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Attualità

“La Caserma Fincato resta in vendita”

Il sindaco Cimatti interviene sui 4,6 milioni di euro sbloccati dalla Regione a favore del Comune di Bassano. “Nessun importo è stato trasferito dalla Regione. Per ridurre il debito comunale resta necessario vendere la Caserma”

Pubblicato il 04-11-2011
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La notizia, uscita nei giorni scorsi, è quella del “tesoretto” di 4,6 milioni di euro pronta cassa che il Comune di Bassano del Grappa si è ritrovato tra le mani.
Si tratta di soldi, in realtà, che in cassa c'erano già: ma che i ferrei paletti del patto di stabilità impedivano di spendere.
Il “gradito omaggio” è arrivato dalla Regione Veneto, che ha risparmiato 40 milioni di spese rispetto a quanto consentito dal patto di stabilità regionale e li ha sbloccati a favore di una lista di 70 Comuni, stabilendo per ciascuno la cifra da poter spendere al di fuori del rispettivo patto di stabilità comunale.

Il sindaco Cimatti: "I 4,6 milioni di euro sbloccati dalla Regione non hanno nulla a che vedere con la vendita della Caserma Fincato"

Nella lista dei Comuni beneficiari c'era anche - e primo nella lista tra le Amministrazioni della provincia di Vicenza - Bassano del Grappa. A cui la Regione, appunto, ha autorizzato lo sblocco di 4,6 milioni di euro.
L'intervento, oltre a regalare una bombola di ossigeno alle asfittiche casse comunali, ha tuttavia generato alcune reazioni sul fronte amministrativo locale.
La Lega Nord, in particolare, a fronte dell'improvvisa iniezione di liquidità ha chiesto espressamente di revocare la procedura di alienazione della Caserma Fincato che l'Amministrazione Cimatti - alla ricerca di risorse fresche per ridurre il debito comunale - ha messo in vendita per un prezzo a base d'asta di 4milioni e 300mila euro.
Sulla questione il sindaco Cimatti ha diffuso oggi alle redazioni un comunicato, che qui sotto pubblichiamo integralmente:

COMUNICATO DEL SINDACO STEFANO CIMATTI

Credo sia necessario fare chiarezza relativamente ai 4,6 milioni di euro che la Regione ha autorizzato ad utilizzare fuori dal patto di stabilità perché si capisca che non hanno nulla a che vedere con la vendita della Caserma Fincato.
Malgrado il tema sia quanto mai complesso, cercherò di spiegarlo nella maniera più semplice possibile.
Il patto di stabilità prevede che vi sia un certo equilibrio tra entrate ed uscite di cassa relativamente alle spese per investimenti. Per rientrare in questo equilibrio, di anno in anno si è sempre più ricorso alla dilazione nei pagamenti ai fornitori. In altri termini, pagando alcune fatture l’anno successivo, si è riusciti a rimanere negli obiettivi del patto di stabilità. Questa prassi, ripetutasi da anni, è diventata insostenibile per le aziende, perché ultimamente il ricorso al credito, determinato da mancato incasso di fatture, è diventato sempre più difficile.
La Regione Veneto, grazie ad una compensazione tra le varie amministrazioni, ha raccolto un saldo attivo nominale di eccedenza rispetto al patto di stabilità regionale che ha distribuito tra i Comuni che ne hanno fatto richiesta. E’ stata questa un’operazione molto intelligente, e ne va dato merito all’assessore Roberto Ciambetti, che permette di aiutare l’economia in questo difficilissimo periodo.
Il nostro Comune, che ha una disponibilità finanziaria di circa 11 milioni, è stato autorizzato a pagare fino a 4,6 milioni di fatture senza che questi pagamenti vadano ad incidere sull’obiettivo del patto.
In pratica a godere di questa manovra saranno i fornitori che giustamente vedranno saldate le loro spettanze, ma nessun importo è stato trasferito dalla Regione al Comune di Bassano.
La necessità di vendere la Caserma Fincato rimane pertanto immutata, se vogliamo in qualche modo ottenere delle risorse che permettano di ridurre il debito pubblico ed effettuare gli investimenti necessari per le opere pubbliche, viabilità in particolare.
Diversa sarebbe stata la situazione se effettivamente avessimo ricevuto dei finanziamenti regionali, ma così non è.

Il sindaco
Stefano Cimatti

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