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Attualità

Zaia: “La Regione primo committente dell'economia del Veneto”

Il governatore a ruota libera su lavoro e economia all'incontro di fine anno con i giornalisti a Venezia. Novità in sanità: esami ospedalieri anche di notte per ridurre le liste di attesa. E sui nuovi direttori generali delle Ulss...

Pubblicato il 22-12-2012
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Venezia - Il primo pensiero di Luca Zaia, governatore del Veneto, al tradizionale incontro di fine anno con la stampa a Palazzo Balbi, è un ringraziamento “a tutti i lavoratori della Regione Veneto”. Che rappresentano “una squadra coesa” anche se ad alcuni di loro è stato chiesto “anche un sacrificio economico”.
La parola “lavoro” riecheggia più volte nell'intervento del presidente: si tratta del resto, assieme all'“impresa” e alla “salute”, di uno dei tre temi fondamentali sui quali il governo del Veneto è stato impegnato nel 2012 e le tre principali linee di azione anche per l'anno che verrà. Nonostante “i tagli di risorse da parte dello Stato, il centralismo del governo romano, la penalizzazione delle amministrazioni più virtuose a vantaggio di quelle inefficienti e sprecone, le mancate riforme in senso federalista che darebbero nuova fiducia e speranza a territori e comunità come quelli veneti, che ogni anno versano nelle case romane 16 miliardi senza averne alcun beneficio.”
Nonostante tutto, insomma. La Regione Veneto continua a macinare progetti, interventi e opere pubbliche in quella che Zaia chiama “ansia di prestazione che dobbiamo ai veneti, sapendo che fuori ci sono 162mila disoccupati e che 1 giovane su 4 è disoccupato e 2 sono precari”. Il tutto “con un terzo di bilancio rispetto a tre anni fa”.

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia (foto Alessandro Tich)

“Siamo il primo committente dell'economia del Veneto - afferma il governatore -, con 7 miliardi di opere pubbliche che abbiamo cantierato o stiamo per cantierare, che non solo potenzieranno il nostro sistema infrastrutturale, ma daranno occupazione ai nostri concittadini. Le opere pubbliche del Veneto devono essere fatte dai veneti. Il secondo obiettivo è lo sviluppo economico. Il Veneto ha 600mila partite Iva e i due Patti per lo Sviluppo sottoscritti dalla Regione con le associazioni di categoria e i sindacati garantiranno un volano di investimenti per 9 miliardi di euro.”
Ma è la sanità, in questo fine 2012, a reclamare lo spazio di primo piano.
“Dopo 16 anni abbiamo approvato il Piano Socio Sanitario, e siamo già pronti con le schede - sottolinea il presidente del Veneto -. Se in Italia si applicasse la spesa che il Veneto sostiene in questo settore, che peraltro primeggia per organizzazione e qualità delle cure a livello nazionale, non ci sarebbe un euro di deficit.”
“E qualcuno deve spiegarci - aggiunge - perché una siringa da noi costa 6 centesimi e in altre parti d'Italia 25 centesimi o perché qui un pasto costa 6,5 euro e in altre Regioni ne costa 50. La nostra ospedalizzazione media è di 7 giorni, quella italiana è di 30 giorni. Con un posto letto, in un mese, gestiamo 4 pazienti invece di uno solo. Ci sono Regioni che dissipano le risorse disponibili, trascinando ingiustamente nella voragine anche chi, come il Veneto, opera con criterio, lungimiranza e senso di responsabilità.”
E a proposito di sanità: “Per ridurre le liste di attesa - annuncia Zaia - siamo pronti a pensare di utilizzare gli ospedali di notte. Alcune apparecchiature ospedaliere saranno cioè fruibili anche in orario notturno. La delibera è già pronta.”
Come è già pronta - e sarà approvata la prossima settimana - anche la delibera per la nomina dei nuovi direttori generali delle Aziende Ulss del Veneto.
“Sarà una squadra sicuramente rinnovata e rispondente alla filosofia della Regione, che si basa sul curriculum professionale dei candidati - anticipa il presidente -. Lavoriamo sul fronte dei numeri, e non del patrocinio politico.”
“Non è stato un anno facile - rimarca Zaia in conclusione, affiancato dalla giunta regionale quasi al completo -. Gli indicatori ci dicono che le strada è ancora in salita, prevediamo un altro mezzo punto di disoccupazione. La reale preoccupazione sono gli ammortizzatori sociali.”
E quindi? “Il futuro è quello di essere ancora i grandi committenti dell'economia del Veneto e continuare con la strada delle riforme.”
Nel frattempo si avvicinano le elezioni politiche, e secondo le solite voci bene informate qualche assessore della giunta Zaia starebbe lavorando alla propria candidatura per tentare di staccare il biglietto in direzione di Roma.
Sollecitato sull'argomento da un collega giornalista, Zaia non si scompone: “Non ho avuto nessuna notizia al riguardo. Se qualcuno si candiderà e sarà eletto in parlamento, lo sostituirò.”

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