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Quando una serie è più efficace della realtà
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Verso l’infinito e oltre
Conferenza stampa-monstre del candidato sindaco Roberto Marin. Individuati sei patrimoni cittadini da recuperare, rigenerare o ottimizzare: storico, sociale, dei servizi, del verde, scolastico e umano
Pubblicato il 30-05-2024
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Campagna elettorale per le amministrative a Bassano: dacci oggi la nostra conferenza stampa quotidiana. Anzi, “importante conferenza stampa” come l’ha annunciata nella convocazione ai media il candidato sindaco della coalizione composta da Impegno per Bassano e da Azione, Roberto Marin.
Oggetto generale: “2024-2029, oltre il mandato amministrativo”. “L’occasione - ha anticipato ancora Marin nel testo di convocazione, con tanto di lettere maiuscole - sarà per un’approfondita disamina sul PATRIMONIO PUBBLICO di Bassano del Grappa. Prenderò in esame tutti gli “spazi negati” della nostra città, con proposte concrete di riutilizzo e numeri alla mano.”
È una conferenza stampa-monstre: non tanto per i tempi, che il candidato sindaco riesce miracolosamente a contenere nella durata-record di neanche mezz’ora, quanto per i contenuti, che se approfonditi in dettaglio richiederebbero un intero volume dell’Enciclopedia Universale Marin Larousse.

Roberto Marin e Giulia Bindella in conferenza stampa (foto Alessandro Tich)
Accanto al candidato sindaco, siede la coordinatrice di Impegno per Bassano Giulia Bindella.
Tra le file del pubblico in sala Tolio c’è più o meno tutto lo stato maggiore della lista civica e la presenza, inoltre, del capolista di Azione Matteo Bizzotto Montieni tiene alte le insegne della coalizione.
Di seguito tratterò i corposi argomenti presentati vestendo i panni del bravo sintetizzatore, non elettronico.
Roberto Marin esordisce leggendo il testo di una mail inviata agli altri componenti della giunta comunale quand’era ancora vicesindaco, “al termine di una giunta come sempre di 7 contro 1”.
La mail è dell’8 ottobre 2021, pochi giorni dopo l’inaugurazione del Ponte restaurato e la conclusione della cinquantina di eventi organizzati in città in attesa dell’inaugurazione stessa, che avevano polarizzato l’attività dell’amministrazione.
Nel messaggio, Marin esprime la necessità di pensare finalmente ad altro e cioè ad “una strategia di fondo per la programmazione di interventi sul patrimonio comunale”.
Strategia che secondo il J'accuse del candidato sindaco non è stata messa in atto e che adesso rappresenta il fondamento “dell’individuazione di un metodo” per “farci interpreti delle domande e delle molteplici attese che la città porta con sé”.
Prima di stabilire “gli obiettivi di progetto”, tuttavia, è necessario un lavoro preliminare di analisi sullo stato delle cose ed è quello che viene presentato nell’occasione.
Marin ha così individuato 6 patrimoni cittadini incompiuti e da rivalutare: storico, sociale, dei servizi, del verde, scolastico e umano.
Patrimonio storico da riqualificare: ne fanno parte Palazzo Bonaguro, l’ex Polo Santa Chiara (“su cui abbiamo già presentato la nostra idea”), le due scuole Mazzini e Vittorelli, l’area ex Ospedale, la Chiesetta delle Grazie, il Caffè Italia.
Il suo recupero “deve essere rivalutato in quanto è alta la percezione di spazio negato alla città”. “Attraverso l’aggiornamento e il riuso di alcuni fabbricati strategici - sottolinea Marin - si potrà sviluppare l’area adiacente al centro storico.”
Patrimonio sociale da potenziare: recupero delle 110 unità abitative, su 286, delle case popolari, oggi chiuse e in attesa di ristrutturazione; valorizzazione delle Case di Riposo, potenziamento degli impianti sportivi.
A tale scopo “sarà fondamentale e strategica anche la cooperazione e il dialogo tra l’amministrazione comunale e gli enti ecclesiastici/fondazioni per lo sviluppo di sinergie finalizzate ai progetti sul futuro di aree e di immobili come il Centro Giovanile, le aree sportive parrocchiali di Angarano, immobili e scuole Fondazione Pirani-Cremona, eccetera”.
Patrimonio di servizi da rivalutare: in primis il Tribunale della Pedemontana e le attività connesse (“Vogliamo una risposta chiara e non più fotografie dei 70 sindaci”) a ancora l’istituzione di uno sportello unico per il cittadino e lo sviluppo dell’area camper all’interno del parcheggio Gerosa.
Patrimonio verde da riqualificare: Monte Crocetta, Brolo di Angarano, Giardini Parolini, Parco Ragazzi del ’99, malghe e boschi di Rubbio, con “miglioramento delle condizioni di sicurezza, aumento della frequentazione, realizzazione di servizi a sostegno”.
“La valorizzazione del patrimonio verde cittadino - dichiara il candidato sindaco - prende spunto dal riconoscimento del Monte Grappa quale Riserva della Biosfera Mab UNESCO. Ne hanno parlato anche nella telecronaca della tappa del Giro d’Italia, ma nessuno se lo ricorda.”
Rieccola qua, la misteriosa Riserva della Boh-sfera. L’ho scritto più volte e in tempi non sospetti, e su questo argomento non posso che dare ragione a Marin.
Siete riusciti ad arrivare fino a qui? Bene, bravi, e allora proseguiamo.
Nell’analisi mariniana c’è anche il patrimonio scolastico da ottimizzare.
“Il patrimonio delle scuole soffre l’inverno demografico che costringe a strappare bambini da una classe all’altra per far partire l’anno scolastico.”
È anche qui che serve “un metodo per la programmazione”, riferito ai 24 plessi scolastici cittadini. Gli interventi urgenti riguardano la manutenzione straordinaria dei tetti e le sistemazioni degli spazi esterni, mentre sono da programmare quasi totalmente gli interventi di riqualificazione energetica e di sicurezza statica.
E ancora il patrimonio umano da valorizzare: oltre 300 persone tra dipendenti diretti del Comune e quelli delle società controllate.
“È un organico da portare a sistema, come nel mondo dell’impresa, attraverso un percorso di formazione e specializzazione delle competenze all’interno delle nostre strutture, con metodo e con costanza.”
Accidenti: Roberto Marin è riuscito ad elencare tutte queste cose e a specificarne l’impostazione di metodo, ma la parola “lungimiranza” non l’ha pronunciata.
Ma, Dear Ladies & Gentlemen, non è finita qui.
Marin elenca anche “alcune delle cose fatte” nel suo mandato da vicensindaco.
Progetto Pallades (per 750.000 + 500.000 euro); 3,5 milioni di euro recuperati per diverso utilizzo mutui; 4 milioni di euro reinvestiti dall’avanzo di bilancio; Monte Grappa Riserva Biosfera MaB UNESCO, iter da lui seguito per conto dell’amministrazione; Ufficio intercomunale Bandi europei; Area Urbana Pedemontana; convenzione per il diverso utilizzo della chiesa di San Giovanni e per la proprietà dei bagni della stessa chiesa; piano per la rigenerazione delle case popolari.
“Queste cose sono il punto di partenza per la squadra di governo quando sarò sindaco”, dichiara.
Tra le sue intenzioni vi è anche quella di “mettere a sistema l’ufficio per i fondi”.
E bacchetta l’amministrazione uscente che dal PNRR ha ottenuto “appena” 10 milioni di euro:
“Rossano Veneto e Cassola, un quinto e un terzo degli abitanti di Bassano, hanno ottenuto 5 milioni. Marostica 5-6 milioni.”
“Bisogna dare ai cittadini il quadro di riferimento con un’analisi che porti a definire le priorità - conclude Roberto Marin -. Dall’analisi si arriva poi alla sintesi per una visione della città che guarda oltre il mandato amministrativo.”
Da qui il titolo della conferenza stampa: “2024-2029, oltre il mandato amministrativo”.
E dopo avere ascoltato tutta questa moltitudine di dati e proposte concentrata in una sola mezz’ora, esco dalla sala Tolio con la testa un po’ stordita da così tante informazioni e mi sento proiettato anch’io, come Buzz Lightyear, verso l’infinito e oltre.
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