Ultimora
19 Dec 2025 16:38
'Le farfalle della Giudecca' proiettato nel carcere di Venezia
19 Dec 2025 15:14
Caldo anomalo e poca neve sulle montagne venete in vista del Natale
19 Dec 2025 14:48
Nuovi murales per i reparti pediatrici dell'ospedale di Verona
19 Dec 2025 14:31
'Olimpichetto', a Vicenza torna mostra dopo un tour mondiale
19 Dec 2025 14:12
Lavoro, in Veneto saldo e assunzioni in calo rispetto al 2024
19 Dec 2025 13:08
Aggredito a Treviso Luigi Bacialli, direttore Tg Medianordest
19 Dec 2025 17:16
Massaggio cardiaco da 107 minuti, 19enne salvata a Palermo
19 Dec 2025 16:59
Alla scoperta di Chiefs of War, Il Commissario Ricciardi e The last narc
19 Dec 2025 16:45
Dal 1 febbraio a Fontana di Trevi un biglietto di 2 euro per i turisti
19 Dec 2025 16:27
Influenza, la nuova variante K più contagiosa ma finora non è più grave
19 Dec 2025 15:48
Accusato di violenza su due ragazzine, arrestato 19enne
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
E’ la fotografia di Dio?
Incontro alla Bassanese con il professor Massimo Centini nel giorno dell’ostensione della Sindone
Pubblicato il 11-04-2010
Visto 3.331 volte
Duecento persone alla Bassanese hanno ascoltato in “religioso” silenzio, è il caso di dirlo, le verità storico-scientifiche del prof. Massimo Centini sulla Sindone e i suoi misteri. Mentre radio e tv, creando indubbiamente anche un grande evento mediatico, diffondevano in tutto il mondo l’annuncio dell’ostensione a Torino, a Bassano, anche con il contributo del prof. Riccardo Poletto, si è cercato di capire i perché di tanto attaccamento al reperto che la datazione al carbonio 14 ha recentemente collocato nel medioevo, e non ai tempi di Gesù. Le spiegazioni ovviamente sono complesse, e non solo perché anche quest’ultima verità della scienza può essere comunque negata per l’inquinamento che ha subito la Sindone nel tempo: le esposizioni alla luce e al calore delle candele, i passaggi di mano, i tre incendi cui è comunque sopravvissuta, come ha ricordato Centini, possono aver degradato il telo di lino grezzo che può rispondere così con risposte mendaci all’interrogatorio del laboratorio scientifico. Centini, autore di “La reliquia del gran maestro. Indagine sulla Sindone e i cavalieri templari”, Piemme Edizioni, è un grande esperto che ha dedicato molti anni di studi comparati alla reliquia più famosa e sbalorditiva della cristianità, o più giustamente, come l’ha definita Giovanni Paolo II dopo la notizia della datazione, all’“icona della cristianità che rappresenta una grande sfida all’intelligenza umana”. Dopo tante analisi con le strumentazioni più avanzate, quelle che la scienza ha attualmente a disposizione; l’elaborazione di teorie che confermano o sconfermano il mistero della “fotografia di Dio” e i suoi legami con l’affascinante mondo dei Templari; i tentativi tortuosi di ripercorrere l’iter giuridico di un reperto archeologico e anche criminologico, resta comunque intatta l’ombra sul lenzuolo del mistero. Pare ad esempio che sia quasi impossibile, anche considerate le epoche storiche di cui si parla, imprimere un negativo del genere da un’immagine in positivo, cioè quella della figura antropomorfa che conteneva il telo adibito a sudario - E non si tratta comunque solo di misteri di fede – ha affermati Centini – perché la persona credente, anche se la Sindone dovesse rivelarsi un abilissimo falso, non smetterebbe di credere, e l’ateo, anche se si dimostrasse scientificamente che la Sindone è un reperto autentico, non troverebbe in questo la fede -. Per dirla con Marco Aurelio, “avere opinioni non è obbligatorio”, ma dall’incontro con lo scienziato positivista sono comunque emerse alcune verità innegabili: la prima, l’efferatezza delle pratiche di tortura riservate ai condannati alla crocifissione, - a quei tempi è cresciuta nel sangue “una foresta di croci”- ha ricordato Centini, ed è stata davvero agghiacciante, per i primi venti minuti dell’incontro, la ricostruzione con tanto di proiezione tridimensionale e l’ausilio di modellini di cera delle brutalità subite dalla persona avvolta dal sudario, chiunque lui fosse, e la con-Passione è salita ancora di più, se possibile, al pensiero che si fosse trattato di Gesù Cristo; della seconda verità, un po’ più scomoda, ha parlato Marco Bernardi, cioè del sospetto diffuso dell’esaltazione della reliquia per altri interessi che non siano quelli nobili di uno storico, di uno scienziato o di un credente, ma per promuovere una sorta di turismo religioso, un evento nazional-popolare cui partecipare comunque, anche senza consapevolezza, un abbeveratoio che fornisce acqua a gocce, dilazionate nel tempo, ad un gregge smarrito.
il prof. Riccardo Poletto e il prof. Massimo Centini
Il 19 dicembre
- 19-12-2024Bassano Cortina 2025
- 19-12-2024A dente stretto
- 19-12-2022O così o CG
- 19-12-2021Colpo di Teatro
- 19-12-2020Il cuore in una scatola
- 19-12-2019Il Pavanettone
- 19-12-2019L'incazzaia
- 19-12-2017Tuffi di chiusura
- 19-12-2017Voglia di Esagono
- 19-12-2015S.P.Q.R.
- 19-12-2015Bando alle ciance
- 19-12-2015Un Natale da “cool”
- 19-12-2014L'anno che verrà
- 19-12-2014Via Bricito per il Ponte di Bassano
- 19-12-2014Famiglia di fatto
- 19-12-2013Ritorna il doppio senso di circolazione in viale Pecori Giraldi
- 19-12-2013Cimatti senza censura
- 19-12-2013Piazzale Cadorna: “Corto circuito”
- 19-12-2012Hello Bassano!
- 19-12-2012Bad Boy Monti
- 19-12-2012La Coldiretti parla “bassanese”
- 19-12-2011A Romano la politica corre sul web
- 19-12-2011Quando l'acqua e il legno si incontrano
- 19-12-2009Gallio, l'ultimo messaggio dell'omicida-suicida
- 19-12-2009Arriva a Bassano il “mercato di campagna”
Più visti
Geopolitica
15-12-2025
La Siria del post Assad tenta di recuperare terreno in ambito internazionale
Visto 9.204 volte
Politica
19-11-2025
Roberto Ciambetti: “La mia esperienza per il Veneto di domani”
Visto 19.902 volte



