nascondere le vostre mancanze. Qual è il vostro obiettivo? È la cultura per la Città o il turismo? Ed è turismo Europeo o locale? E per quanto riguarda i giovani artisti del bassanese, li supportate da vivi o aspettate che invecchino? E la casa della musica?
Sarebbe ora, dopo due anni, almeno di decidere se scegliere di optare per qualcosa.
Chiediamo quindi di rispondere precisamente e pubblicamente, e non in maniera vaga e per mezze verità, come da due anni succede spesso.
Se non avete idee (e allo stato attuale molte persone iniziano a pensarlo) noi ne abbiamo: se chiederete, noi aiuteremo volentieri, perché se ne sente il bisogno.
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