Ultimora
29 Apr 2025 20:21
Funerale 'sceriffo' Gentilini, corteo lungo la città
29 Apr 2025 17:58
Da Raffaello a Warhol, aperte il 1 maggio le Gallerie d'Italia
29 Apr 2025 17:41
A Castelfranco Veneto sodalizio nel segno di Mozart e Da Ponte
29 Apr 2025 16:56
Gelati nella base Usa, per la Cassazione l'Iva va pagata
29 Apr 2025 16:32
Collisione tra auto e moto, un morto e tre feriti nel Veneziano
29 Apr 2025 15:05
A Venezia 'The Lens of Time", la storia dell'occhiale italiano
29 Apr 2025 20:21
Diamanti da record, all'asta il rarissimo Golconda blue
29 Apr 2025 19:11
Noah Schnapp, 'il finale di Stranger Things triste e devastante'
29 Apr 2025 18:33
Musei e parchi archeologici aperti per il 1 maggio
29 Apr 2025 18:32
Race for the Cure, musei e siti aperti ai partecipanti
29 Apr 2025 19:16
Quando una serie è più efficace della realtà
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Acqua privatizzata, rivoluzione in vista all'ETRA
Con la nuova legge approvata oggi la società di gestione del servizio idrico, a capitale totalmente pubblico, dovrà cedere il 40% delle sue quote ai privati
Pubblicato il 20-11-2009
Visto 4.407 volte
Diventa legge la privatizzazione dell'acqua. La Camera ha dato oggi il via libera definitivo al decreto legge Ronchi. già approvato al Senato, che rivoluziona alcuni aspetti della gestione delle risorse ambientali tra le quali il servizio idrico.
Il provvedimento - accompagnato da una clamorosa protesta dei rappresentanti del “Forum dei movimenti per l'Acqua” davanti a Montecitorio - contiene una novità sostanziale: tutte le gestioni cosiddette “in house” dei servizi pubblici di acquedotto (nelle quali le pubbliche amministrazioni realizzano le attività di loro competenza attraverso propri organismi, e non tramite fornitori esterni) dovranno tutte decadere entro il 31 dicembre 2011, a meno che entro questa data la società che gestisce il servizio idrico non sia per il 40% affidata a privati.
Secondo i contestatori del Forum - affiancati da Antonio Di Pietro che sulla nuova legge intende proporre un referendum - “potranno proseguire fino alla naturale estinzione del contratto solo quelle società in house che si trasformeranno in una società mista con un 40% in mano ai privati. Di fatto con l'attuale formulazione della legge si obbligano gli enti locali a mettere sul mercato l'acqua”.

Gestione del servizio idrico, spazio al business privato
Anche ETRA SpA - la holding che attualmente gestisce il servizio idrico nel Bassanese, sull'Altopiano di Asiago e nell'Alta Padovana - sarà coinvolta in pieno in queste trasformazioni.
La proprietà di ETRA è infatti totalmente pubblica, e i suoi soci sono 75 Comuni delle province di Vicenza, Padova e Treviso.
“Le nuove disposizioni - dichiara l'on. Manuela Lanzarin, sindaco di Rosà, nel suo ruolo di presidente del Consiglio di sorveglianza di ETRA - mantengono la proprietà delle reti e degli impianti in capo agli enti locali, mentre prevedono nuove forme per la gestione del servizio, con spazi anche ai privati.” “Crediamo che i cambiamenti - continua Lanzarin - debbano puntare a salvaguardare l'efficienza e la qualità del servizio dove queste siano già presenti, e migliorarle dove non sono ancora stati raggiunti standard adeguati.”
“Nel nostro territorio e in molti altri casi, soprattutto nel Nord Italia - afferma ancora il deputato e sindaco di Rosà - società interamente pubbliche hanno saputo dare risultati molto positivi. Questo importante capitale non può andare perduto.”
Sulla questione-acqua nel nostro territorio si aprono ora nuovi scenari. Fino ad oggi la gestione del servizio idrico è stata affidata dall'autorità di bacino Ato Brenta direttamente a ETRA, senza effettuare gare di appalto, secondo la modalità “in house”.
Nel prossimo futuro invece Ato Brenta dovrà indire una gara a cui potrebbero partecipare società sia private, sia miste che pubbliche: su queste ultime, tuttavia, penderebbe la scadenza del 2011.
In alternativa, è possibile la prosecuzione della convenzione tra Ato e ETRA fino alla naturale scadenza, a patto che nei prossimi due anni i Comuni soci di ETRA cedano almeno il 40% del capitale ai privati.
“Ora che la norma ha preso la sua forma definitiva - conclude Manuela Lanzarin - affronteremo questo delicatissimo tema con i sindaci dei Comuni proprietari di ETRA e con Ato Brenta.”
Il 30 aprile
- 30-04-2024Nebbia sfitta
- 30-04-2022La nuda verità
- 30-04-2022Dritti al Cuore
- 30-04-2022Ulss 7 +
- 30-04-2021Tutta Barbara minuto per minuto
- 30-04-2021Su e gru
- 30-04-2021Grazie per la cortese astensione
- 30-04-2020Mettiamoci una pietra sopra
- 30-04-2019No Vernillo, No Party
- 30-04-2019TdB, Tvb
- 30-04-2018Chi la tura la vince
- 30-04-2014No Euro, No Cry
- 30-04-2014Mussolente, si presenta la lista “Un Impegno Comune”
- 30-04-2014Movimento 5 Stelle: “VinciamoNoi” Tour nel Vicentino
- 30-04-2013Invitati a una festa in villa, vi tornano per rubare
- 30-04-2012Il commerciante sanzionato: “Chiederò i danni al Comune”
- 30-04-2012Differenziata: dal 1° maggio si riciclano anche piatti e bicchieri di plastica
- 30-04-2012Bordignon: “Volantini anonimi contro di noi”
- 30-04-2012Vanni Barichello: “Romano ha bisogno di cambiare clima”
- 30-04-2011Bretella Ovest: Manuela vince il primo round
- 30-04-2009Il Ponte verso il Sole