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“Per l'Europa è necessario il potenziamento della Ferrovia in Valsugana”
Incontro a Vicenza con il Commissario straordinario per il Tunnel del Brennero Mauro Fabris. “Una questione prioritaria per i collegamenti europei nord sud”
Pubblicato il 16-02-2010
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Il potenziamento ferroviario della Valsugana, accanto alla realizzazione dello sbocco a nord della Valdastico. è una condizione prioritaria per il collegamento europeo nord-sud. Ad affermarlo non è una persona qualsiasi, ma il Commissario straordinario per il Tunnel del Brennero Mauro Fabris.
Intervenuto a Vicenza in un incontro con l'assessore provinciale alla Viabilità Costantino Toniolo, Fabris ha sottolineato “la necessità di fare i conti con le direttrici viabilistiche europee e con i programmi di sviluppo del governo”. Un'occasione per fare il punto sul posizionamento del nostro territorio nello scacchiere europeo, oggi focalizzato sulla realizzazione del cosiddetto Corridoio 1 - l'asse viario che collegherà Palermo a Berlino - e del Corridoio 5 tra Lisbona e Kiev.
“ La Provincia di Vicenza, ma direi tutta la Regione Veneto - ha spiegato Fabris- devono prendere atto di questa realtà di contesto per evitare tra dieci anni di trovarsi molto indietro rispetto all’area di sviluppo viabilistico Tirrenica che sta procedendo in parallelo.

Ferrovia in Valsugana: si riapre la partita?
Il cunicolo pilota del tunnel del Brennero, di 10 chilometri, iniziato nel novembre 2008, è ormai completato e si procede quindi secondo i piani per realizzare tra Brennero e Innsbruck un collegamento di alta velocità di 52 chilometri in due gallerie più una di servizio. Se ne parla poco, ma si tratta dell’opera ad oggi più ingente in Italia, con 8 miliardi di investimento, sulla quale l’Europa ha puntato come la spina dorsale del sistema trasportistico futuro che si sposterà decisamente verso il sistema su rotaia. Commercio ed economia chiedono per i prossimi anni un forte sviluppo della capacità di transito nella direttrice nord/sud. Se non si entra in questa partita si è fuori gioco e non possiamo permettercelo.”
Come giocare, dunque, questa partita? Tramite lo sviluppo di un sistema combinato che veda la realizzazione della Valdastico a nord e del sistema ferroviario per la Valsugana.
“Gli ostacoli rappresentati in passato dalle perplessità di Trento saranno superati - ha detto Fabris- Anzi saranno gli stessi trentini della Valsugana a volere la Valdastico a nord , perché altrimenti con l’innesto della Pedemontana si creerebbe una congestione impossibile”.
Necessario dunque un confronto in Veneto su questi temi, considerato che la scelta governativa sarà di favorire il trasporto su rotaia, andando anche a fare leva sulle tariffe autostradali.
“ Si valuti - continua Fabris- che per il Brennero passa il 40 per cento delle merci italiane. Lo sbocco a nord è una necessità per il Veneto, se non vogliamo creare le premesse per una crisi del sistema, che già subisce oggi le conseguenze di un innegabile ritardo di sviluppo”.
“Oggi - commenta l'assessore provinciale Toniolo - ci troviamo a confronto con progetti che implicano il collegamento tra diverse province e che delineano gli scenari delle potenzialità dello sviluppo futuro e che si innestano in una geografia europea di sviluppo della rete trasportistica europea di cui bisogna tenere conto. La Pedemontana, la Valsugana, il sistema delle tangenziali venete, la Valdastico, l’alta velocità ferroviaria, sono temi e infrastrutture che oggi sono necessarie alla crescita del nostro territorio”.
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