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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Nuova Valsugana, “Dilettanti allo sbaraglio”

Durissimo intervento del Movimento 5 Stelle Solagna sulla gestione politica del progetto della superstrada. Con un attacco frontale all'assessore regionale Elena Donazzan e una forte critica sull'atteggiamento dei sindaci

Pubblicato il 21-01-2015
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Brassaï. L’occhio di Parigi

“Questo è il nostro pensiero, legato a questa vicenda!”
Poche ma sentite parole, da parte del portavoce del Movimento 5 Stelle Solagna Daniele Andrea Nervo, per introdurre, in un'email trasmessa in redazione, l'argomento di cui all'oggetto.
Il comunicato stampa allegato all'email, in realtà, fa da contraltare alla sintesi dell'introduzione, perché è composto da un testo molto lungo.

Il tratto di tracciato della superstrada a pedaggio corrispondente al traforo del Grappa

L'argomento in questione è il progetto della superstrada a pedaggio di iniziativa privata in project financing “Itinerario Valsugana Valbrenta”, ovvero la cosiddetta Nuova Valsugana, questione giunta come noto a un suo momento cruciale. L'intervento prende spunto dal recente incontro di Pove del Grappa sulla Nuova Valsugana promosso dall'assessore regionale Elena Donazzan e riservato ai sindaci, e dalle dichiarazioni rilasciate al riguardo alla stampa dalla stessa Donazzan.
Riportiamo di seguito la comunicazione stampa del M5S Solagna:

COMUNICATO

NUOVA VALSUGANA? DILETTANTI ALLO SBARAGLIO!

“Abbiamo gestito male il progetto” parole e musica dell’Assessore Regionale Elena Donazzan.

In un paese come l’Italia patria di tangentopoli, degli scandali Expo, Mose, Mafia Capitale ecc. ecc. in cui i colpevoli non pagano mai (e se pagano, pagano poco vedi la coppia Galan-Chisso) e soprattutto i responsabili POLITICI non ammettono mai le proprie responsabilità al punto di dire che tutto è successo a loro insaputa, sentir dire dall’Assessore Donazzan che, anche lei ha gestito male il progetto della Nuova Valsugana è già una notizia !

Certo è facile ammettere l’evidenza, un po’ più difficile, anzi impossibile, fare ciò che sarebbe doveroso: dimettersi.

Le dimissioni sarebbero un gesto dignitoso nei confronti dei cittadini veneti che in questa vicenda sono, e saranno gli unici a rimetterci soldi, e ciò, comunque vada a finire il progetto Nuova Valsugana.

Pagheranno anche per non avere un’opera che non hanno mai voluto: quando si dice cittadini cornuti e mazziati!

Se infatti l’opera non si farà, com'è auspicabile, i cittadini dovranno pagare la penale al pool di investitori privati dell'Associazione Temporanea di Imprese costituita dalle società “Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. (capogruppo) - ing. E. Mantovani S.p.A. - C.I.S. S.p.A. - Cordioli S.p.A.”.

Questo pool di imprese infatti aveva proposto alla Regione Veneto di costruire l’opera con famigerato sistema del Project-Financing… e a chi l’aveva proposto? Ma all’ex Assessore Renato Chisso arrestato per corruzione nell’inchiesta sul Mose (in cui è coinvolta anche la Mantovani S.p.A) E l’ex Assessore Chisso poteva dire di no? Figurarsi!

Se invece si dovesse procedere con l’opera i cittadini dovranno pagare una parte dell’opera, come succede in tutte le opere costruire col sistema del Project-Financing.
A questi costi si aggiungeranno i pagamenti dei pedaggi e, nel caso che questi non siano sufficienti a coprire le spese di gestione, dovranno pagare ai gestori dell’opera, la differenza per i mancati introiti. Se l’opera farà utili, se li intascheranno le ditte costruttrici, ma se andrà in perdita dovremo pagare noi cittadini!!!

E cosa dice l’Assessore Donazzan, già collega in Giunta Regionale di Chisso e poi sostituta dello stesso Chisso, quando quest’ultimo è stato arrestato per corruzione: “Abbiamo gestito male il progetto”

Alla riunione con i sindaci interessati al passaggio della nuova arteria, la Donazzan oltre all’ammissione di colpa aggiungeva “…la riunione è riservata ai Sindaci e non alla popolazione data la *delicatezza del tema*…“come dire: è meglio non dire ai cittadini che “avendo gestito male il progetto” ora dovranno comunque pagare di tasca loro! E come darLe torto! Chissà… magari potrebbero un po’… arrabbiarsi?

Anche perché, piccolo dettaglio, mica s’è preoccupata di dirgli a quanto ammonta questa penale!

Ad essere sinceri non aveva informato i cittadini neppure che la Giunta di cui anche lei era componente aveva sottoscritto l’impegno con le aziende costruttrici.

