Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Via col Momento

Le minoranze chiedono coerenza al sindaco Nicola Finco. “Ha dichiarato che sarà il sindaco di tutti, la prova sarà l’elezione del presidente del consiglio comunale”. Zen: “In questa scelta si misurerà la capacità di leadership di Finco”

Pubblicato il 09-07-2024
Visto 11.578 volte

La Bulgaria è lontana anni luce da Bassano del Grappa.
Ne fa fede la nuova maggioranza del sindaco Nicola Finco, che è tutto fuorché bulgara.
E poiché notoriamente la matematica non è un’opinione, a tale riguardo parlano i numeri, diffusi nella prima conferenza stampa della nuova legislatura comunale convocata dalle minoranze nella sede di Bassano per Tutti in via Marinali, alla vigilia del primo consiglio comunale in programma domani.

La conferenza stampa delle minoranze (foto Alessandro Tich)

Con un calcolo complessivo, che qui vi risparmio perché vi voglio bene, che tiene conto di diversi parametri (i numeri degli aventi diritto al voto, votanti al primo turno, astenuti al primo turno, votanti al ballottaggio, astenuti al ballottaggio) viene fuori che Nicola Finco è stato eletto con una rappresentanza reale del 13,56% al primo turno e del 22,45% al secondo turno rispetto all’intero corpo elettorale bassanese.
Un limitato margine di differenza rispetto al suo competitor Roberto Campagnolo, la cui rappresentanza reale sui 38.581 cittadini bassanesi aventi diritto al voto è stata del 15,36% al primo turno e del 21,09% al ballottaggio.
Ben altra cosa era successa cinque anni fa, con la vittoria secca al primo turno di Elena Pavan grazie a un quasi 40% (38,30% per l’esattezza) di rappresentanza rispetto alla base elettorale bassanese complessiva.
È da questi dati che partono le considerazioni delle opposizioni in vista proprio del consiglio comunale di domani.

Roberto Campagnolo ricorda le prime parole dichiarate alla stampa da Finco, terminato lo spoglio delle schede per il ballottaggio, che qui ripropongo avendole anche registrate:
“Sarò il sindaco di tutti, di quelli che mi hanno votato, ma anche e soprattutto di quelli che non sono andati a votare e di quelli che hanno votato dall’altra parte.”
Per le minoranze, la prova del nove della volontà del sindaco di tener fede con la propria maggioranza a questo suo proposito, a fronte anche della sua rappresentanza elettorale reale, avverrà già domani con l’elezione del nuovo presidente del consiglio comunale.
“L’elezione del presidente del consiglio comunale prevede al primo turno una maggioranza qualificata dei due terzi dei consiglieri - rileva Campagnolo -. È fondamentale che ci sia il coinvolgimento delle minoranze per arrivare alla proposta di un nome condiviso. Proposta condivisa che c’è stata cinque anni fa, quando i rapporti di forza erano molto diversi. Maggioranza e opposizione avevano raggiunto l’accordo per votare Stefano Facchin unanimemente e al primo turno.”
Ancora Campagnolo rivela di aver chiamato sabato sera il sindaco Finco per intavolare un accordo sul nome da votare e quest’ultimo gli aveva assicurato che si sarebbero risentiti.
Ma ad oggi, martedì mattina 9 luglio, il neo primo cittadino non lo ha ricontattato.
“Ci si aspettava che ci fosse coerenza con le sue dichiarazioni subito dopo il voto”, commenta l’ex candidato sindaco della coalizione di centrosinistra.
Ma la circostanza che vi può riferire il vostro umile cronista, in base a notizie ottenute da fonti direttamente informate, è che Finco si trova in realtà tra l’incudine e il Fratello.
Fratelli d’Italia, ovvero una sua fronda interna molto rappresentativa, sta infatti spingendo per avere la presidenza del consiglio comunale, come forma “compensativa” del fatto che FdI abbia un solo esponente in giunta.
E i giochi, sempre secondo quanto appreso dagli ambienti interessati, sarebbero quasi fatti.

“Noi siamo stati propositivi fin dall’inizio - dichiara in conferenza stampa la consigliera di è il Momento Giulia Moro -. Proponiamo quindi che la presidenza del consiglio comunale venga affidata alle minoranze perché c’è bisogno di un ampio consenso e di una maggiore rappresentatività. Il nostro intento per il mandato è quello di fare cinque anni di collaborazione, ma con la forza di chi viene ascoltato.”
“Subito dopo la sua elezione, ho detto a Finco che lui rappresenta meno di un quarto degli aventi diritto e gli ho ricordato di essere veramente il sindaco di tutti, per dare valore all’istituzione - afferma il consigliere ed ex candidato sindaco di è il Momento Gianni Zen -. Non è stato eletto infatti solo il sindaco ma anche il consiglio comunale, il quale va valorizzato.”
“La democrazia non prevede una dittatura della maggioranza come pure una dittatura dell’opposizione - sono le parole di Paolo Retinò, consigliere di Bassano per Tutti - Europa Verde -. Il dialogo va esercitato concretamente, la storia d’Italia ci insegna che tante conquiste sono state ottenute anche grazie al lavoro delle minoranze. Siamo pronti a condividere il privilegio di rappresentare chi ci ha votato e chi no, rapportandoci con una maggioranza che ha una rappresentatività non fortissima.”
Retinò auspica che si parta “da un presupposto di rispetto reciproco tra le parti”.
“Mi auguro che il “sindaco di tutti” sappia dare sostanza alle sue parole - prosegue -. Noi svolgeremo il nostro ruolo proponendo e vigilando laddove ci sarà necessità di vigilare.”
“Da parte nostra c’è la volontà di collaborare, ma per collaborare bisogna essere in due”, interviene nuovamente Roberto Campagnolo, ben cosciente del fatto che la maggioranza ha comunque i numeri per eleggere un proprio presidente del consiglio nei turni successivi, quando il quorum per la votazione si riduce.

Ma ecco che quasi al termine della conferenza stampa spunta la dichiarazione del giorno, per voce di Gianni Zen:
“Io credo che in questa scelta si misura la capacità di leadership di Finco.”
“La leadership - continua Zen - è la capacità di alzare lo sguardo e andare oltre gli interessi di parte. E l’elezione del presidente del consiglio comunale, che è una figura di garanzia, deve essere super partes.”
C’è tempo fino a domani per raggiungere un accordo preliminare sul nome del presidente del consiglio comunale, anche se le opposizioni rimarcano che trovare l’eventuale quadra “cinque minuti prima dell’inizio della seduta” non è certamente un esempio di volontà di condivisione da parte della maggioranza rispetto alla controparte di minoranza.
“Domani è un altro giorno”, conclude Gianni Zen in modalità Rossella O’Hara, citando la celeberrima frase finale del film “Via col Momento”.

Più visti

1

Attualità

11-03-2025

Crozza e Delizia

Visto 12.614 volte

2

Politica

10-03-2025

Otto Marcio

Visto 10.739 volte

3

Politica

13-03-2025

Concerto di Verdi

Visto 10.065 volte

4

Attualità

11-03-2025

Ped & Breakfast

Visto 9.972 volte

5

Attualità

13-03-2025

Scónti drio al muro

Visto 9.298 volte

6

Attualità

12-03-2025

La Contea di Hazzard

Visto 9.140 volte

7

Attualità

13-03-2025

Aggiungi al carrello

Visto 9.085 volte

8

Politica

10-03-2025

Macchiavelli

Visto 8.978 volte

9

Politica

14-03-2025

Usi e Costumi

Visto 7.326 volte

10

Attualità

14-03-2025

Spari dall’Alto

Visto 6.592 volte

1

Politica

06-03-2025

Fucile a canne Mozze

Visto 16.681 volte

2

Attualità

22-02-2025

Le mani in pasta

Visto 14.454 volte

3

Attualità

11-03-2025

Crozza e Delizia

Visto 12.614 volte

4

Politica

03-03-2025

Il mio nome è coerenza

Visto 12.133 volte

5

Attualità

24-02-2025

Birra Morelli

Visto 11.684 volte

6

Attualità

19-02-2025

Di tutto un Pop

Visto 11.441 volte

7

Attualità

04-03-2025

Bramezzasweek

Visto 11.178 volte

8

Attualità

03-03-2025

Nota sul registro

Visto 11.151 volte

9

Attualità

17-02-2025

Il NaBucco

Visto 11.080 volte

10

Politica

03-03-2025

Pove a dirotto

Visto 10.890 volte