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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Il Comune incassa da Reale Mutua Assicurazioni 1.164.000 euro. Liquidate l'escussione della polizza fideiussoria e la restituzione dell'anticipo a Vardanega. Sindaco e vicesindaco: “Smentite tutte le leggende metropolitane sul Ponte”

Pubblicato il 05-11-2018
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Domanda: che cos'è la realtà? Tranquilli, non ho intenzione di annoiarvi con disquisizioni di filosofia. Anche perché faccio un altro mestiere.
Ma il concetto di “realtà”, ovvero di “realtà delle cose”, emerge più volte nella conferenza stampa che viene convocata d'urgenza in mattinata dal sindaco di Bassano Riccardo Poletto e dal vicesindaco Roberto Campagnolo per comunicare un aggiornamento “molto positivo per la città” a riguardo del cosiddetto Ponte degli Alpini.
E l'aggiornamento è il seguente: oggi il Comune di Bassano del Grappa ha incassato un assegno di 1 milione e 164mila euro emesso dall'agenzia di Treviso della Reale Mutua Assicurazioni, società assicurativa della Nico Vardanega Costruzioni Srl in liquidazione. Si tratta della somma cumulativa del doppio pagamento liquidato dall'assicurazione all'ente comunale. Vale a dire l'escussione dei 453.592,32 euro della polizza fideiussoria di garanzia - imposta dalla recente ordinanza della Seconda Sezione Civile del Tribunale di Vicenza -, che sommati alle spese di lite a carico dell'impresa, per il tramite di Reale Mutua, ammontano a circa 470mila euro e in più la restituzione al Comune dell'anticipo lavori pagato alla Vardanega, che sottratta la cifra riconosciuta alla ditta di Possagno dal verbale di stato di consistenza lavori ammonta a circa 694.000 euro.

Foto di Dario Vanin

“Ci è stato riconosciuto - dichiara Poletto - non solo il pagamento della garanzia della polizza fideiussoria, pari al 10% dell'intero ammontare del contratto d'appalto, oggetto di due sentenze favorevoli alla città, che hanno ricostruito tesi dopo tesi le difficoltà provocate dall'appaltatore, ma è stata accolta anche la nostra richiesta di riottenere l'anticipazione pagata a Vardanega. I soldi sono stati liquidati, sono già in cassa nella tesoreria del Comune.” “La liquidazione dell'assicurazione - prosegue un particolarmente compiaciuto sindaco - dà conferma che aver seguito le norme e la legge ha pagato e che quando si è trattato di rivolgerci a un giudice abbiamo avuto ragione con una sentenza lapidaria.” “Dopo due anni persi prima con le sentenze del Tar e poi con la ditta che ha accumulato gravi ritardi e inadempienze - aggiunge Poletto -, c'è la conferma della bontà del progetto e della bontà dell'operato dell'Amministrazione.”
“Io, anzi noi perché penso di interpretare anche il pensiero del mio vicesindaco - incalza il primo cittadino -, riteniamo che la soddisfazione per questa buona notizia per la città non sia sufficiente. Per i due anni persi e per la necessità di intervenire con dei nuovi lavori di messa in sicurezza, il danno è maggiore di questa cifra ed è un danno di immagine. Per cui stiamo valutando l'ipotesi, già annunciata, di portare avanti una causa per danno di immagine.”
E il concetto di “realtà”? No problem, ci stiamo arrivando.
“Da quando siamo partiti con la progettazione e con la ricerca dei fondi ad oggi - sono le testuali parole del sindaco -, abbiamo avuto parecchie difficoltà, sia per la parte politica che per gli uffici tecnici, provocate da una rappresentazione dalla realtà incoerente o incongruente con la realtà medesima in piazza, sui social e anche su alcune notizie. Le due sentenze e questa liquidazione mettono a posto la lettura della realtà, fatta in una maniera o nell'altra.”
È l'assist perfetto per il vicesindaco Campagnolo, che sulla “rappresentazione della realtà” sulle vicende del Ponte ha già avuto modo di esprimere il suo modo di pensare.
“Siamo di fronte a una certificazione massima, tangibile - esordisce Campagnolo -. Spero sia chiaro da parte vostra cosa questo vuol dire. Questa è la realtà. Tutto il resto è racconto spesso inventato.”
Arriva quindi il momento dei ringraziamenti, come alla consegna degli Oscar.
Il vicesindaco enuncia dapprima la propria gratitudine nei confronti degli avvocati Nicola Creuso, Stefania Lago e Luca Gleria, che hanno rappresentato il Comune nella vertenza. ”Anche su di loro - dichiara - qualcuno aveva eccepito al primo incarico, ritenendolo una spesa di soldi ingiustificata. E invece non solo hanno svolto con competenza il loro lavoro, ma ci hanno aggiunto anche l'elemento della passione.” Ma il ringraziamento top, degno del libro “Cuore”, è quello che il vicesindaco Roberto esprime davanti ai giornalisti per “Riccardo”: “Grazie, Riccardo, per il sostegno che mi hai sempre dato anche di fronte alle leggende metropolitane. Senza di te, non so come avrei fatto.”
Neanche il tempo di asciugarci i fazzoletti, ed ecco che arriva qualche ulteriore notizia fresca in tema di Ponte, sempre per voce del vice.
Riapertura al transito: “Da quando il Ponte è stato chiuso abbiamo avuto un evento eccezionale. In dieci ore sono passati 35 milioni di metri cubi d'acqua, più i solidi. La mitigazione delle dighe a monte, effettuata di concerto col Comune, ha portato a una piena diluita in dieci ore che altrimenti avrebbe avuto un risultato catastrofico per Bassano.”
E ancora: “Dopo il sopralluogo di sabato, anche stamane doveva esserci un sopralluogo dei sub ma la velocità è troppo alta e il sopralluogo è rinviato a domani. Per la velocità della corrente e la torbidità dell'acqua, non ci sono ancora le condizioni per la riapertura del Ponte.”
E quanto ci vorrà ancora per il contratto alla Inco? È la domanda posta da un cronista. Risponde Campagnolo: “Giorni.” Poi aggiunge: “Dico giorni, ma sono un pubblico amministratore e bisogna tener conto dei tempi degli uffici. L'impresa deve ancora consegnarci delle documentazioni, siamo fiduciosi.”
Anche questa, egregi lettori, è la realtà delle cose. Come quella che vi racconterò nel prossimo articolo.

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