Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Marco PoloMarco Polo
Giornalista
Bassanonet.it

Attualità

Infrastrutture&bassanese: quali conseguenze

Domenico Patassini, preside della Facoltà di Pianificazione del Territorio prova a fare chiarezza su “Pedemontana”, “Valsugana” e sistema della mobilità nella città del pedemonte.

Pubblicato il 09-02-2010
Visto 4.501 volte

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Il dibattito si fa sempre più acceso. In primis “Pedemontana Veneta” e “Valsugana”, ma anche la “Bretella Bassano - Cittadella” sono sulla bocca di tutti. Ma quali saranno le reali ripercussioni per Bassano del Grappa e il suo comprensorio con l’entrata a regime di questi importanti assi viari? Bassanonet ha interpellato una delle più autorevoli voci bassanesi in materia di valutazione di modelli di mobilità e governo del territorio. Stiamo parlando di Domenico Patassini, Preside della Facoltà di Pianificazione del Territorio di Venezia. Patassini, profondo conoscitore delle problematiche e peculiarità del territorio gravitante sulla città del Grappa, cerca di fare più chiarezza.

Bassano come nodo logistico. “La nostra città ha tutte le carte in regola per assumere un ruolo strategico con la costruzione di queste importanti opere – spiega il docente universitario –. Le infrastrutture in questione, infatti, risolverebbero grossi problemi strutturali per quanto riguarda la mobilità e contribuirebbero a creare nuove opportunità di sviluppo. Il completamento di un sistema di mobilità ben congeniato ed efficiente farebbero della nostra città un nodo logistico tra il Trentino e la Germania, verso nord, e l’area centrale del Nord Est, nelle altre direzioni. Bassano, come ricordato nelle scelte di pianificazione d’area vasta, ha un ruolo strategico per la sua posizione geografica, oltre che un ruolo guida per l’area metropolitana sovracomunale cui fa riferimento”. Attenzione però: un futuro più logico e sostenibile passa necessariamente attraverso la multimodalità ossia l’interscambio tra mobilità su gomma e quella su rotaia (scambio che avviene negli interporti): “Certo – continua Patassini – non bisogna assolutamente dimenticare che per rendere realmente efficiente tutto il sistema grande attenzione dev’essere riposta nella rete viaria di collegamento e, soprattutto, al potenziamento ferroviario. A proposito abbiamo messo a punto numerosi studi. Recentemente stiamo lavorando ad una tesi di laurea che propone di affiancare alla SPV anche una linea ferroviaria che collegherebbe Conegliano, Montebelluna, Bassano, Schio e Vicenza. Questo aspetto risulta prioritario anche per riguarda la direttrice nord-sud prevedendo possibilità di comunicazione tra “Valsugana” e ferrovia”. A questo proposito prende posizione anche Dario Berti, presidente dell’UFAB (utenti ferrovie area bassanese): “L’unico progetto finora proposto che tenta di risolvere la questione “Valsugana-RFI” è quello di Alberto Baccega, esperto di ingegneria stradale e ferroviaria. Ma il problema di fondo è che la Regione Veneto ha fatto “orecchie da mercante” sulla questione, ignorandola nel bando di concorso del recente project financig per la “Nuova Valsugana”.

Domenico Patassini, bassanese, tra i maggiori esperti nazionali in tema di valutazione sulla mobilità

Tutto ciò, ovviamente, non è sufficiente per garantire un futuro da protagonista alla città del Grappa. Senza l’innovazione nei settori della produzione e dei servizi si rischia di rimanere fermi al palo. Bassano ha grosse possibilità però occorre fare un deciso e tempestivo salto di qualità avendo il coraggio di puntare su ricerca e innovazione.

Le problematiche. L’importanza inconfutabile delle infrastrutture non deve, però, far dimenticare che una progettazione superficiale può causare notevoli danni, anche irreparabili: “Il tracciato della Pedemontana – continua Patassini – è stato concepito dando importanza, quasi esclusivamente, al risultato che si voleva ottenere senza tenere in adeguata considerazione l’area attraversata dall’opera. L’esigenza di fluidificare il traffico ha prevalso sulle logiche di preservazione del territorio. Inoltre la costruzione di questo nuovo asse viario decongestionerà sì la zona pedemontana, ma comporterà altri problemi quali l’aumento complessivo del traffico di attraversamento (maggior inquinamento), il congestionamento in alcune situazioni puntuali e potrebbe incentivare ulteriore consumo di suolo”.

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Più visti

1

Politica

29-08-2025

Fuga di Gaz

Visto 10.570 volte

2

Politica

27-08-2025

Robe da matti

Visto 9.705 volte

3

Attualità

29-08-2025

Syncro System: l’eccellenza negli allestimenti per furgoni

Visto 9.571 volte

4

Attualità

28-08-2025

Codice Rosà

Visto 9.377 volte

5

Attualità

28-08-2025

Gli sphigati

Visto 9.358 volte

6

Politica

27-08-2025

Paolo…Rossi

Visto 9.063 volte

7

Politica

01-09-2025

Che cinema

Visto 6.299 volte

8

Imprese

28-08-2025

Oro, ma non benon

Visto 6.064 volte

9

Attualità

01-09-2025

Dirty Dancing

Visto 5.655 volte

10

Attualità

02-09-2025

Circo scritto

Visto 3.093 volte

1

Attualità

06-08-2025

Gran Dinale

Visto 18.242 volte

2

Politica

11-08-2025

Castellexit

Visto 17.285 volte

3

Attualità

07-08-2025

L’Ultimo Imperatore

Visto 16.482 volte

4

Attualità

08-08-2025

Pieve del 5Grappa

Visto 15.159 volte

5

Politica

18-08-2025

Scuola di polizzia

Visto 13.869 volte

6

Cronaca

06-08-2025

Attenzione: fragile

Visto 13.635 volte

7

Attualità

13-08-2025

Casino Municipale

Visto 11.733 volte

8

Attualità

22-08-2025

Odore di rivolta

Visto 11.533 volte

9

Attualità

07-08-2025

Via col veto

Visto 11.392 volte

10

Attualità

06-08-2025

Applausi a cena aperta

Visto 11.311 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili