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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Canova Slot Machine

Mostra di Canova al Museo Civico: superati i 20.000 visitatori e assegnato un contributo straordinario del Ministero del Turismo di 500.000 euro

Pubblicato il 15-12-2022
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Canova Slot Machine: dai suoi capolavori esce una cascata di gettoni d’oro.
Gioiscono, innanzitutto, le casse della mostra “Io, Canova. Genio Europeo” al Museo Civico di Bassano. L’evento espositivo per il Bicentenario Canoviano ha infatti ormai superato la soglia dei 20.000 visitatori.
Prendendo il nostro solito pallottoliere e tenendo conto che il biglietto d’ingresso costa 12 euro, considerando anche che il biglietto ridotto è di 10 euro e senza tener conto dei ticket cumulativi per le visite guidate riservate su richiesta e degli introiti derivanti dalla vendita dei cataloghi, ne risulta una cifra di incassi ben al di sopra dei 200.000 euro.

Foto Alessandro Tich

E non siamo ancora giunti a metà strada: inaugurata esattamente due mesi fa, il 15 ottobre, la mostra chiuderà fra due mesi e mezzo e cioè il prossimo 26 febbraio.
Probabilmente, a esposizione finita, saremo lontani dai quasi 150.000 visitatori della mostra di Canova del 2003-2004, allestita sempre al Museo Civico di Bassano (media giornaliera 984 visitatori, decima mostra più visitata in Italia a metà 2004 - fonte laRepubblicaArte.it): dato che all’epoca si limitava alla sola Bassano e non teneva conto dei visitatori della mostra nella sede “collegata” della Gypsotheca di Possagno.
Fare comunque raffronti tra la mostra di allora e quella di adesso è una pratica improduttiva. Vent’anni fa vivevamo in un “altro mondo”, riuscivamo a dormire senza pensare alle bollette, spostarsi dal resto d’Italia per andare a Bassano costava molto meno e avevamo un diverso potere di acquisto nonostante l’euro da poco introdotto: i numeri di quella mostra canoviana di inizio Millennio sono rappresentativi di quell’epoca.
Mentre oggi, coi tempi di neo-ristrettezze che corrono, dobbiamo valutare l’andamento di ciò che accade secondo differenti parametri socio economici e ogni dato positivo relativo all’evento al Museo Civico è tutto oro colato.
Ma non è tutto: perché per l’attuale mostra di Canova, quasi in ossequio alle condizioni meteorologiche di queste ore, piove sul bagnato.
È infatti notizia fresca fresca - annunciata questa mattina alla stampa dal sindaco Elena Pavan - l’ottenimento di un contributo straordinario di 500.000 euro assegnato dal Ministero del Turismo al Comune di Bassano del Grappa a titolo di co-finanziamento della mostra canoviana. Le risorse sono state attinte dal FUNT - Fondo Unico Nazionale del Turismo e sono state assegnate per il tramite e previo “avallo” della Regione Veneto.
“Avevamo presentato la richiesta del contributo per i “grandi progetti” ancora agli inizi, quando il ministro del Turismo era Garavaglia - spiega a Bassanonet l’assessore comunale alla Cultura e al Turismo Giovannella Cabion -. Ieri sera abbiamo ricevuto la conferma dell’importante finanziamento. I nostri investimenti sono stati premiati e la mostra è stata riconosciuta dal ministero come un evento di alto profilo proprio per il discorso del richiamo turistico.”
Va detto che il costo compressivo della mostra “Io, Canova. Genio Europeo”, così come da richiesta di contributo, è stato preventivato in oltre 1 milione di euro: 1.007.075,28 euro per l’esattezza. Metà dei quali vengono adesso coperti dal regalo di Natale arrivato da Roma.
Si aggiungono al bilancio economico dell’esposizione i 300.000 euro derivati dai contributi di 15 aziende private tramite Art Bonus e i due distinti contributi di Fondazione Cariverona (50.000 euro) e di Fondazione Banca Popolare di Marostica - Volksbank (20.000 euro).
Sommando poi gli introiti parziali da bigliettazione, possiamo ben dire pertanto che la mostra, sotto il profilo della sostenibilità economica, è già in attivo.
Insomma: in assenza di un Marchio d’Area, ci pensa il buon Antonio da Possagno a intercettare i flussi turistici nella nostra città, forte di un brand che dopo duecento anni si conferma più attrattivo che mai.
Nel frattempo la slot canoviana continua a distribuire generosamente i suoi gettoni: e non è ancora “Game Over”.

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