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Messaggi fraterni
Cultura e polemiche: Giangregorio e Pietrosante (Fratelli d'Italia) intervengono in soccorso dell'Amministrazione Pavan. “Fino ad oggi le proposte culturali offerte al pubblico sono state espressione ingessata dell'ideologia di sinistra”
Pubblicato il 08-09-2019
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Mannaggia, ancora una volta mi tocca scrivere anche di domenica.
Ma in questi giorni la questione del rapporto tra l'Amministrazione Pavan e la Cultura sta montando clamorosamente e proprio oggi è giunto in redazione un comunicato stampa sull'argomento a firma di Nicola Giangregorio e Gianluca Pietrosante, rispettivamente presidente e referente per la politica culturale del circolo di Fratelli d'Italia di Bassano del Grappa. E quando soprattutto Pietrosante interviene, come dice il saggio, bisogna sempre stare all'occhio.
I due esponenti del partito alleato, anche se non presente in maggioranza, della nuova coalizione che governa la città hanno preso in mano la tastiera per replicare al comunicato stampa diffuso ieri dalle minoranze comunali di centrosinistra sempre in tema di Cultura e Operaestate, di cui ci siamo occupati nel nostro precedente articolo “100 di questi giorni”.
Nicola Giangregorio e Gianluca Pietrosante
“Prendiamo atto - afferma Nicola Giangregorio - del comunicato redatto dalle minoranze del consiglio comunale, ritenendo però che fino ad oggi le proposte culturali offerte al pubblico sono state espressione ingessata della ideologia di sinistra. Il leitmotiv unico, l'utilizzo sistematico della cultura come strumento di potere per influenzare le culture e le persone, hanno impoverito e limitato l'ampiezza di argomenti culturali, di visioni culturali.” “La nostra intenzione - aggiunge il responsabile del circolo cittadino di FdI - è quella di rinnovare, di ampliare, di aprire ad altre esperienze e rinforzare le eccellenze attuali. Quindi prima di fare il processo alle intenzioni, lasciate che questa amministrazione faccia il proprio cammino di cambiamento.”
“È alquanto grottesco - dichiara Gianluca Pietrosante - che la sinistra bassanese dia lezione al centrodestra per quanto riguarda le politiche culturali della nostra città, accusando la coalizione e il sindaco Elena Pavan, dopo soli cento giorni, di portare Bassano sull'orlo del disastro culturale.” “Per anni - continua - abbiamo assistito alla messa in pratica di idee politiche relative alla cultura davvero imbarazzanti: mostre senza cognizione di causa e di tempo, che nulla hanno a che vedere con la valorizzazione della storia millenaria della nostra città e dei geni locali (Capa e Valentina, quest'ultima costata quasi 60 mila euro alle casse comunali per rivelarsi un totale flop), idee bizzarre su fantomatiche riproduzioni tecnologiche sui progetti incompiuti del Canova e la “street art” dove sono stati investiti migliaia di euro per disegnare tetri murales, raffiguranti animali angoscianti inneggianti alla violenta ideologia antifascista, senza contare la mancanza di dialogo che la passata amministrazione ebbe con i commercianti, per quanto riguarda le politiche relative al turismo.”
“Fanno davvero sorridere, proprio loro, che rappresentano quella parte politica e culturale che da sette decenni si erge ad essere unica detentrice della cultura, quando non ha fatto altro che distruggerla o mistificarla - continua l'ex presidente dell'associazione culturale Destra Brenta -. Sono in contatto con il sindaco Elena Pavan, con la quale ho collaborato personalmente nella stesura del programma elettorale in materia culturale, e ribadisco che siamo pronti a dare il nostro contributo per la realizzazione di quei grandi eventi volti alla valorizzazione dell'identità locale e dei nostri geni artistici, con la sinergia dei commercianti e dei comuni limitrofi, dato che siamo circondati da città dove patrimonio artistico, storico e culinario la fanno da padrone.” “Bassano - conclude Pietrosante - ha bisogno di aprirsi ai Comuni limitrofi e valorizzare il connubio tra territorio e cultura, per veicolare anche la scelta del turista, necessaria per lo sviluppo economico.”
Fratelli d'Italia, dunque, manda i suoi messaggi fraterni al governo Pavan, attaccato in campo culturale dal lato oscuro della Forza.
In conclusione devo tuttavia dare una triste notizia a Gianluca Pietrosante.
La tanto vituperata “street art” piace anche alla nuova Amministrazione di centrodestra. La giunta comunale ha infatti approvato all'unanimità una delibera che accende il semaforo verde sull'accordo di partenariato per il progetto “Street Art e Cultura in rete”, presentato dall'associazione Urban Center. L'iniziativa prevede di progettare e realizzare un murales sul muro di contenimento di Casa Gerosa in viale De Gasperi, di proprietà della Congregazione delle Suore di Carità. E poiché gli street artist non vivono di Carità, l'artista che sarà prescelto per realizzare l'opera riceverà un compenso a carico del Comune, comprensivo delle spese per i materiali necessari, “sino a un ammontare massimo di 5000 euro”. Per Carità: non saranno i 14.000 euro del progetto complessivo di street art per via Tabacco denominato “RAME Project”, retaggio dell'era Cunico, ma sempre di 10 milioncini delle vecchie lire si tratta, anche se finanziati da Fondazione Cariverona a cui il nuovo progetto sarà presentato. E siccome è un'iniziativa promossa nell'ambito della coalizione alleata, questa volta Pietrosante non potrà metterla al muro.
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