Diceva Ennio Flaiano “La situazione* politica in Italia è grave ma non è seria” anche se a volte grottesca…

“Il territorio, su questa questione, fino adesso ha compiuto il grande errore di avere una scarsa unità - afferma la Donazzan. - Ciascuna amministrazione si è mossa per conto proprio, serve invece coesione.”
Evidentemente parla della stessa coesione dimostrata il 13 dicembre 2011, quando la giunta regionale approvò, inaspettatamente, la dichiarazione di pubblico interesse del project financing dei proponenti privati della superstrada a pedaggio e, l’allora Assessore Donazzan, si astenne dal voto! Peccato che la penale che si dovrà pagare derivi proprio da questa scellerata decisione della giunta in cui, la passionaria, mica ha votato contro… per dimostrare la coesione di cui sopra: s’è astenuta!!!

“La Nuova Valsugana è un’opera strategica per il Veneto e per il territorio del bassanese, ma deve essere voluta dal territorio” dichiarò la Donazzan…
Una domanda sorge spontanea: Assessore Donazzan, ha mai chiesto al “territorio” se la vuole? Ebbene,visto che sono i cittadini a dover pagare, non era il caso di sentirli PRIMA per capire se la volevano?…. Ah già ! non si poteva… il tema era delicato !

Se il progetto della Nuova Valsugana, inserito con un colpo di mano dal corrotto ex Assessore Chisso, le ha creato qualche dubbio, se non addirittura qualche sospetto, come può pretendere che si porti avanti tale opera nata dal patto tra un corrotto, Chisso, e un corruttore, ing. Baita della E. Mantovani S.p.A, che della Nuova Valsugana è una delle proponenti?

È' del tutto evidente che un progetto del genere è il frutto avvelenato di un interesse che non è dei cittadini e, soprattutto, è finalizzato al beneficio economico esclusivamente dei costruttori-corruttori e dei politici corrotti.

Non abbiamo dubbi che Chisso abbia agito a sua insaputa (sic!), certo è che finché la volpe-Chisso saccheggiava il pollaio Lei si… asteneva dal impedirglielo magari perché il tema era… delicato !

Con la massima delicatezza la informiamo che il progetto della “Nuova Valsugana” i cittadini NON LA VOGLIONO !

Non la vogliono per ragioni che sono di una semplicità imbarazzante:

trattasi di un progetto troppo impattante dal punto di vista ambientale ed
antieconomico dal punto di vista finanziario.

È un progetto che, semplicemente, non ha alcun senso perché i “presunti” benefici per i cittadini saranno di gran lunga inferiori agli oneri di cui gli stessi dovranno farsi carico sotto forma di pagamento di parte dell’opera, di pagamento del pedaggio e delle eventuali perdite di esercizio dell’opera. Del resto basta guardare l'autostrada A35, nota anche con la sigla “BreBeMi”, opera inutile e talmente cara che pochissimi sono quelli che decidono di utilizzarla pagando il pedaggio.

Agitare lo spettro del pagamento della penale per orientare la decisione è patetico e da dilettanti: se un’opera è sbagliata, non diventa opera necessaria… solo “per non pagarne la penale”, semplicemente NON SI FA!

Il problema poi che ciascuna amministrazione si è mossa per conto proprio,
cosa miope dal punto di vista strategico-politico, non sminuisce affatto la
responsabilità di un’Assessore che nonostante provenga da quel “territorio”
e per di più presente nella “stanza” dei bottoni, non si sia opposta ad un
progetto mai voluto e che ora ci costerà una penale.

È curioso che “chi ha gestito male il progetto” si voglia mettere a capo di un “fronte comune” con i Sindaci del “territorio” come una “paladina del giorno dopo” come se “Schettino si facesse avanti per formare una task force per disincagliare una nave”.

Chi affiderebbe tale compito alla Schettino-Donazzan?

“Abbiamo gestito male il progetto” afferma la passionaria povese… Lei certamente, ma chi sono gli altri responsabili?

Magari sono quei Sindaci o ex Sindaci che, in questi anni, non hanno mai preso una posizione netta e contraria a un’opera che “puzzava” di fregatura già dal suo nascere.

Quando i vari comitati contrari manifestavano contro il famigerato Project-financing, denunciando “che la volpe era nel pollaio”, i Sindaci si sono girati dall'altra parte, andando magari in pellegrinaggio a Venezia ad “elemosinare le briciole”, utili “solo” al proprio orticello elettorale. Mostravano i muscoli ai cittadini e “calavano le braghe” con i potenti.

Invece di ascoltare le motivazioni dei cittadini impegnati nei comitati, partecipavano ad una vera e propria gara nell'implorare, nel mendicare al potente Sire-Chisso qualche euro per le disastrate casse comunali, in cambio di un tacito accordo sull’opera…

È proprio vero: “Il coraggio, uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare”… e per dire di no a Chisso ci sarebbe voluto un po’ di coraggio!

Ma siccome non è mai troppo tardi per salire sul carro del vincitore…caduto in disgrazia Chisso, eccoli i nostri eroi Sindaci: impavidi e compatti a dire “No” al progetto della Nuova Valsugana…

Un “No”, però, mica gridato… macché!

Meglio un “No” sottovoce, piano piano, non si sa mai… che magari al potente di turno a Venezia dia un po’ fastidio…

Don Abbondio sarebbe orgoglioso di Voi!

A quando un Sindaco che dice “No ! Il progetto della Nuova Valsugana è inutile e costosa quindi non s’ha da fare”?

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