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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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“Calpestate Elena Donazzan”

La provocatoria opera dell'artista tedesco Thomas Kilpper al Padiglione della Danimarca della 54° Biennale Internazionale d'Arte di Venezia. Il commento dell'assessore regionale: “Ringrazio Kilpper per la pubblicità che mi fa”

Pubblicato il 01-06-2011
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Diciamo subito che è in buona compagnia. Oltre al suo, infatti, sul pavimento della grande piattaforma di legno ricavata negli spazi del Padiglione della Danimarca della 54° Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia - che sarà inaugurato domani, 2 giugno, alle 11.30 -, ci sono i volti intagliati di leader politici mondiali come la cancelliera tedesca Angela Merkel e persino papa Benedetto XVI. Una galleria di personaggi più o meno noti che il pubblico è invitato “a calpestare” e nella quale trova un posto anche lei: Elena Donazzan, assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro.
La provocazione è firmata da Thomas Kilpper, artista tedesco, ospitato assieme
ad altri autori nel Padiglione danese dedicato, quest'anno, al tema della libertà di espressione e di linguaggio. Nel suo “Pavillion for Revolutionary Free Speech”, Kilpper ha collocato i ritratti di personalità internazionali e locali che, secondo l'artista, hanno utilizzato impropriamente il loro potere e che gli spettatori, per questo, possono calpestare.

L'assessore regionale Elena Donazzan. A sinistra un particolare del suo ritratto intagliato dall'artista Thomas Kilpper sul pavimento del Padiglione Danimarca alla Biennale di Venezia

La Donazzan, in particolare, è stata inserita nella galleria dei “cattivi” per aver sostenuto il boicottaggio dei libri degli scrittori firmatari del manifesto del 2004 a sostegno della liberazione di Cesare Battisti, accusato di terrorismo, all'epoca arrestato in Francia e oggi rifugiato in Brasile. Un'iniziativa che, sempre secondo Kilpper, ha messo in pericolo la libertà di pensiero e di parola.
Tra i politici veneti “calpestabili” nel Padiglione danese c'è anche l'assessore provinciale veneziano Raffaele Speranzon, che pure aveva sostenuto la messa all'indice dei libri degli autori pro-Battisti. Come pure la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto, “colpevole” - sempre secondo l'artista tedesco - di aver richiesto l'intervento dell'esercito per contrastare il commercio ambulante e la piccola criminalità nel Veneziano.
Ce n'è anche per il presidente della Biennale Paolo Baratta, che ha guadagnato un ritratto sul pavimento, vicino a Giulio Andreotti, e al quale il provocatorio artista contesta “le condizioni di precarietà lavorativa” di chi collabora alla realizzazione della rassegna.
Oggetto di cotanta attenzione, l'assessore regionale Elena Donazzan ha affidato al suo ufficio stampa una pronta replica di commento.
“Ringrazio Thomas Kilpper per la pubblicità che mi sta facendo - afferma la Donazzan -. Essere messa al fianco di Angela Merkel, Giulio Andreotti e addirittura di papa Benedetto XVI, non può che gratificare il mio ego, che in famiglia considerano già sufficientemente smisurato”.
“Più che la Biennale dell’arte - continua l'assessore regionale - la battezzerei la Biennale della pubblicità, tanto oramai i grandi artisti pare siano sempre più rari o non ospitati nei luoghi tradizionalmente dedicati all’arte”.
“Invece - conclude Donazzan - provocatori e mitomani, con un ego ben maggiore del mio, si piccano di essere artisti, forse perché non in grado di proporre e produrre arte”.
La performance creativa di Thomas Kilpper, nella più consolidata tradizione della Biennale d'Arte, è destinata a suscitare un vespaio di reazioni. Anche perché, su alcuni personaggi come papa Benedetto XVI, la sua critica non va certo per il sottile.
Chi non sarà d'accordo con lui, potrà comunque “vendicarsi”: tra i volti intagliati sul pavimento a disposizione delle scarpe del pubblico c'è infatti anche il suo, auto-collocatosi nella galleria calpestabile “per essersi arrogato, con la propria arte, il potere di giudicare.”

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