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Alessandro Tich
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Bifrangi: lo sviluppo è “made in England”
Il gruppo di Mussolente investe 100 milioni nel suo stabilimento in Inghilterra per una pressa da 32mila tonnellate. Darà lavoro a centinaia di persone. Il presidente Biasion: “In Italia siamo mal visti e combattuti dalle istitituzioni"
Pubblicato il 25-01-2012
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La città inglese di Lincoln, capoluogo della Contea del Lincolnshire, nelle East Midlands, è in importante polo industriale della metalmeccanica.
Ma è anche un luogo che trasuda di storia: possiede un pittoresco centro storico, un importante castello e una splendida cattedrale, dove sono state girate alcune scene del film “Il Codice Da Vinci”.
E' qui che prende corpo il nuovo e ambizioso investimento della Bifrangi: l'azienda metalmeccanica di Mussolente la cui consociata Bifrangi UK - presente in Inghilterra con due stabilimenti a Lincoln e a Sheffield - è una realtà produttiva “che grazie ai suoi nuovi investimenti consolida la sua presenza nel Regno Unito, e in particolar modo a Lincoln, che in questo momento ha bisogno di questo tipo di investimenti”.
Il presidente di Bifrangi Spa e Bifrangi UK Francesco Biasion: "Il posto ideale per i nostri investimenti sarebbe qui, ma l'Italia ci crea solo ostacoli"
E' quanto affermano Neil Murray, consigliere dell'Agenzia per lo Sviluppo Economico del Comune di Lincoln e John Latham, direttore del dipartimento Sviluppo e Ambiente della medesima Municipalità.
I due funzionari inglesi sono ospiti in questi giorni a Mussolente per definire coi vertici aziendali i dettagli operativi del maxi-investimento che il presidente di Bifrangi Spa e di Bifrangi UK Francesco Biasion - affiancato dal figlio Roberto, amministratore delegato - ha presentato oggi alla stampa: una pressa a vite da 32mila tonnellate di potenza, per lo stampaggio a caldo dell'acciaio e di leghe speciali, che troverà posto nello stabilimento di Bifrangi UK a Lincoln.
L'imponente macchinario (14 metri di altezza fuori terra, 1750 tonnellate di peso), di altissima tecnologia, sarà il primo impianto del genere in Gran Bretagna e uno dei pochi esistenti al mondo.
“La nuova pressa - ha spiegato il responsabile Unità Produttive di Bifrangi UK Giuseppe Saretta - permetterà all'azienda di offrire una vasta gamma di prodotti per un mercato molto grande, che comprende l'industria navale, aeronautica, civile e militare.”
Siamo parlando di un investimento di 100 milioni di euro: di cui 50 già investiti per l'acquisto della macchina (che da sola costa 20 milioni) e per la sua attivazione e gli altri 50 per il completamento dell'allestimento produttivo nei prossimi cinque anni.
“Darà lavoro a centinaia di persone - sottolinea Francesco Biasion -. Già all'attuale pressa nello stesso stabilimento, che ha la metà della potenza, lavorano 200 dipendenti.”
Ma l'incontro con la stampa offre a Biasion l'occasione per esprimere “la propria amarezza” per le condizioni che nel nostro Paese lo costringono a localizzare le tecnologie d'avanguardia all'estero.
“Mentre all'estero trovo porte spalancate per le imprese che ho l'onore di dirigere - afferma il presidente di Bifrangi Spa e Bifrangi UK -, in Italia sono oberato da ostacoli di qualsiasi genere, sia a livello politico nazionale che amministrativo locale, che per la complessità della burocrazia frenano qualsiasi investimento qui da noi.”
“In Italia - incalza l'imprenditore - noi siamo mal visti o mal ospitati, combattuti dalla politica e dalle istituzioni per motivi che non riesco a capire. Cercano di farci solo denunce penali, che poi vengono archiviate, anche per le più piccole cose. E' accaduto, ad esempio, per la presunta irregolarità di un palo di legno della nostra recinzione. Non ci accettano in nessun modo, mentre la nostra è un'azienda che produce sviluppo e paga regolarmente le tasse."
"Qui non siamo ben sopportati - rincara la dose Biasion - e soprattutto, ripeto, non siamo ben visti. Il posto ideale per i nostri investimenti sarebbe qui, ma questo Paese, l'Italia, ci crea solo ostacoli.”
“C'è una severa difficoltà di comunicazione con le istituzioni - ribadisce Saretta -. E' un problema di cui l'imprenditore deve tener conto, in tutte le sue variabili e conseguenze.”
E così il Gruppo Bifrangi - 108 milioni di fatturato per Bifrangi Spa e circa 70 milioni per Bifrangi UK nel 2011, 450 dipendenti a Mussolente altri 300 circa in Inghilterra, destinati ad aumentare - concentra oggi progetti e risorse in un altro Paese, dove “l'atteggiamento della politica è assolutamente differente”.
Una prospettiva che la Municipalità di Lincoln accoglie a braccia aperte, arrivando a proporre - per voce dei suoi due rappresentanti - l'inserimento di Bifrangi tra i partner dell'ambizioso progetto che intende trasformare la città inglese in un “centro di eccellenza per l'ingegneria metalmeccanica” in collaborazione con le principali industrie della Contea e con le università.
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