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Mercoledì 30 luglio alle ore 21.30 apertura estiva per la stagione lirica bassanese al PalaBassano (spostata dal Castello Tito Gobbi, a causa del previsto maltempo) con “La Traviata” di Giuseppe Verdi, una delle opere più amate del melodramma italiano, presentata nell’ambito di Operaestate 2014, il festival promosso dalla Città di Bassano del Grappa con la Regione del Veneto Veneto e le altre città palcoscenico, in collaborazione con il Ministero per i Beni le Attività Culturali e le aziende del Club Amici del Festival.
L'inaugurazione della stagione lirica bassanese, vedrà allestita un cavallo di battaglia del grande baritono bassanese Tito Gobbi: “La Traviata” di Verdi, un capolavoro che nel tempo non ha mai smesso di appassionare. Interpreti della partitura più densa di profondità psicologica di tutto il teatro d’opera romantico, giovani e valenti artisti diretti per la parte teatrale da un altrettanto giovane regista: Federico Bertolani e per quella musicale dall’esperto maestro Stefano Romani alla guida dell'Orchestra Regionale Filarmonia Veneta.
Nel ruolo di protagonista Gladys Rossi, che ha interpretato il ruolo di Violetta a Bassano in una memorabile edizione di questo grande classico prodotta da Operafestival e firmata da Denis Krief, osannata dalla critica e applauditissima dal pubblico. Alfredo Germont sarà invece Rodrigo Trosino, telentuoso tenore Italo-Messicano al suo debutto bassanese, mentre a ricoprire il ruolo di Giorgio Germont sarà il baritono bergamasco Marzio Giossi, già collaudato interprete di repertorio verdiano. Completano il cast Alessandra Caruccio (Flora Bervoix), Silvia Celadin (Annina), Orfeo Zanetti (visconte di Létorières), Christian Starinieri (barone Douphol), Federico Cavazza (marchese d’Obigny), Carlo Agostini (dottor Grenvil), Gabriele Colombari (Giuseppe) Riccardo Ambrosi (un domestico) e Romano Franci (un commissionario).

Gladys Rossi, nuovamente protagonista con "La Traviata" a Bassano
Con Traviata ancora una volta Verdi compie una scelta innovatrice rispetto al panorama tradizionale del melodramma italiano. Se nelle prime due opere, che compongono la cosiddetta “trilogia popolare”, il Maestro sceglie come protagonisti un buffone di corte cupo e appassionato (Rigoletto) e una zingara assassina (Il Trovatore), nella terza decide addirittura di mettere in scena un dramma recentissimo, che ha come protagonista niente meno che una prostituta, ispirato ad un fatto realmente accaduto a Parigi e descritto ne “La Dame aux camèlias” di Alexandre Dumas figlio.
Nella capitale francese Verdi assistette al dramma di Dumas. Il soggetto della “Dame aux Camelis” era di bruciante attualità. Il personaggio della protagonista, Marguerite Gautier, traeva ispirazione da quello di Marie Duplessis, una giovane prostituta di “alto bordo”, che aveva avuto numerosi amanti, tra i quali lo stesso Dumas. La Duplessis era morta giovanissima e alla sua vita lo scrittore francese si era rifatto per il romanzo uscito nel 1848 e poi adattato per il teatro nel 1852. Per mesi Verdi rifletté sulla possibilità di ricavarne un’opera dal dramma di Dumas, poi, nell’ottobre del 1852, portò in poco tempo a termine il suo progetto.
Alla sua prima rappresentazione veneziana del 6 marzo 1853 Traviata si rivelò un fallimento, sia per l’argomento al quale un pubblico ancorato agli schemi tradizionali del melodramma non era abituato, sia per la non felice scelta degli interpreti. Nelle successive rappresentazioni però, l’opera venne accolta trionfalmente, fino a diventare uno dei titoli più amati di Verdi e uno dei drammi in musica più grandi a livello universale.
Biglietteria del Festival in via Vendramini a Bassano tel. 0424 524214 – 0424 519811 www.operaestate.it
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