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Alessandro Tich
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Angarano, stop al crematorio
Clamoroso. La Commissione rileva un vizio amministrativo all'unico concorrente del bando: gara azzerata. Il sindaco chiude il discorso: “Il procedimento è chiuso, è come se non ci fosse mai stato”. Ma lancia la palla alla futura Amministrazione
Pubblicato il 25-09-2013
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La breaking news giunge come un fulmine a ciel sereno all'inizio della conferenza stampa convocata in municipio a Bassano sull'argomento della Tares, di cui ci occuperemo in un altro articolo. A comunicarla è il sindaco Stefano Cimatti, affiancato dall'assessore ai Lavori Pubblici Dario Bernardi.
La Commissione di aggiudicazione della gara per l'appalto in project financing dell'impianto di cremazione al cimitero di Angarano, riunitasi questa mattina, ha deciso di escludere “per motivi tecnico-amministrativi” l'Associazione Temporanea di Imprese concorrente alla gara medesima, bandita dall'Amministrazione comunale.
Trattandosi dell'unico concorrente al bando, la gara viene azzerata e il procedimento pertanto si chiude definitivamente. Il forno crematorio ad Angarano, perlomeno nei modi e nei termini attualmente previsti, non si farà.
Il sindaco Cimatti, affiancato dall'assessore Bernardi, comunica la notizia alla stampa
“Questo procedimento è chiuso - ribadisce il sindaco -, è come se non ci fosse mai stato.”
Ulteriori dettagli tecnici non vengono al momento forniti, ma a quanto pare il gruppo di imprese aggiudicatario “in pectore” del progetto, della realizzazione e della gestione trentennale dell'impianto crematorio in Destra Brenta - costituito dalla società capofila Alveare Srl di Campolongo sul Brenta, dalla ditta Costruzioni Edili Pozza Matteo di Monticello Conte Otto e dalle Officine Meccaniche Ciroldi di Modena - avrebbe fatto riscontrare delle lacune ovvero vizi di forma e di sostanza nella documentazione amministrativa richiesta, in particolare “alcune autocertificazioni che non corrispondono a dati di fatto amministrativi accertati.”
Il sindaco riferisce di avere trasmesso una e-mail ai capigruppo consiliari non appena appresa la notizia, in vista anche del consiglio comunale di domani sera che propone all'ordine del giorno la mozione firmata da alcuni consiglieri di maggioranza e di opposizione, con la richiesta di sospendere l'iter del progetto dell'impianto cimiteriale.
“L'Amministrazione dovrà decidere se e quando fare una nuova gara - aggiunge il primo cittadino -. Auspico in ogni modo che in ogni caso il forno crematorio vada ad essere realizzato. Che ci sia la necessità per il nostro territorio di un forno crematorio efficiente è un dato di fatto. Oltre alla crescita della domanda per la cremazione, c'è il problema delle esumazioni e delle estumulazioni dei loculi trentennali nei cimiteri, con i resti delle salme destinati alla cremazione oppure alla collocazione quinquennale nel campo di mineralizzazione. Nel secondo caso, si tratta di ulteriore consumo del territorio. Sulla conclusione di questa vicenda il sindaco non gioisce, anche se questo non porta consenso.”
“Stiamo andando verso fine mandato - prosegue Cimatti - e non è pensabile impegnare l'Amministrazione successiva su una questione così dibattuta: saranno i nostri successori a decidere se e come riproporre l'iter del progetto. Quello che chiederò agli uffici sarà di predisporre tutto affinché, se la nuova Amministrazione riterrà di procedere, trovi lavoro più fatto possibile.”
“Il problema amministrativo che ha portato la Commissione ad escludere il concorrente - rileva l'assessore Dario Bernardi - è riferito alla documentazione relativa al completamento dei servizi cimiteriali previsti oltre al forno crematorio come la sala commiato, le celle frigorifere e la nuova sala autoptica. Tutti servizi che per legge dello Stato devono essere collocati in un cimitero funzionante.”
“A Bassano abbiamo quattro cimiteri - spiega Bernardi -. Abbiamo escluso, per ragioni che oggi non ripercorro, quelli di Valrovina e di Campese. Il cimitero di Santa Croce è destinato alle sepolture a terra, che attendono numerosi anni per andare poi a esumazione e a mineralizzazione in campo quinquennale. Il completamento dei servizi cimiteriali, con la richiesta di cremazioni sempre in aumento, risponde alle necessità della popolazione di oggi e cioè di quella degli anni più fecondi delle nascite. Se non facciamo scelte significative, ci sarà un consumo del territorio molto più elevato.”
Da qui la scelta ricaduta sul cimitero di Angarano.
“Sul progetto di Angarano - rimarca l'esponente di giunta - ci siamo sempre confrontati coi Quartieri. Abbiamo presentato ai 22 presidenti dei Quartieri il progetto di fattibilità, ci siamo rapportati con tutti gli enti competenti - Provincia, Arpav, Ulss, Sovrintendenza, Vigili del Fuoco, Commissione consiliare eccetera - per stabilire gli opportuni limiti e criteri preventivi da imporre nel bando di gara. Abbiamo atteso le osservazioni dei cittadini, e nessun cittadino o Quartiere ci ha dato un'indicazione su questo progetto.”
“Quella dell'impianto di cremazione è una priorità della città, che guarda alle esigenze della popolazione - conclude un assessore Bernardi particolarmente coinvolto sull'argomento -. Vedremo se sarà anche una priorità della prossima Amministrazione, o se la sua priorità sarà quella di fare festa e balocchi in piazza.”
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