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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Manovra in superstrada
L’annuncio di Zaia in consiglio regionale: “Nei prossimi giorni una delibera per l’abbattimento del pedaggio della Pedemontana per tutto il traffico locale”. “I primi nove anni sono in passivo, ma lo sapevamo già”
Pubblicato il 13-12-2024
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Babbo Natale? Esiste, eccome. Ma non arriva dalla Lapponia: parla in veneto ed è originario dalla provincia di Treviso.
E non ditelo a nessuno perché è un segreto, ma dietro alla grande barba bianca si cela il nostro governatore Luca Zaia, che nel suo sacco pieno di regali ha annunciato una novità per i suoi elettori, pardon per i cittadini della fascia pedemontana, riguardante la Superstrada Pedemontana Veneta: “Presenterò una delibera nei prossimi giorni che è un abbattimento del pedaggio per tutto il traffico locale.”
Caspita, che annuncio: in pochi minuti, nel territorio interessato, sono aumentate clamorosamente le vendite di bottiglie di Prosecco.
Archivio Bassanonet
Zaia lo ha dichiarato in consiglio regionale a Venezia, e successivamente ribadito in un briefing con la stampa, al termine della seduta consiliare di ieri dedicata alla discussione sulla manovra di bilancio 2025-2027.
Sulla delibera ancora in cantiere per qualche giorno il governatore non ha anticipato ulteriori dettagli, per cui non è ancora chiaro che cosa esattamente si intenda per abbattimento del pedaggio “per tutto il traffico locale” e quindi, per deduzione logica, non per il traffico di attraversamento della SPV dalla A4 Venezia-Milano alla A27 Venezia-Belluno e viceversa.
E se invece io, ad esempio, dal casello di Bassano Est o di Bassano Ovest prendo la Pedemontana per poi sfociare in una delle tre autostrade, compreso anche lo svincolo per la A31 Valdastico, sarà considerato come utente di traffico locale, con conseguente sconto del pedaggio, oppure no?
Staremo a vedere.
Sui costi delle tariffe dei pedaggi si sono fino adesso concentrate le critiche e le polemiche degli utenti dell’infrastruttura e riguardo ai pedaggi Zaia ha riconosciuto che “il dibattito c’è”.
Ma ha anche fatto intendere, con alcune videodichiarazioni diffuse alle redazioni, che quella della SPV è, per così dire, una gestione che la Regione Veneto è stata costretta a prendere in mano.
“La Pedemontana nasce con la Legge Obiettivo e come strada di interesse nazionale - ha dichiarato -. Dopo, d’emblée nel 2016, il governo di allora, di centrosinistra, con Renzi presidente del Consiglio e col ministro Del Rio, ci ha tolto la valenza nazionale e il commissario e ci ha lasciato in gestione l’infrastruttura, che non nasce come un progetto regionale.”
“Consideriamo che si sono 10mila chilometri di superstrade non a pagamento, gestite direttamente dall’Anas, nelle varie Regioni - ha proseguito -. Qui ce n’è una a pagamento che stiamo tentando di gestire noi. L’infrastruttura sta andando bene, però.”
Infine, sul quadro economico-finanziario dell’infrastruttura, sempre al centro di osservazioni e polemiche, il presidente della Regione sfodera il suo consueto ottimismo.
“Il tema dei flussi finanziari della Pedemontana è in linea con le previsioni che avevamo noi nei 39 anni di concessione - ha concluso Zaia -. I primi nove anni sono in passivo, ma lo sapevamo già. Del resto, chi ha fatto la A4 Venezia-Milano nel 1949 ha fatto un’autostrada che oggi è strapiena, ma la fece in un momento in cui non c’erano macchine e neanche patenti.”
Caro Babbo Natale, lo sai che mi hai quasi convinto?
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