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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
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Via col vento
Caso cineforum Marostica e dimissioni del Comitato della Biblioteca. Interviene la consigliera regionale del PD Chiara Luisetto: “Grave limitazione alla libertà di espressione. Il cinema sia uno strumento per ragionare sul nostro tempo”
Pubblicato il 02-08-2025
Visto 10.388 volte
“Via col vento”.
Potrebbe essere il film - e che film - da programmare in una eventuale prossima edizione del cineforum estivo di Marostica.
La pellicola narra le vicende del Comitato della Biblioteca Civica di Marostica, andato via sbattendo la porta, a seguito delle dimissioni della maggioranza dei suoi componenti, dopo la bocciatura da parte della giunta comunale del programma dei film proposto dal Comitato medesimo per il cineforum di quest’estate.
La consigliera regionale del PD Chiara Luisetto (foto da Facebook / Chiara Luisetto)
Un episodio i cui echi hanno ormai ampiamente superato i confini delle mura della Città degli Scacchi, trattandosi di un caso clamoroso e in quanto tale rappresentativo di censura politica di una proposta culturale.
L’onda lunga di questa inedita e inaudita storia marosticense ha velocemente raggiunto anche le sponde del Canal Grande.
E oggi, con un comunicato stampa trasmesso in redazione, interviene in merito la consigliera regionale del Partito Democratico Chiara Luisetto.
Per Luisetto, il blocco alla programmazione del cineforum messo in atto dall’amministrazione comunale di Marostica rappresenta “una grave limitazione alla libertà di espressione” ma anche “la negazione per la cittadinanza della possibilità di riflettere e discutere di grandi temi che percorrono la nostra società”.
Come dal testo che segue.
COMUNICATO
Cineforum Marostica. Luisetto (PD): “Grave limitazione alla libertà di espressione. Il cinema sia uno strumento per ragionare sul nostro tempo”
“Il fatto che l'amministrazione marosticense non abbia rilasciato le autorizzazioni per il cartellone proposto dal gruppo cineforum Marostica è molto grave, tanto più se motivato da ragioni superficiali e, nel contempo, preoccupanti come quelle indicate. Non è solo una limitazione alla libertà di espressione ma anche la negazione per la cittadinanza della possibilità di riflettere e discutere di grandi temi che percorrono la nostra società.”
Questa la posizione della consigliera regionale Chiara Luisetto.
Prosegue Luisetto:
“I cineforum nascono proprio per proporre opere di alto livello attorno alle quali generare un dibattito. Chi li frequenta non va semplicemente per passare una serata allegra ma, prima di tutto, per farsi suggestionare da interrogativi, da nuovi stimoli e per partecipare ad un serio confronto di idee attorno ai temi della contemporaneità.
Dire no a una proposta di così alta qualità vuol dire non comprenderne la portata e porre un veto su una occasione preziosa per i cittadini. Dispiace e preoccupa che ci sia questo atteggiamento di chiusura e di censura.”
Termina la consigliera regionale:
“Viviamo in un'epoca densa di avvenimenti complessi, che chiedono approfondimento. Girarsi dall'altra parte, nascondere la testa sotto la sabbia, vuol dire rinunciare ad amministrare per essere strumento di crescita della comunità e costruzione di consapevolezza nei cittadini. Chiedere che siano proiettate cose “leggere” significa non aver compreso o, peggio, rifiutare di star dentro allo spirito dei tempi nei quali viviamo e alla necessità che i cittadini hanno di sviluppare riflessioni e dialogo attorno a sfide e conflitti che entrano nelle nostre case, nelle relazioni, nelle dinamiche sociali, politiche, economiche di ogni giorno. I componenti del direttivo dimissionari hanno tutta la mia solidarietà, il loro importante servizio non può essere trattato in questo modo.”
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