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Alessandro Tich
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Legnate sul Ponte
Lavori sospesi dal Consiglio di Stato. Interviene anche il capogruppo consiliare regionale della Lega Nord Nicola Finco: “Ponte di Bassano: ricostruito dagli Alpini, distrutto dalla giunta Poletto”
Pubblicato il 16-05-2016
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La sospensione dei lavori di restauro sul Ponte di Bassano dopo la sentenza del Consiglio di Stato - al di là delle oggettive e molto serie implicazioni della vicenda - ha provocato anche un effetto collaterale: il risveglio dei sopiti spiriti dei rappresentanti politici del Bassanese, troppo spesso impegnati a seguire le attività dei rispettivi Palazzi a scapito della loro presenza, il più delle volte mediatica, sui problemi della nostra città.
E’ stato il caso, oggi, della senatrice del Partito Democratico Rosanna Filippin, di cui riferiamo nel precedente articolo. Ed è il caso, sempre in data odierna, del capogruppo consiliare della Lega Nord in consiglio regionale Nicola Finco.
Il quale, sul dibattuto argomento, ha affidato alle redazioni e al proprio profilo Facebook un comunicato stampa che riportiamo di seguito:
Fonte immagine: Nicola Finco / Facebook
PONTE DI BASSANO, FINCO: “RICOSTRUITO DAGLI ALPINI, DISTRUTTO DALLA GIUNTA POLETTO”
Bassano del Grappa, 16 maggio 2016 - “Questa Amministrazione sta facendo cadere a pezzi il Ponte di Bassano, che gode di un finanziamento da 7 milioni di euro. L’assessore Campagnolo è palesemente inadeguato a gestire questa situazione ed altre simili, come si è visto dacché l’amministrazione Poletto si è insediata: è meglio per tutti se per dignità si dimette, evitando di fare altri danni”.
Secco il commento del capogruppo Lega Nord in Consiglio regionale Nicola Finco in merito alla sentenza del Consiglio di Stato che di fatto obbliga l’amministrazione comunale a bloccare fino al 6 luglio prossimo i lavori previsti sul Ponte di Bassano, in attesa della definizione dell’azienda che se ne dovrà occupare.
“L’amministrazione comunale di Bassano - commenta Finco - si è dimostrata ancora una volta incapace nel gestire i processi che riguardano la ristrutturazione del monumento più importante della Città. Purtroppo il Ponte non è l’unico esempio negativo: ricordo il Polo Museale Santa Chiara e non ultimo il Tempio Ossario, protagonisti di vicende simili ed altrettanto grottesche”.
“Ma c’è di più - continua Finco -: i giudici hanno chiamato il Comune e la Inco Srl a sostenere 4.000 euro di spese processuali. Ecco, io chiedo che questa somma, derivante da errore amministrativo, ricada sulle spalle di sindaco ed assessori e non della comunità. Esattamente lo stesso dev’essere per la penale che il Comune dovrà pagare all’azienda delle due che perderà la gara, dato che entrambe hanno già annunciato di essere pronte a rivalersi dei danni. I cittadini non dovranno rispondere di scelte scellerate derivanti da leggerezze che vanno addebitate direttamente a coloro che le hanno commesse senza attendere sentenza. In caso contrario, valuteremo l’esposto alla Corte dei Conti”.
“Solo due settimane fa - dice il capogruppo leghista - sindaco Poletto e assessore Campagnolo annunciavano in conferenza stampa l’avvio dei lavori. Ora a causa della loro incapacità tutto è rimandato, con ulteriori ritardi che mi auguro non causino gravi ed irreparabili danni al ponte che gli Alpini hanno ricostruito e che questa Amministrazione sta lasciando cadere a pezzi”.
“Ci prendevano per matti - conclude Finco - quando nel 2012 denunciavamo le pessime condizioni di salute del Ponte. Ora hanno trovato conferma non solo quelle denunce, ma anche i nostri dubbi sulle capacità dell’assessore Campagnolo nel gestire queste situazioni. Se ne vada, faccia finalmente una scelta responsabile. E a seguire, attendiamo il mea culpa del sindaco Poletto, con una decisa inversione di rotta sulle opere pubbliche che stanno ‘regalando’ a questa Amministrazione una serie grottesca di incapacità e leggerezze, a danno dell’intera Città”.
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