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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

La leggenda del pianista sotto il portico

Successo e curiosità in centro a Bassano per i “Pianoforti Decorati”. Sei variopinti pianoforti a disposizione, fino al 27 giugno, di chiunque li voglia suonare. Uno dei pianoforti era destinato al portico di vicolo Bastion. Ed invece...

Pubblicato il 11-06-2016
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Elena Pavan

Se passate in questi giorni in centro storico a Bassano, potreste udire - in qualsiasi momento della giornata - delle note volanti suonate al pianoforte.
Il suono riecheggia in stile honky-tonk, tipo le pianole dei film western.
I turisti si fermano, ascoltano divertiti e scattano foto ai pianisti improvvisati, impegnati sulle tastiere di coloratissimi pianoforti a muro. Davvero una piacevole e originale estemporanea.

Federico Parise: concerto per pianoforte e nulla. Foto di Alessandro Tich

Merito del pianista, concertista e docente di musica Luigi Ferro.
Il quale, come il leggendario Cesare Ragazzi, si è messo in testa la sua idea meravigliosa: mettere temporaneamente e liberamente a disposizione dei passanti, in alcuni angoli del centro storico, dei pianoforti da suonare.
E' l'autentica genialata del progetto “Pianoforti Decorati”, ideato e organizzato dal maestro Ferro e patrocinato dal Comune. Sei pianoforti sono collocati in altrettanti punti nel cuore della città (piazza Libertà, davanti all'ex negozio Favero, sotto i portici; piazza Libertà, angolo piazzotto Montevecchio; piazzotto Montevecchio; via Angarano civico 36; via Matteotti, accanto all'ingresso del municipio e galleria di largo Corona d'Italia) e possono essere suonati da musicisti di ogni età e provenienza.
Segni particolari: sono tutti pianoforti variopinti. A decorarli, con vivacità e fantasia, sono stati innanzitutto gli alunni dell'Istituto Graziani, nell'ambito della prima fase del progetto che ha coinvolto le scuole del territorio avvalendosi della consulenza degli esperti Silvana Telatin e Maurizio Vento che hanno illustrato la meccanica, il funzionamento e i molti segreti del pianoforte ai ragazzi aderenti all'iniziativa, che hanno poi decorato alcuni pianoforti a scuola. Le altre decorazioni sono state realizzate dai corsisti di Art Emotions For Soul, da Fall Drop Design, dagli Scout, dal Maestro decoratore Paolo Bellò, da Alchimie Visive (fotografie artistiche di Silvia Ferrero) e dall’artista Mario Castellese. Una colonna sonora multicolor che rimarrà in centro fino al 27 giugno, dopo la “Maratona Pianistica” di domenica 26 che, sempre su iniziativa del maestro Ferro, si terrà sul Ponte Vecchio e a Palazzo Sturm ininterrottamente dalle 10 alle 23.
Un'occasione di animazione - sia visiva, che acustica - del salotto cittadino davvero encomiabile, ma che racchiude un significativo retroscena: la leggenda del pianista sotto il portico. “Leggenda” nel senso che il pianista non esiste: perché il pianoforte, sotto quel portico, non c'è. Eppure doveva esserci, ma all'ultimo momento non è stato autorizzato.
Il portico in questione è quello di vicolo Bastion, propaggine di via Marinali che porta a discesa Brocchi.
E il protagonista della vicenda è sempre e ancora lui: Federico Parise, estroverso titolare della caffetteria “Colazione in Bottega”, già salito agli onori delle nostre recenti cronache per l'allestimento ma anche per le conseguenti polemiche della prima edizione della “Temporary Street” in via Marinali e per la colazione offerta nel suo locale una volta al mese alle persone disagiate della città. Nella prima versione del programma dei “Pianoforti Decorati” - diffusa anche dall'Ufficio Iat di Bassano nella rubrica “agenda” di Bassanonet - risultava infatti la collocazione di un pianoforte anche davanti alla sua Caffetteria.
“Il maestro Ferro - mi dice Parise -, dopo aver saputo che a suo tempo volevo far suonare tre pianoforti in fila in via Marinali, mi ha contattato e mi ha proposto il suo progetto, a cui io subito ho detto di sì. Uno dei pianoforti doveva essere messo qui, vicino alla vetrina del mio locale. Poi, tre settimane fa, mi ha chiamato e mi ha detto: “Sono state bocciate due postazioni, una in piazzetta Guadagnin e l'altra è la tua. Ma non so perché”. E allora ho cercato di informarmi.”
Non è stato semplice e immediato, per l'esercente di vicolo Bastion, venire a capo dei motivi dell'esclusione dal programma del portico esterno al suo locale.
“Ho chiamato l'assessore Vernillo e poi l'assessore Cunico, che sono stati molto disponibili e veloci nel rispondermi - riferisce -. Alla fine, come ho appreso ieri dall'assessore Cunico, è venuto fuori che la decisione è stata presa dalla Polizia Locale. E questo perché “i pianoforti sono stati collocati in portici contigui a strade pedonalizzate o con Ztl per motivi di sicurezza pedonale” e questo “non è il caso di quel tratto di via Orazio Marinali”...”.
“Questo dei pianoforti è un evento bellissimo - commenta Parise -, ne facessero di più! Ma siamo alle solite. Quando viene realizzata qualche iniziativa, il parametro accettato è solo quello del “centro-centro”, come sempre. Le altre vie continuano ad essere dimenticate. Do atto agli assessori Vernillo e Cunico di essersi prontamente attivati per rispondere alla mia richiesta di chiarimenti, ma in origine non ne sapevano niente. Secondo me sono gli amministratori a dover dare indicazioni ai vigili urbani, e non il contrario. Altrimenti mandiamo fuori dal Palazzo gli amministratori e ci mettiamo i vigili.”
L'esercente chiarisce che il suo sfogo non è rivolto all'Amministrazione comunale, ma a certe logiche che spesso appaiono governare le autonome disposizioni degli uffici del Comune. E la leggenda del pianista sotto il portico si conclude con un'ultima sua constatazione.
“Penso che mi sia stata data una risposta solo per dare una risposta - afferma Parise -. Altri pianoforti sono stati collocati su marciapiedi e sotto portici delle stesse dimensioni di questo, su vie dove nelle ore diurne passano le auto come qui in vicolo Bastion. La situazione è analoga. Qui no, lì sì. Perché?”
Risuona idealmente da una tastiera: The answer, my friend, is blowin' in the wind...

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