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Redazione
Bassanonet.it
Il “bosco di ricarica” fa scuola
Una tecnica innovativa per ravvenare le falde e valorizzare l'ambiente: il Consorzio di bonifica Brenta tra i protagonisti del convegno nazionale “Un bosco per la città”, svoltosi sabato scorso ad Ancona, con testimonial la nipote di Gandhi
Pubblicato il 03-06-2014
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All’interno dell’anno internazionale delle foreste, si è tenuto sabato 24 maggio scorso ad Ancona l’importante convegno nazionale “Un bosco per la città”, organizzato dall'Associazione “U.P.M. - Un Punto Macrobiotico”.
Fondata da Mario Pianesi, suo attuale presidente, U.P.M. (95.000 soci in Italia) intende diffondere il rispetto per l’ambiente e per una sana alimentazione anche con progetti di piantumazione di alberi nelle città.
Al Consorzio di bonifica Brenta è stato chiesto di partecipare al convegno per portare l’esperienza dei boschi di ricarica, una tecnica innovativa per ravvenare le falde acquifere e contestualmente valorizzare l’ambiente. Al proposito, ha tenuto un apposito intervento il presidente, Danilo Cuman.
Il presidente del Consorzio di bonifica Brenta Danilo Cuman
I boschi di ricarica sono terreni agricoli che il Consorzio prende in gestione in accordo con i proprietari e che vengono opportunamente attrezzati con canali disperdenti e piantumazioni laterali. In tali canali viene fatta scorrere acqua nelle stagioni di abbondanza, che così si infiltra nel terreno, molto permeabile, per ritrovarla in falda e nelle risorgive.
“Il Consorzio ha già realizzato nove aree di questo tipo - ricorda il presidente Cuman - per un’estensione di circa nove ettari, riuscendo in tal modo ad infiltrare in falda circa 10 milioni di metri cubi d’acqua all’anno. Il vantaggio ambientale è di vario tipo: forestazione, affinamento delle acque da parte degli apparati radicali delle piante, produzione di biomassa legnosa utile per un utilizzo energetico da fonte rinnovabile, ossigenazione dell’aria, riduzione dell’anidride carbonica, oasi naturalistica, oltre che di fruizione a livello didattico e per il tempo libero.”
Due di queste aree sono state realizzate nell’ambito del progetto europeo Life denominato “TRUST”, che nel 2012 ha avuto dall’Unione Europea il prestigioso riconoscimento come uno dei quattro progetti “best of the best” (cioè “il meglio del meglio”), mentre altre quattro aree sono state attuate nell’ambito di un altro progetto europeo Life denominato “AQUOR”, in cui è previsto anche l’avvio, primo in Italia, di un “contratto di falda”, sull’esempio dei contratti di fiume.
“Il Consorzio è stato molto onorato dell’invito - conclude Cuman - e lieto che la manifestazione si svolgesse durante un altro appuntamento significativo a livello italiano, cioè la settimana nazionale della bonifica e dell’irrigazione. Essa quest’anno si è intitolata ‘La terra chiede aria, l’acqua cerca spazio’: siamo stati dunque in piena sintonia col tema!”
Il convegno ha visto, tra gli altri, la presenza di Tara Gandhi, nipote del Mahatma Gandhi, che si è così espressa: “Un bosco in ogni città è un concetto che unisce il mondo ed è importante dappertutto, in India come in Italia”. Poi ha raccontato: “Un giorno mio nonno vide un uomo che in riva ad un fiume prendeva tanta acqua per lavarsi i denti, e gli disse che se tutti avessero fatto come lui il fiume sarebbe presto sparito. Lo presero per matto, ma aveva ragione, perché precorreva i tempi. Occorre proteggere la natura al di là di ogni divisione di etnia, lingua ed età.”
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