Pubblicità

Test

Pubblicità

Natale 2025

Luigi MarcadellaLuigi Marcadella
Giornalista
Bassanonet.it

Lavoro

Troppi morti sul lavoro

Un Primo Maggio che deve servire per ripensare la sicurezza del lavoro (che nel frattempo diventa sempre più vecchio)

Pubblicato il 01-05-2024
Visto 9.565 volte

Pubblicità

Natale 2025

Cgil, Cisl e Uil hanno scelto Monfalcone, la città della grande industria cantieristica del Nordest, per il celebrare il Primo Maggio 2024. “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale” lo slogan dei tre sindacati confederali guidati da Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.

«Oggi non è una festa, è una giornata di mobilitazione. Non può essere una festa finché ci sarà anche un solo morto sul lavoro», ha ricordato il segretario generale della Cisl Bombardieri.

Primo Maggio 2024 a Monfalcone


Anche Luca Zaia ha voluto oggi spostare l’attenzione sul tema delle troppi morti che si verificano nelle fabbriche, nei cantieri e nei luoghi di lavoro. «Il 1° maggio è un’occasione che deve unire, soprattutto a fronte delle morti e degli incidenti che ancora si registrano in diverse situazioni lavorative, dettando ogni volta interrogativi profondi per la nostra società. Lo abbiamo vissuto poche settimane fa quando tre veneti, tra i quali un caduto, sono rimasti coinvolti nella tragedia della centrale di Suviana. Un dramma che la nostra regione ha vissuto come una ferita nella propria terra e di cui non dimenticherà mai le vittime».

In Italia si sono registrati oltre mille morti sul lavoro nell’ultimo anno, un dato agghiacciante che deve trovare al più presto una collocazione nell’agenda politica del Paese. Morti sul lavoro che coinvolgono sempre più spesso lavoratori anche in età molto avanzata, era il caso per esempio del capocantiere morto a Terlizzi nel barese qualche settimana fa a 79 anni.

L’invecchiamento della base dei lavoratori è un tema ripreso anche nella recente ricerca della collana “Opus”, curata da Veneto Lavoro. “L’incremento della partecipazione al mercato del lavoro degli over 54 si concretizza in tassi di occupazione crescenti nel tempo: nel 2022 in Veneto ogni 10 partecipazione degli residenti di età compresa tra i 55 e i 64 anni quasi 6 risultano occupati; nella classe over 54 al lavoro di età 65-74 anni la quota di occupati è salita di 3 punti percentuali nell’ultimo decennio (dal 6,9% nel 2013 al 9,9% nel 2022)”.

E nel prossimo decennio cosa succederà al mercato del lavoro regionale? Come ha rilevato Veneto Lavoro i “figli” del baby boom inevitabilmente si sposteranno nel segmento finale della popolazione in età lavorativa iniziando progressivamente ad uscirne.

“Per soddisfare la propria domanda di lavoro le aziende avranno quindi a disposizione un bacino quantitativamente più ridotto da cui attingere, ma indubbiamente caratterizzato da un livello medio di istruzione più elevato e da una maggiore formazione, soprattutto per quanto riguarda le competenze digitali. Al netto dei movimenti migratori intercorsi, tali generazioni in entrata potranno contare su volumi dimezzati rispetto a quelli delle generazioni in uscita”.

Il mercato del lavoro che invecchia non è un problema solo del Nordest e dell’Italia, riguarda più in generale una larga fetta dell’Europa come scrive il demografo Gianpiero Dalla Zuanna dell’Università di Padova. «Negli Usa e nel Nord Europa la demografia del mercato del lavoro è in equilibrio. La sfida per l’Europa del Sud è invece più radicale.

In Italia, Spagna, ma anche nei Balcani, è necessario attrarre in tempi brevi un gran numero di giovani lavoratori, frenando nel contempo le uscite di giovani autoctoni, per evitare un inevitabile declino del reddito complessivo e della forza geopolitica dei paesi coinvolti.

Forti saldi migratori positivi potranno anche rimpinguare il numero di persone in età riproduttiva, frenando il calo delle nascite. È una sfida difficile, che esige cambi di paradigma anche e forse soprattutto culturali, ma non ci sono alternative credibili» (“Contare i lavoratori… perché i lavoratori contano!”, Neodemos).

Pubblicità

Natale 2025

Più visti

1

Attualità

11-12-2025

Aperto a Bassano l’Emporio Solidale “Ulivo”

Visto 12.149 volte

2

Geopolitica

08-12-2025

Rapporti sempre più tesi tra Pakistan e Afghanistan

Visto 8.981 volte

3

Attualità

09-12-2025

Il Natale rilancia Bassano

Visto 8.728 volte

4

Attualità

08-12-2025

Nove premiata “Rifiuti Free” a Ecoforum Veneto 2025

Visto 8.240 volte

5

Attualità

10-12-2025

Domenica le elezioni del Consorzio di Bonifica Brenta

Visto 8.011 volte

6

Attualità

10-12-2025

Bilancio 2026: sostegno a famiglie e quartieri

Visto 7.780 volte

7

Attualità

10-12-2025

Cassola avvia il controllo di vicinato

Visto 7.766 volte

8

Attualità

12-12-2025

Premio Architettura Bassano: proclamati i vincitori 2025

Visto 7.414 volte

9

Spettacoli

11-12-2025

A Marostica, torna di Natale di Scrooge

Visto 3.506 volte

10

Scrittori

11-12-2025

Sui passi di Trevisan

Visto 3.422 volte

1
2

Politica

22-11-2025

Una poltrona per cinque

Visto 23.817 volte

3

Politica

19-11-2025

La profezia dell’asteroide

Visto 21.095 volte

4

Politica

17-11-2025

Sim Scalabrin

Visto 20.755 volte

5

Politica

18-11-2025

PD effe

Visto 20.159 volte

7

Politica

20-11-2025

Elezioni, per il Momento

Visto 19.425 volte

8

Politica

24-11-2025

Il principe Alberto

Visto 17.730 volte

9

Attualità

16-11-2025

Faggin: “La scienza deve andare verso la coscienza”

Visto 16.034 volte

10

Attualità

01-12-2025

Birreria Trenti chiude dopo 69 anni

Visto 14.265 volte