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Il 3, 4 e 5 marzo all’Auditorium Vivaldi di Cassola, nell’ambito del Festival della Creatività, si alterneranno spettacoli per le scuole e una performance aperta alla cittadinanza a cura di Diversamente in danza. Da quest’anno il festival, alla sua quinta edizione, perde la parola “disabilità” diventando un momento di condivisione per riflettere sull’unicità che contraddistingue ognuno di noi.
Ingresso a tutti gli eventi gratuito. E’ possibile prenotare per lo spettacolo del 5 marzo: forms.gle/Nb4HChEcYDzhCb8d8

Gretel
Apre il festival il 3 marzo Gretel liberamente ispirato alla celebre storia dei fratelli Grimm. Lo spettacolo pone l’accento sul complesso processo di accettazione di un figlio speciale, come quello che viene raccontato da Collettivo Clochart. Gretel è infatti, nella storia e sulla scena una ragazza, Giorgia, affetta da sindrome di down. Questo spettacolo è prodotto da Associazione Atti con il supporto di Fondazione Caritro è riservato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado mentre YoYo piedi ruota, in programma il 4 marzo è pensato per i ragazzi della primaria. Realizzato da Santibriganti Teatro, con la collaborazione di Fondazione Paideia, HB Torino Uicep Minibasket / Associazione Sport Disabili e Ballo Anch’Io, il progetto nasce dal desiderio di raccontare la disabilità che incontra l’abilità in un ambito apparentemente discordante come il campo da gioco, in questo caso quello di basket.
Chiude il festival la performance aperta alla cittadinanza Opus Incertum di Diversamente in danza in programma il 5 marzo alle ore 21.00. Nello spettacolo sei danzatrici, con diverse abilità, trovano modi, tempi e spazi per creare una performance artistica solida e uniforme. Il progetto è nato nel 2003 con l’obiettivo di capovolgere una tendenza corrente: sempre più spesso attività artistiche vengono inserite nei luoghi dedicati alla disabilità in virtù dei benefici che possono portare alle persone disabili. Diversamente in danza porta le persone disabili nei luoghi dedicati all’arte e, in particolare, nelle scuole di danza. Oggi il progetto coinvolge cinque scuole e più di un centinaio di persone. “La convinzione alla base di questo lavoro, spiega Giorgia Panetto, insegnante, è che ognuno abbia un limite o una peculiarità che lo rende unico. E la danza aiuta chi pratica e chi assiste a esserne più consapevoli”.
“Sono felice che quest'anno il Festival abbia perso, nel suo nome, la parola “disabilità”, perché in realtà ciò lo arricchirà e lo renderà ancora più inclusivo – commenta l'assessore alla cultura, all'istruzione, allo sport e alle politiche giovanili Marta Orlando Favaro -. Gli appuntamenti in cartellone per questa edizione, d'altra parte, vogliono farci riflettere proprio sul fatto che la passione e la creatività sono strumenti a disposizione di tutti per rispondere al meglio alle sfide della vita. E così, come vedremo nel corso degli spettacoli proposti, attività sportive o artistiche (come la pallacanestro o la danza) che siamo abituati a ritenere prerogativa di chi ha abilità “normali”, possono diventare, anche per chi ha doti diverse, uno spazio di espressione privilegiato, da esplorare con modalità nuove e originali”.
“Questa rassegna ci è da sempre particolarmente cara, tanto da essere ormai diventata parte integrante del nostro palinsesto culturale – rimarca il sindaco Aldo Maroso -. Mi piace sottolineare questa continuità, perché conferma che le azioni messe in campo dall'Amministrazione per l'accessibilità e l'inclusione non sono classificabili come interventi spot ma rientrano in programma di ampio respiro che coinvolge tutti gli ambiti: dalla cultura allo sport, dall'urbanistica alle opere pubbliche. E se dal titolo del Festival è sparita la parola "disabilità", forse è proprio perché questa etichetta ormai non ha più senso, dato che ogni nostro intervento mira ad abbattere le barriere: quelle fisiche e soprattutto quelle mentali”.
Il Festival della Creatività è organizzato da Fondazione Aida e il Comune di Cassola nell’ambito della stagione dell’Auditorium Vivaldi.
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