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Scacchi Matti
Il centro di Marostica invaso da Xaudade, la “parata rituale” in memoria di Elena Xausa, la grande illustratrice marosticense prematuramente scomparsa, coi costumi ispirati al mondo delle sue illustrazioni
Pubblicato il 05-01-2025
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Il fuori programma, se così lo vogliamo chiamare, accade all’improvviso, come un flash mob, mentre piazza Castello ovvero piazza degli Scacchi a Marostica brulica già di gente per il mercatino dell’antiquariato, che si svolge ogni prima domenica del mese, e per la sempre gettonatissima pista di pattinaggio su ghiaccio davanti al Castello Inferiore.
Una sfilata di strane e coloratissime creature fa la sua comparsa da Porta Vicenza per iniziare un giro tra le vie circostanti che poi si concluderà, di ritorno in piazza, sopra la celebre scacchiera.
Sono i colori, i suoni e le bizzarre combinazioni di Xaudade: la “parata rituale” in memoria di Elena Xausa, l’illustratrice e graphic designer marosticense di fama internazionale scomparsa prematuramente il 29 novembre 2022, a soli 38 anni, sconfitta da una malattia.

Foto Alessandro Tich
È una parata “rituale” perché si svolge ormai ogni anno, da tre anni a questa parte, nella data del 5 gennaio, con costumi ispirati ai personaggi e al variegato mondo delle illustrazioni di Elena.
Venne organizzata dai suoi amici più intimi per la prima volta nel gennaio 2023 per celebrare in modo a dir poco alternativo i 40 giorni dalla scomparsa dell’artista.
Ne è scaturita una sfilata fantasy che si dipana nel centro di Marostica non solo per commemorare la creatività di Elena Xausa ma anche, nell’intenzione dei suoi creatori, per contagiare a sua volta la comunità con nuove energie creative.
L’evento - fatte ovviamente le debite proporzioni - ricorda le sfilate del Mardi Gras del Carnevale di New Orleans, festose e anche inquietanti allo stesso tempo.
E a rendere più conturbante che gioioso il passaggio dei personaggi della Xaudade solo i suoni gutturali emessi al megafono dell’altissimo capo-parata, che altri non è Cristiano Spiller, aka Dj Spiller, veneziano, do metri e passa de omo, nascosto sotto un costume-patchwork multicolore, le cui movenze da stregone che tracciano il percorso della sfilata fanno percepire la performance come una specie di rito tribale.
Non ispirano certamente sentimenti di concordia natalizia, inoltre, tre addetti alla sicurezza del gruppo, ricoperti da maschera bianca e da una tuta bianca in modalità Chernobyl.
Basato su una partecipazione ad invito personale e partito dalla scuola media “Natale Dalle Laste” di Marostica, quartier generale dell’organizzazione dell’evento, lo sgargiante e rumoroso corteo si snoda al ritmo dei tamburi tra la gente, piacevolmente sorpresa per la sua “apparizione”.
Si scatenano, inevitabilmente, le foto e i video dai telefonini anche se la maggior parte delle persone, in visita a Marostica in questa domenica di vigilia di Epifania, non sa esattamente che cosa stia accadendo, né tantomeno a chi sia dedicata cotanta parata di personaggi stravaganti.
Ma tant’è: gran finale, come ho scritto prima, sulla scacchiera di piazza Castello dove il gruppo della Xaudade confluisce, poi rimane immobile su ordine al megafono del capo-parata - per l’apoteosi delle fotocamere degli smartphone circostanti - e infine saluta per riprendere la strada in direzione della scuola media, accompagnato da fragorosi applausi.
Fine degli Scacchi Matti: piazza Castello ritorna alla normalità mensile del suo mercatino dell’antiquariato e alla ritualità invernale della sua pista del ghiaccio.
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