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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Qui Madonnina
I numeri ufficiali e la reale situazione in corso alla Casa di riposo Madonnina a causa del coronavirus: una videocomunicazione del direttore della struttura Giuseppe Cheso
Pubblicato il 21-03-2020
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Un videomessaggio trasmesso agli organi di informazione “al fine di fare chiarezza sull’emergenza sanitaria da coronavirus che ha recentemente interessato anche la nostra struttura e di comunicare alla comunità bassanese l’attuale situazione interna”.
Dopo le notizie accavallatesi in questi giorni, la Casa di riposo Madonnina di Bassano del Grappa affida a una videocomunicazione del direttore della struttura Giuseppe Cheso la “fotografia” della reale situazione in corso “anche e soprattutto in considerazione - come spiega una nota di accompagnamento - delle varie richieste di aggiornamento pervenuteci dalle istituzioni e dalle famiglie dei nostri ospiti”.
Riportiamo di seguito il testo integrale della comunicazione del direttore Cheso:

Un fermo immagine della videocomunicazione del direttore Giuseppe Cheso
COMUNICAZIONE DEL DIRETTORE DELLA CASA DI RIPOSO MADONNINA
DOTT. GIUSEPPE CHESO:
“A seguito della attuale emergenza sanitaria in atto, dei fatti e delle notizie di questi giorni che hanno riguardato la nostra struttura e delle precedenti comunicazioni inoltrate agli organi di stampa ed alle famiglie dei nostri ospiti, quale direttore della Casa di Riposo Madonnina di Bassano del Grappa desidero fornire un quadro della situazione aggiornato ed evitare, per quanto possibile, il diffondersi di notizie fuorvianti. Come noto, a seguito della rilevata positività al coronavirus di due nostri ospiti, dei quali avevamo chiesto il ricovero in ospedale la settimana scorsa, con l’assistenza dell’Ulss, la nostra struttura è stata immediatamente messa in sicurezza secondo i protocolli di legge, con l’isolamento totale per 48 ore e con l’effettuazione di tamponi di controllo a tutto il personale.
I dipendenti risultati positivi al coronavirus sono stati immediatamente dispensati dalle loro mansioni, a tutela dei nostri ospiti e dello stesso personale, mentre quelli rimasti in forza vengono costantemente sottoposti a tampone da parte dell’Ulss, che tiene direttamente monitorato il loro stato di salute e le procedure di prevenzione poste in essere.
A loro volta, gli ospiti risultati positivi sono stati immediatamente messi in isolamento in struttura, con modalità e procedure sempre concordate con l’Ulss, e i loro famigliari prontamente informati. A tale riguardo, tengo particolarmente a sottolineare, per rispondere all’apprensione mostrataci in questi giorni da alcuni famigliari, che la decisione se sottoporre o meno un ospite a tampone spetta esclusivamente all’Ulss, che decide caso per caso e secondo la propria discrezionalità. Lo stesso dicasi per i ricoveri in ospedale che vengono da noi prontamente richiesti. Ribadisco ancora una volta, quindi, che purtroppo le Case di riposo non hanno alcun potere sull’effettuazione dei tamponi.
In ogni caso, tutti coloro che presentano sintomatologia febbrile vengono costantemente visitati dal medico presente in struttura ed i loro famigliari informati dallo stesso. Abbiamo particolare attenzione al monitoraggio dei parametri vitali (saturazione di ossigeno, temperatura, pressione e frequenza cardiaca) e in caso di variazione delle condizioni cliniche viene subito effettuata una nuova verifica dal medico interno e nei casi dallo stesso ritenuti necessari immediatamente richiesto l’intervento del Pronto Soccorso per ogni decisione in merito all’iter terapeutico da seguire.
Fino ad oggi questi sono i risultati dei tamponi eseguiti: per quanto riguarda il personale dipendente, o comunque presente in struttura, 108 tamponi eseguiti sui dipendenti della struttura, 2 tamponi eseguiti sui medici. I risultati sono i seguenti: 2 medici positivi, subito sostituiti da altro medico attualmente in servizio, 36 dipendenti positivi, dei quali 28 operatori, 3 ausiliari, 2 infermieri, 1 fisioterapista e 1 centralinista. Per quanto riguarda gli ospiti, sono stati eseguiti 13 tamponi, dei quali 5 in ricovero ospedaliero. 1 è risultato negativo, 1 è in attesa dell’esito, gli altri sono risultati positivi. 3 di questi sono purtroppo deceduti.
Ciò ha indubbiamente comportato una situazione di stress organizzativo, come credo sia facile comprendere. Ma anche e soprattutto grazie allo straordinario impegno e al grande senso di responsabilità del personale che è rimasto in forza stiamo garantendo l’ordinaria cura e gestione di tutti i nostri ospiti.
Stiamo inoltre facendo tutto il possibile per garantire una costante comunicazione tra gli ospiti ed i relativi famigliari, organizzando chiamate e videochiamate tra gli stessi, nei limiti del possibile. Stiamo nel contempo facendo del nostro meglio per tenere gli stessi famigliari informati di ogni fatto o situazione rilevante in merito allo stato di salute dei propri cari. A tal fine stiamo inviando via email a tutte le famiglie un aggiornamento sulla situazione generale, con cadenza ove possibile giornaliera o al massimo ogni due giorni.
Purtroppo l’attuale carico di lavoro, dovuto principalmente alla forzata riduzione del personale, può avere comportato e comportare qualche ritardo, specialmente se si considera che molto spesso un ospite ha più famigliari desiderosi di comunicare con lui o di essere informati sul suo stato di salute. Ci scusiamo di ciò, ma allo stesso tempo chiediamo a tutti di comprendere quale sia l’attuale situazione generale, chiaramente desumibile dalle crude immagini e notizie che Tv e giornali continuamente divulgano. Situazione che ci impone di essere principalmente concentrati sulla cura e sulla salute dei nostri ospiti.
Concludo ribadendo che siamo perfettamente consapevoli dell’apprensione dei famigliari, ma che al contempo stiamo mettendo in atto tutte le nostre risorse per la migliore cura dei nostri ospiti sotto la costante guida ed assistenza dell’Ulss dal punto di vista sanitario. Purtroppo anche l’Ulss sta vivendo una situazione di stress assolutamente eccezionale, i cui effetti purtroppo si riverberano sull’intera comunità.
Invito i famigliari, gli operatori del settore e tutta la comunità a mantenere nei limiti del possibile la calma, per fare in modo che tutti uniti e con la collaborazione di tutti si riesca ad uscire da questa situazione di emergenza nel migliore dei modi e nel più breve tempo possibile. Dirameremo nei prossimi giorni altri comunicati di aggiornamento sulla situazione della struttura. Grazie per l’attenzione e buona serata.”
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